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Bronzetti o Trevisan, chi porta l’Italia nella prima finale del 2022? Un digiuno simile mancava da 29 anni-

Guarda il video integrale sul sito Intesa Sanpaolo Martina Trevisan e Lucia Bronzetti difficilmente dimenticheranno il torneo WTA di Rabat 2022. È infatti la settimana della loro prima semifinale nel circuito maggiore: nella giornata di quarti di finale Trevisan ha battuto in due set Arantxa Rus, mentre Bronzetti l’ha spuntata al tie-break del terzo su Nuria Parrizas Dias. Hanno raggiunto così il penultimo atto per la prima volta in carriera nel Tour WTA e nel pomeriggio di oggi (ore 14.30 circa, 0-0 i precedenti) saranno in campo per un derby di grande valore. Non c’è solo in palio un traguardo meraviglioso per la carriera di entrambe, ma anche un po’ di storia per il tennis italiano. Infatti la buona notizia di questa settimana, vigilia dell’appuntamento più importante della stagione su terra, Roland Garros è che si tornerà a vedere l’Italia in una finale. Nel 2022 ancora non era accaduto, né a livello ATP, né nel circuito WTA. E dal momento che sono passati ormai quasi 5 mesi in questa stagione, giunta ormai alla fine della sua prima metà, questa statistica fa abbastanza notizia. Lo è ancora di più se si spolverano gli archivi per andare a trovare una situazione simile capitata nel nostro panorama tennistico. È spesso capitato negli ultimi anni che nei primi 5 mesi di stagione, da gennaio a maggio, l’Italia fosse stata rappresentata solo a livello maschile oppure solo nel femminile. Per trovare una stagione in cui nessun tennista italiano, né nel circuito ATP né in quello WTA, raggiungesse una finale entro la fine di maggio bisogna andare indietro all’annata 1993. 29 anni fa. In quella stagione si dovette aspettare il mese di agosto. Agli Internazionali di tennis di San Marino, non solo Marzia Grossi fece segnare la prima finale italiana dell’anno, ma vinse anche il suo primo e unico torneo WTA in carriera, battendo la tedesca Rittner. Quel torneo si dimostrò abbastanza fortunato per i colori italiani, visto che anche a livello maschile ci fu un finalista italiano. Renzo Furlan vinse al tie-break del terzo set una semifinale tutta italiana con l’attuale presidente dell’ATP Andrea Gaudenzi. Non gli riuscì poi l’impresa nell’ultimo atto, sconfitto in due set da Thomas Muster che due anni dopo vinse il titolo al Roland Garros. È vero, sembra davvero strano che in un periodo in cui la crescita del tennis italiano a livello maschile viene riconosciuta a livello mondiale (Berrettini e Sinner sul ciglio della top 10, Musetti in crescita), la prima finale dell’anno sarà a livello WTA. Il movimento femminile nazionale ultimamente è in difficoltà e non è bastata nemmeno la straordinaria vittoria di Camila Giorgi a Montreal nel 2021 a rivitalizzarlo. Bronzetti e Trevisan, protagoniste in questo venerdì 20 maggio, sono separate da sole due posizioni in classifica WTA, rispettivamente 83 e 85. Va da sé che il torneo di Rabat non è certo un palcoscenico di prima fascia, anche se Martina al Roland Garros ha saputo sfruttare le condizioni atipiche dell’edizione autunnale 2020, raggiungendo incredibilmente i quarti. Un risultato che ancora si applaude. E anche Bronzetti, solo due mesi fa, è stata protagonista di una cavalcata inaspettata al WTA 1000 di Miami. Dalle qualificazioni, riuscì a spingersi fino agli ottavi dove perse per il rotto della cuffia da Saville. Questa semifinale a Rabat sa tanto di conferma in un ottimo 2022. Con questo però non si vuole certo muovere una severa critica al tennis maschile, orfano da diverso tempo ormai del suo numero 1, Matteo Berrettini. Proprio il ragazzo romano in Australia ha raggiunto una semifinale e insieme a Jannik Sinner ha riportato una coppia di italiani nei quarti di uno Slam, sempre a Melbourne, dopo 49 anni dall’ultima volta. Numeri di altissimo livello che non vanno dimenticati solo perché alla fine del mese di maggio ancora un azzurro non è arrivato a giocarsi un titolo in questa stagione. Ci sono tutte le ragioni per pensare che accadrà presto. Intanto c’è da celebrare Martina Trevisan e Lucia Bronzetti. Una finale italiana è già assicurata, ma anche il titolo è possibile. Infatti dall’altro lato del tabellone ci sono due tenniste che non hanno certo più esperienza delle azzurre a questi livelli: Liu e Bondar. Entrambe sono all’esordio in una ‘semi’ nel circuito maggiore, così come le nostre ragazze (la prima numero 92 WTA, la seconda 67esima). ...

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