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Borg junior ha già perso nelle “quali”. Niente Wimbledon junior

da Londra, il direttore Nello stesso sfortunato 4 luglio in cui Bjorn Borg perse da John McEnroe, anno del Signore 1981, il suo ultimo Wimbledon in finale (4-6 7-6 7-6 6-4), 38 anni dopo anche suo figlio Leo, 16 anni, si è arreso nel tabellone delle qualificazioni per le quali aveva ottenuto una wild card, oltre che per il titolo di miglior svedese under 16 (e prima anche under 14) probabilmente in… nome del padre. Ha sbagliato troppe risposte al servizio, e non è stato sufficientemente incisivo con il dritto. Il rovescio bimane che assomiglia tanto a quello di papà Bjorn è stato molto più solido ma non è bastato. Leo Borg – Wimbledon 2019 (foto via Twitter, @Wimbledon) È stato sconfitto in due set dal francese Pourroy, ma non si è demoralizzato. “Ci sta di perdere a questa età, e anche dopo, ma non mi abbatterò certo per questo. Mi rivedrete ancora da queste parti e nel circuito junior prima e adulti poi. Sì, non ho risposto bene, ma sull’erba è ancora più importante il servizio e non ho servito bene. Non voglio dare la colpa all’emozione, anche se la tensione per questo esordio in questo torneo (ma a Roehampton, non all’England Club…) c’era indubbiamente anche per tutte le attenzioni che mi sono state rivolte… per via di mio padre”. ...

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