ATP Parigi: Cobolli annichilisce Machac in 55′. Adesso la sfida a Shelton
F. Cobolli b. T. Machac 6-1 6-4 Non dura neppure un’ora l’esordio di Flavio Cobolli al nuovo Master 1000 di Parigi, l’ultimo della stagione. L’azzurro, numero 23 del mondo, impiega 55 minuti per avere la meglio su Tomas Machac, 34 ATP, con il punteggio di 6-1 6-4. Il tennista romano gioca un primo set ai limiti della perfezione, perdendo solamente quattro punti al servizio, tutti concentrati nel quinto game. Con la prima in campo lascia per strada solamente due 15, equamente distribuiti nei due parziali. Machac non riesce mai a esibire il suo tennis, fatto di estetica e concretezza. Nel match odierno risulta in balia del suo avversario e incapace di trovare la chiave per scardinare la difesa di Cobolli. Finisce con 8 vincenti e 13 gratuiti, mentre Flavio fa segnare 17 colpi vincenti e solamente 6 errori non forzati. Adesso gli scontri diretti suggeriscono 3-2 in favore di Machac, ma Flavio, dopo la vittoria a Vienna, accorcia ulteriormente le distanze. Al secondo turno l’azzurro sfiderà la testa di serie numero 5 Ben Shelton – 2-2 i precedenti – in un incontro assai importante in ottica italiana. Nella Race lo statunitense è sesto con 3780 punti, avanti di 95 lunghezze rispetto a Musetti, ottavo, e con una condizione fisica non ottimale dopo l’infortunio alla spalla allo US Open. Lorenzo farà il suo esordio contro il vincente tra Sonego e Korda, poi è in rotta di collisione agli ottavi di finale con Daniil Medvedev. Pur tenendo sempre lo sguardo sullo specchietto retrovisore – da verificare le condizioni del primo inseguitore, Felix Auger Aliassime, dopo il ritiro a Basilea – il carrarino ha gli occhi puntati su Torino e, classifica annuale alla mano, può iniziare anche a guardare avanti. Con l’alleanza dei compagni di Davis. Primo set: Cobolli incanta e in 22 minuti annichilisce Machac Sul Campo 1 per un set va in scena il Cobolli show. Flavio parte come meglio non si può. Tutto nel suo tennis funziona da manuale. Da fondocampo accelera con precisione e, leggendo le situazioni di gioco, non disdegna qualche attacco in controtempo. Dopo aver tenuto il servizio a 0, il numero 23 del mondo si rende subito insidioso in risposta, con la complicità di Machac, che con qualche errore di troppo, tra cui un doppio fallo, concede una palla break. Cobolli fa partire lo scambio e, con un passante nei piedi del ceco, si crea i presupposti per trafiggerlo definitivamente con il diritto. Nei turni di battuta dell’azzurro non si gioca. Nel quarto gioco il tennista romano rimpingua ancora il risultato, mettendo a referto il secondo break, con una risposta di diritto vincente, la seconda del gioco. La mobilità di Cobolli fa la differenza: in difesa l’italiano riesce a far giocare a Machac la celebre palla in più, che destabilizza il ceco. Tomas non riesce neppure a variare il gioco come è solito fare; prova con lo slice, ma Cobolli è bravo ad accelerare pure su colpi senza peso. Sul 4-0 il numero 34 del mondo prova ad entrare in clima partita, facendo segnare i primi 15 in risposta. Si porta sul 30-30, ma Flavio con una prima vincente rimanda l’appuntamento con la palla break e, ai vantaggi, fa 5-0. L’azzurro chiude per 6-1, con un turno di servizio a 0 – il terzo di quattro – in cui sperimenta con la smorzata, puntuale da entrambi i lati e ben congeniata in ogni momento. Secondo set: Cobolli attende la sua occasione con pazienza e sigla il 6-4 Nel secondo set Machac gioca sicuramente con più attenzione e limita gli errori che nel primo parziale hanno contribuito al passivo pesante. Pur non portandosi mai a palla break, vince più punti in risposta e, pur non dominandoli, salva i turni di servizio con più agilità. Cobolli sa che la gestione della seconda frazione di gioco è senz’altro il momento più delicato del suo incontro; tatticamente è accorto e attende con pazienza la sua chance. Succede tutto verso il tramonto del set. Sul 4-4 Machac torna a concedere qualcosa e Cobolli con l’ennesima ottima risposta ne propizia l’errore con un rovescio in rete in uscita dal servizio. Sulla palla break lo scambio si gioca sulla diagonale del rovescio. Flavio tiene e, sulla variazione in slice lungolinea del ceco, fa girare il punto. Machac non controlla il diritto, che finisce lungo. È 5-4, l’azzurro può servire per chiudere. Dopo aver perso il primo 15, Cobolli non sbaglia più e sigilla l’incontro con uno smash tutt’altro che semplice. ...