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Djokovic l’uomo dei record: 92° successo, agganciato Nadal-

Era il lontano 2007: Novak Djokovic batteva Chris Guccione in uno sperimentale (i primi turni erano sostituiti da un girone all’italiana) torneo di Adelaide, evento dalla storia centenaria rinato solo in quegli anni. Era il terzo titolo della sua giovane carriera. Nel 2023 Novak Djokovic affrontava Sebastian Korda: stessa città, stesso esito, e 92° titolo. Il serbo raggiunge, dopo una rincorsa durata una carriera, Rafa Nadal, e tallona Ivan Lendl (94), Roger Federer (103) e Jimmy Connors (109). Meno sette dal record assoluto. Come molti altri, un primato che Nole è destinato a battere. Le finali sono invece 131: superato Nadal, anche in questo caso il serbo punta a Connors, in vetta con 164. Lo scontro statistico con Rafa non si esaurisce qui: con questa vittoria, Nole allunga la striscia di annate in cui ha vinto almeno un titolo a diciotto. Meglio di lui c’è solo lo spagnolo, che quest’anno va per la ventesima. Una dicotomia quasi speculare quella tra Nole e il maiorchino, destinata a non esaurirsi mai nei semplici numeri. Questo è fra l’altro il 66° successo sul duro per il serbo: davanti a lui soltanto Federer a 71.  Anche la partita in sé rivela nuovi allunghi statistici: questo è il ventiseiesimo successo consecutivo contro tennisti americani: l’ultimo in grado di batterlo era stato il fatal Sam Querrey, che estromettendolo dal torneo di Wimbledon del 2016 aveva spezzato il sogno Grande Slam.  La vittoria su Korda – nella quale nenche il diretto interessato ci sperava più di tanto, come ha confessato in conferenza dopo la premiazione – ricorda un’altra costante della carriera del serbo, quella dei match point annullati: è la sedicesima volta che Nole vince una partita annullandone almeno uno; la prima era stata a Wimbledon 2005 contro Garcia Lopez. Ed è la terza volta che Nole lo fa in finale di un torneo, dopo l’atto conclusivo del Masters 1000 di Shangai (ai danni di Murray), e quello dei Championships 2019 (la memorabile battaglia con Federer).  Con questa rinnovata sicurezza il numero 5 del mondo si presenta da favorito indiscusso agli Open d’Australia. Ci arriva con una striscia di ventitre match vinti sugli ultimi ventiquattro disputati a partire dal rientro nel circuito, a settembre, in occasione del torneo di Tel Aviv: l’unica sconfitta è arrivata da Holger Rune in finale al torneo di Parigi Bercy. Più in generale, escludendo la Laver Cup e la sua poca valenza statistica, dal torneo di Roma 2022 Nole ha perso solo un’altra partita, quella con Rafa Nadal ai quarti del Roland Garros. Nello specifico, il serbo arriva al primo Slam della stagione con una striscia di trentaquattro match consecutivi vinti in terra australiana: AO 2019, ATP CUP 2020, AO 2020, ATP CUP 2021, AO 2021, Adelaide 2023. I numeri parlano da soli.  ...

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