Coppa Davis: Coric porta la Croazia ad un passo dalle Finali di Malaga-
B. Coric b. F. Cerundolo 6-4 7-6(6) Borna Coric, dopo la sconfitta subita contro Berrettini, ha fatto alla grande le veci di Marin Cilic – che simpaticamente la squadra capitanata da Vedran Martic sente vicino a sé, attraverso un’immagine del 33enne di Medugorje appiccicata su una sedia e che tutti i membri del team baciano goliardicamente dopo ogni successo ottenuto – superando prima il minore dei fratelli Ymer e poi quest’oggi Cerundolo, decretando così l’eliminazione matematica degli argentini. Un match non eccezionale sul piano qualitativo, che però ha visto il 25enne di Zagabria comportarsi decisamente meglio quando si è trattato di giocare i quindici più “pesanti”. 2h12’ minuti per regalare alla Croazia una speranza più che fondata di accedere ai quarti. Per gli uomini di Martic, ora tifo sfrenato per l’Italia: una sconfitta della Svezia, li qualificherebbe come secondi del girone. Al contrario un KO del team di Volandri, che non ci auguriamo, comporterebbe il ricorso alla classifica avulsa. In quel caso i croati rischierebbero di non farcela. In attesa di domani, hanno intenzione di arrotondare ulteriormente il risultato odierno con i loro punti fermi Mektic/Pavic. IL MATCH – Primo scontro in assoluto tra i due giocatori, che si susseguono in classifica (n. 26 del ranking il croato, subito dopo al n. 27 l’argentino). Break in apertura per Coric, coadiuvato da un inizio falloso di Cerundolo, certamente più teso dell’avversario, specie col dritto, a causa della pressione che gli dà la sconfitta di Baez. Successivamente recupera il break l’argentino, trovando un po’ più di iniziativa e coraggio, ma soffrendo, come l’altro d’altronde, al servizio, dove le prime scarseggiano maledettamente. Coric a tratti sembra spegnere la luce, senza quasi impegnarsi più di tanto, certo anche perché può permettersi di giocare a cuor leggero, ma gli errori di Cerundolo gli permettono di ritrovare prontamente il vantaggio. Chiuderà poi 6-4 trovando una piccola mano dal servizio un set non particolarmente bello, con tanti errori, in cui nessuno dei due trova tanto di più. Alla fine la maggior qualità del croato gli permette di andare in vantaggio. Nel secondo inizialmente le occasioni non mancano per Coric, ma puntualmente, dopo un inizio game a rilento, Cerundolo sembra esaltarsi quando rischia, ma alla lunga troppe volte si trova in bilico, e il croato nel quinto game riesce a passare avanti, sempre sfruttando i troppi errori dell’argentino. Puntuale però si rivela la reazione di Francisco, che ottiene il contro-break nell’ottavo gioco. Borna va vicino a riportarsi nuovamente in vantaggio di un break trascinando ad oltranza il n. 1 del team di Coria sul 5-5, con il tennista sudamericano in battuta. Cerundolo, tuttavia, riesce a scampare il pericolo e quindi, a quel punto, è inevitabile giungere al tie-break. Il game decisivo è tutto un programma, con i tifosi argentini e croati costretti a viverlo con il cuore in gola: quattro mini-break ad aprire le danze, due per parte, che portano il punteggio sul 5-5. Nel punto successivo, attraverso il servizio, il campione del Master 1000 di Cincinnati si procura il primo match point, ben sventato però da un cinico Francisco. Il 24enne di Buenos Aires, tuttavia, sul più bello si spegne: nel tredicesimo punto del tie-break, perde per la terza volta la battuta nel deciding game regalando il secondo match ball al balcanico. Il n. 26 ATP non perdona, chiudendo alla seconda chance, e dando così ulteriore linfa alla sua squadra per sperare nella qualificazione alle Finals di Malaga. (ha collaborato Pellegrino Dell’Anno) ...