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La settimana Challenger non parla italiano-

Al Challenger 80 di Montevideo (Uruguay, terra outdoor) la corsa del nostro Franco Agamenone si ferma in semifinale, ad opera di un combattivo Genaro Alberto Olivieri che è riuscito a rimontare lo svantaggio iniziale e a portare a casa il match col punteggio di 2-6 6-4 6-4, confermando, se mai ce ne fosse bisogno, quanta poca benzina sia rimasta nel serbatoio dell’italo-argentino. In finale poi Olivieri se l’è vista col connazionale Tomas Martin Etcheverry (n.80 ATP) e il match è stato sospeso per pioggia dopo due set combattutissimi, terminati entrambi al tie-break. Si finirà oggi, tempo permettendo perché le previsioni non sono delle migliori. Il Challenger 100 di Roanne (cemento indoor) ha visto affrontarsi in finale Hugo Gaston e Henri Laaksonen. L’ha spuntata il 22enne mancino francese che, dopo aver perso il primo set al tie-break, è rientrato in una partita che sembrava ormai persa quando nel secondo si è ritrovato sotto 4-2. Niente di più sbagliato perché al giocatore teoricamente più esperto è venuto il braccino e, dopo aver concesso due break nell’ottavo e dodicesimo gioco, è stato costretto ad un terzo set in cui, purtroppo per lui, non c’è stata storia. E’ quindi il francese a sollevare il trofeo col punteggio di 6-7(6) 7-5 6-1. Per lui è la prima vittoria Challenger dopo le quattro finali perse (Roma, Iasi, Tulln e Barcellona) nella scorsa stagione, una vittoria che lo riporta a ridosso dei top 100 e quindi del tabellone principale degli AO. Il ‘Peugeot Slovak Open’, Challenger 90 che si è giocato sui campi veloci della AXA Arena di Bratislava, è terminato con un derby magiaro che ha visto trionfare in poco più di un’ora di partita Marton Fucsovics che ha avuto la meglio sul 23enne Fabian Marozsan (n.192 ATP) col punteggio di 6-2 6-4. Niente da dire: la superiorità del giocatore più esperto non è mai stata in discussione, come conferma la sola palla break concessa e non trasformata, contro le 11 a suo favore che hanno partorito ben tre break. Per Fucsovics questa vittoria significa il ritorno in top 100 e la probabile conquista del tabellone principale degli AO, per lo sconfitto è comunque il nuovo best ranking alla posizione n.172 ATP, terzo giocatore ungherese nella classifica mondiale. A Knoxville (Challenger 80, cemento indoor) il 20enne Ben Shelton (figlio dell’ex tennista Bryan Shelton)ha battuto in finale Christopher Eubanks al termine di un match molto combattuto finito 6-3 1-6 7-6(4), e chiuso con un passante da fine del mondo. La cosa curiosa è che i due si erano già affrontati la settimana scorsa a Charlottesville con esito identico. Per Ben è la seconda vittoria Challenger in stagione dopo che in altre tre occasioni era stato fermato in finale, sempre in tornei nord-americani. Questo favoloso mese di novembre gli consente di migliorare ulteriormente il proprio best e di portarsi a ridotto della top 100, esattamente al n.108. Nella località giapponese di Matsuyama (Challenger 80, cemento outdoor) l’ha spuntata il coreano Seong-Chan Hong che in finale ha battuto 6-3 6-2 il cinese di Taipei Tung-Lin Wu (n.204 ATP). Per Seong è la prima vittoria Challenger in carriera che gli regala il nuovo best ranking alla posizione n.252, secondo coreano in graduatoria. Si giocava anche a Calgary (Challenger 80, cemento indoor) dove in finale Dominik Koepfer ha avuto facilmente la meglio (6-2 6-4) sull’australiano Aleksandar Vukic (n.141 ATP). Per il 28enne tedesco è il secondo successo nel circuito Challenger (sull’erba inglese di Ilkley il precedente che risale al 2019). Segui su Instagram: @massimogaiba ...

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