ATP Parigi: Sonego rimonta uno stanco Musetti, Finals a rischio per il carrarino
L. Sonego b. [7] L. Musetti 3-6 6-3 6-1 Lorenzo Musetti lascia inaspettatamente il Rolex Paris Masters con una prestazione che, inizialmente solida, si annacqua con il passare dei minuti per tramutarsi in una fiera della passività e della mancanza di spirito agonistico, che esalta Lorenzo Sonego, gli consente di passare il turno e di rifarsi della sconfitta patita dal suo omonimo in quel di Vienna nel 2024. Musetti ha vinto il primo set più nettamente di quanto non dica il punteggio, apparendo pressoché inscalfibile nel gioco; troppo esperto nel manovrare per soffrire le folate estemporanee del rivale, caparbio ma incerto nei fondamentali. Il toscano non ha però voluto (o saputo) prendere vantaggio nel secondo set, sbagliando qualche dritto di troppo, e la parità nel punteggio ha dato coraggio al piemontese; la mancanza di iniziativa del numero 8 del ranking ha così risvegliato nel torinese la bestia interiore, o se volete il supereroe che alberga nel suo cuore impavido e che quando si manifesta lo rende uno dei tennisti più divertenti e amabili del circuito. Ristabilita la parità nei set Sonego ha così addirittura dominato la frazione decisiva, mentre Musetti smarriva l’interruttore della voglia di lottare, atteggiamento forse ascrivibile alla stanchezza e alla questione Race che tormenta come ogni anno gli ultimi pretendenti alla kermesse di Torino. La sconfitta odierna costringe il Muso a seguire le imprese di Auger-Aliassime, che sfida subito Altmaier negli ottavi ed eventualmente nei quarti Vacherot oppure Norrie; arrivando in finale, il canadese supererebbe l’azzurro e si porterebbe in ottava posizione, in attesa dell’ultima settimana di tornei. Per Sonego invece l’avventura a Parigi prosegue agli ottavi, prossimo avversario Daniil Medvedev, contro il quale ha perso i tre precedenti confronti. Primo set: Sonego spesso in affanno, Musetti vince con autorità Primi approcci alla battuta: Musetti commette un doppio errore mentre Sonego serve un ace e tiranneggia con la prima palla, al punto che nel suo turno d’esordio non si gioca. È comunque 1-1 ma il Lorenzo di Torino è più deciso e osa in risposta, pescando il Lorenzo di Carrara ancora un po’ lento nei riflessi in uscita dal servizio; Sonego punge con ribattute prossime all’ultima riga del campo e con il rovescio Musetti ancora non inquadra il court. L’atleta sabaudo si porta a palla-break e il favorito numero 7 replica con il colpo di inizio gioco per schivare la prima minaccia di break. A Musetti serve qualche altro errore per accomodare il servizio ma Sonego non ne approfitta perché nel frattempo di errori ne commette anche lui e se lo scambio si allunga non ha i mezzi per reggere il cambio di ritmo: nel quarto game arriva così il primo break del match che premia il tennista toscano. Pur in svantaggio presto, in numero 45 del ranking non smette correttamente di cercare il vantaggio nello scambio sin dalla risposta ma le sue incursioni gli permettono di racimolare non più di qualche punto, dal momento che il suo rivale serve 7 prime battute su 10 e si avvale di un forcing al momento troppo robusto per le sue possibilità: dopo mezz’ora di gara il punteggio dice 5-2 per il favorito della vigilia. Sonego maneggia gli stessi numeri di Musetti con la battuta principe ma il carrarino sta prendendo confidenza con la bordata del rivale, che deve inventarsi volta per volta ariete o fiorettista per rendere la sua pallina irraggiungibile: il piemontese saggia con il dropshot lo scatto del toscano, che reagisce fulmineo e passa con lo slice di rovescio incrociato. Arriva il 5-3 ma al Muso servono solo quattro punti per aggiudicarsi il nono gioco e il set: 10 errori per lui, quattro con il dritto e altrettanti con il rovescio, mentre Sonego mette a segno solamente un colpo vincente, che è poi l’ace descritto all’inizio. Secondo set: Sonego tentenna ma non cede e vince a sorpresa Sonego fatica a palleggiare e a fare la differenza con il dritto perché Musetti lo sollecita lavorando benissimo la pallina e non dando mai ritmo, per poi partire e prendersi il comando dello scambio: il torinese comunque serve subito e il primo punto è un drive inside in che prende in contropiede il rivale. Primo punto vincente per lui e game d’esordio in tasca, con qualche aiuto peraltro da parte del Muso che concede ancora qualche minuto di vacanza-premio al suo dritto. Sonego ostenta rinnovato entusiasmo e alza i numeri della battuta, con risultati che forse lo rinfrancano nella ricerca della soluzione al rebus dei turni in ribattuta, dove l’avversario al momento è intoccabile. Il torinese si perde in qualche dettaglio e nel quinto gioco, dopo aver affondato con un dritto lungolinea molto profondo gioca una volée grossolana che rimette in discussione il punto, che infatti va a Musetti. Il gioco va ai vantaggi e l’atleta piemontese si esalta esprimendo il meglio del suo repertorio con il dritto a uscire e lo smash, corredato da un urlo della jungla, sigillo del 3-2 in suo favore senza break. Si ha la sensazione che Musetti non sia pienamente determinato a sprintare nel punteggio, accontentandosi di difendere con agio la battuta e fidando in un calo improvviso del rivale; il dritto lo sostiene con continuità ma lo tradisce in qualche frangente che avrebbe potuto già dargli il vantaggio del break. Il ragazzo di Carrara ha forse la convinzione di poter cambiare marcia in qualsiasi momento e nel settimo game si porta sul 30 pari in risposta ma qui è lui a licenziare la volée grossolana del 40-30; il Muso si morde platealmente la mano ma non… demorde e trova la palla-break. Il game è divertente: ace di Sonego, che deve annullare una seconda occasione per il rivale prima di salire sul 4-3 con coraggio e con una bella soluzione di volo. Siamo in zona-Sonego, il torinese prova a elettrizzarsi e non risparmia le suole per contenere le stoccate del toscano, che con un dritto in rete concede la palla-break e il doppio fallo che segue sembra quasi un premio allo sforzo del rivale. Sonego procede sull’abbrivio del momento, a rete si dimena con costrutto e questa volta la volée di rovescio casca sulla riga: il set è suo, dieci punti vincenti per lui di cui sei con il dritto, colpo che per otto volte è anche un errore non forzato. Terzo set: Sonego domina e vince in sette game Musetti pare intorpidito e dall’altra parte della rete Sonego galleggia in aria per recuperare l’impossibile e chiudere con il passante di dritto incrociato: inimmaginabile mezz’ora prima, il torinese si prende un’altra palla-break escogitando un passante di dritto incrociato super-stretto, sul quale Musetti non sa destreggiarsi con la volée. C’è il break e il favorito della vigilia è in preda ad abulia agonistica, resa ancora più evidente dalla caratteristica foga del rivale, che vince un duello ravvicinato a rete e si porta velocemente sul 2-0. Musetti non manca nella reazione ma il suo avversario ha completato la trasformazione e sembra un altro tennista rispetto a quello della prima mezz’ora: copre il campo non limitandosi a buttare oltre la rete degli straccetti difensivi qualunque, bensì ribattendo a colpi stretti con soluzioni ancora più oblique e insidiose. Il piemontese approda al 3-1 facendo e disfacendo e portando dalla sua parte la folla di Parigi, anche i colpi steccati gli ubbidiscono e lo issano sul 15-40 nel quinto game. Arriva così anche il secondo break di vantaggio, Musetti è bloccato dal punto di vista psicologico mentre Sonego anticipa benissimo i colpi, domina la scena da fondocampo come nei pressi del net e scrive un 5-1 clamoroso. L’ultimo turno alla battuta del tennista carrarino non fa che esaltare il quadro descritto e regala il passaggio del turno al torinese. ...