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Djokovic: “C’è un motivo se io, Federer e Nadal siamo ancora qui. Non vogliamo regalare Slam alla Next Gen”

Nella conferenza stampa di Novak Djokovic – qui trovate le parti salienti che riguardano l’infortunio e i piani per il futuro – non sono mancati i riferimenti alla contrapposizione tra i Big 3 e la Next Gen, una delle principali chiavi di lettura della finale vinta dal tennista serbo oggi. I media hanno criticato l’approccio e la tenuta di gara di Medvedev, mentre Djokovic è stato molto più tenero con il suo giovane avversario e con gli altri sfidanti della triade che tiene ‘in ostaggio’ il tennis. “È un bravo ragazzo e ci ha dimostrato perché (riferendosi alle sue parole durante la premiazione, ndr), penso grandi cose di lui dentro e fuori dal campo. Semplicemente oggi non era la sua giornata, ma ha fatto uno splendido percorso e sono sicuro che si ripeterà in futuro“. Allargando il giudizio agli altri ragazzi, la solfa non cambia. “Hanno la qualità per vincere i trofei principali. L’hanno già provato, Thiem ad esempio ha già vinto lo US Open. Io, Roger e Rafa sappiamo cosa fare negli Slam e come giocare le partite al meglio dei 5. […] Per me i vari Zverev, Tsitsipas e Medvedev sono molto vicini a vincere uno Slam. Vincono già Finals e Master 1000 e negli Slam arrivano in fondo, credo sia solo questione di tempo. Spero solo non vicino“. Il punto è che se ne parla da tempo, del cambio della guardia, ma ogni volta che sembra essere arrivato il momento l’orizzonte si sposta un po’ più in là. Per quanto riguarda le dichiarazioni del suo coach Ivanisevic, che non ha escluso la possibilità che Nole possa eguagliare il record Slam di Margaret Court (a quota 24) il campione dell’Australian Open è più cauto. “Ognuno ha la propria strada e la propria via per la storia, io sto provando a costruire la mia. Tutta la mia attenzione da oggi in poi, fino al giorno del mio ritiro, sarà diretta verso gli Slam, in modo da vincerne il più possibile”. In ogni caso, Djokovic non vede i rappresentanti della Next Gen come gli antagonisti di una rivalità accesa. “Non traggo le mie motivazioni dalla battaglia tra generazioni, rispetto chiunque faccia questo sport, giovane o vecchio che sia“. In un certo senso, però, il numero 1 del mondo mette in guardia gli eredi al trono del tennis. “C’è molta qualità tra i ragazzi più giovani e come dicevo prima sono molto vicini a vincere uno Slam. Ma c’è un motivo se io, Roger e Rafa siamo ancora qui. Non vogliamo regalare loro gli Slam, non vogliamo farglieli vincere. Penso sia molto chiaro. Che il messaggio venga comunicato (esplicitamente, ndr) o meno, stiamo decisamente mandando questa ‘vibrazione’ in giro“. Come abbiamo già scritto, non è detto che Federer, Nadal e Djokovic verranno sconfitti dai loro rivali. Potrebbe essere semplicemente opera del tempo. ...

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