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Australian Open, preview day 9: Khachanov-Korda e l’occasione di una vita, Tsitsipas per stoppare il sogno ceco. Quarti femminili scoppiettanti!-

I primi quattro turni che sono stati consegnati agli archivi dalla straripante vittoria di un sempre più ingestibile Novak Djokovic hanno tracciato le linee della vita di uno degli Slam più sorprendenti della storia del tennis. In nessuno dei due tabelloni, stanotte che partiranno i quarti di finale, ci sarà almeno una delle prime due teste di serie (prima volta nell’Era Open), a dimostrazione comunque di un grande equilibrio di fondo, Nole permettendo. Lo spettacolo non è mancato, e certamente i quattro match di stanotte, con occhio particolare in questo caso al lato WTA, non saranno da meno. Tra occasioni ghiotte e speranze di dare la svolta alla carriera, di attendere promesse mai mantenute o di tornare lì in alto, dove si era assaggiato il sapore della gloria, non mancano gli elementi di interesse in questi quattro match, con il pirata ellenico contro il soldatino ceco che è quello su cui più consigliamo di concentrarsi (“too good to watch”, come si dice su Instagram). [3] Stefanos Tsitsipas vs Jiri Lehecka Il quarto di finale sulla carta meno equilibrato, tra uno dei due grandi favoriti e una delle sorprese più clamorose di questo torneo. E proprio questo potrebbe essere il tallone d’Achille di Tsitsipas, che tante volte ha accusato la pressione e l’aspettativa sulle sue spalle, mentre dall’altra parte della rete troverà un Lehecka che è già andato ben oltre le più rosee aspettative spingendosi al suo primo quarto di finale Slam, eliminando giocatori del calibro di Norrie e Auger-Aliassime. Il ceco, sulle orme della grande scuola del suo Paese e con il sogno di farle rivedere i fasti del passato, giocherà a braccio libero il suo tennis propositivo e molto solido, che decisamente ben si adatta ad una superficie come quella di Melbourne, fatto di regolarità da fondo e velocità a coprire gli spazi, poco appariscente ma decisamente efficace. Dovrà cercare di aggredire il rovescio di Tsitsipas con il suo micidiale dritto da fondo, impedendogli di girarsi sulla destra e dandogli pochi riferimenti da quel lato, dunque non potrà prescindere da una buona resa in risposta. Ma se il greco serve come ha fatto contro Sinner, e riuscirà a trovare con lo stesso killer instinct l’uno-due, sarà una serata davvero dura per Lehecka. C’è un precedente tra i due, nella semifinale di Rotterdam lo scorso anno, quando il ceco stupì arrivandoci da n.137 al mondo, e fu battuto solo in rimonta in tre set dall’attuale tds n.3. Cercherà di fare anche meglio domani il virtuale n.39 ATP, per quanto non abbia la fiducia delle quote: Bet365, Sisal e Snai sono concordi nel dare a 5,50 il prosieguo del suo sogno, mentre la più attesa vittoria greca è quotata a 1,14 da tutti e tre gli operatori. [3] Jessica Pegula vs [24] Viktoria Azarenka Sono passati sette anni dall’ultimo quarto di finale a queste latitudini di Viktoria Azarenka, ex n.1 e due volte vincitrice, e da quella sconfitta con Kerber (futura campionessa) ne è passata di acqua sotto i ponti. É diventata madre, ha giocato una finale allo US Open, ha visto molte delle sue grandi rivali ritirarsi…eppure è ancora qui, a macinare tennis e tirare più forte delle altre, aggredendo sempre l’avversaria così da tenere ben salda la matassa del gioco. Ma stavolta le cose saranno ben diverse. In campo contro la bielorussa ci sarà la giocatrice più in forma del circuito, la n.3 del mondo Jessica Pegula, che “pecca di troppa regolarità”, secondo molti, come se la solidità dell’americana non fosse un pregio, ma un difetto che le impedisce di trovare quei picchi di gioco necessari per trionfare in uno Slam. In questo inizio di 2023, e specie in un’Australian Open di altissimo livello finora (dove ha trovato il suo terzo quarto di finale di fila), senza perdere set e giocando sempre con un passo diverso, sta dimostrando che certe tesi il più delle volte sono aria fritta (chiedere a Swiatek). Sarà un match interessante, molto aperto, con la chiave tattica di Pegula che sarà quella di muovere il più possibile Vika così da non permetterle di piazzare i piedi sulla linea di fondo e farle fare il tergicristallo; strategia che la tds n.24 invece con ogni probabilità userà il più possibile, contando anche su una gran resa del servizio. I cinque precedenti (senza contare una vittoria di Pegula per ritiro) sono 2-2, con l’americana a vincere l’unico qui in Australia due anni fa, impresa che i bookmakers sono abbastanza convinti ripeterà: 1,36 per Bet e Sisal, 1,35 Snai, con gli ultimi due siti che pagano 3,10 volte la posta invece la rivalsa di Azarenka, mentre Bet 3,20. [18] Karen Khachanov vs [29] Sebastian Korda In pochi, giusto qualche mese fa, avrebbero previsto due quarti di finale Slam consecutivi per Karen Khachanov, che aveva promesso tanto per poi bruscamente arenarsi. Il russo sembra aver dato una netta inversione di tendenza, divenendo l’unico giocatore nato negli anni ’90, insieme a Berrettini, ad aver raggiunto almeno i quarti in tutte e quattro le prove Slam: allo US Open batté Kyrgios in un match emozionante e intenso, stanotte ci riproverà contro la sensation di questo 2023, Sebastian Korda. L’americano gioca un tennis tecnicamente esemplare e con tassi di godibilità altissimi, come ha dimostrato contro Medvedev e Hurkacz: sa tirare bene da fondo, sa accarezzare la palla sotto rete con un’eleganza che a tratti ricorda il suo coach Stepanek, e soprattutto non dà mai riferimenti, con capacità di variare che possono scavare enormi differenze. Proprio da questo saper cambiare ritmo passano le chance di Korda: con i piedi ben piantati e il tempo di preparare i colpi il russo sa essere mortifero, specie dal lato del dritto, ma ha un gioco monocorde che giocatori fantasiosi come Seb possono rendere inefficiente. La maggior esperienza del n.18 del tabellone a certi livelli potrebbe controbilanciare la superiorità tecnica del figlio d’arte. Resta in ogni caso un’occasionissima per entrambi di raggiungere una semifinale Slam contro un avversario certamente alla portata. 2-1 i precedenti, l’unico negli Slam vinto dal russo a Wimbledon 2021 10-8 al quinto, in un’altra partita di discreta importanza, con in palio i quarti di finale. Emozioni e grandi colpi non mancheranno, e dovrebbe regnare l’equilibrio, come mostrano anche le quote, solo leggermente pendenti verso Korda: 1,72, 1,73 e 1,80 per Sisal, Bet e Snai, con quest’ultima che fornisce la vincita più bassa per la vittoria di Karen, solo il doppio della posta, contro il 2,10 delle altre due. [22] Elena Rybakina vs [17] Jelena Ostapenko Ecco un altro quarto di finale che difficilmente (data la presenza di Iga Swiatek in questa zona) ci saremmo spinti a prevedere…ma eccoci qui. Elena Rybakina ha eliminato la polacca giocando una delle sue partite migliori, battendo per la prima volta una n.1 al mondo, e dimostrando che quella vittoria a Wimbledon non era stata un caso. Tennis spumeggiante, vario e ben centrato da fondo quello della kazaka, in giornata una manna per gli occhi, una mannaia per le avversarie. Quello che la accomuna a Jelana Ostapenko è proprio… Wimbledon, ultimo Major in cui la lettone, che tutti impressionò in Francia in quell’afosa primavera del 2017, ha raggiunto i quarti di finale, nel 2018. La sua presenza sorprende non poco, sta ritrovando le sensazioni giuste, e da fondo è spesso una sentenza, come dimostrano i 30 vincenti in due set contro Gauff, incapace di contenere le accelerazioni di Ostapenko. La velocità e la tendenza a non dare mai riferimenti sono però un’arma importante che la n.22 del seeding può e deve sfruttare per muovere e stancare l’avversaria, che se non comanda da ferma può andare in affanno. Alla luce di queste considerazioni, e la miglior forma di Rybakina ultimamente, la kazaka è favorita per battere per la prima volta in carriera Ostapenko, dopo due sconfitte, nell’unico quarto di finale tra campionesse Slam. Anche le quote sembrano ben indirizzate: solo Bet si differenzia da Sisal e Snai per la vittoria di Elena, 1,44 contro 1,45, mentre sono tutti d’accordo nel quotare a 2,75 la semifinale di Ostapenko. ...

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