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Sinner, dopo il ritiro arriva il forfait. Djokovic trionfa e vede le Finals (Fiorino). Fenomeno Spagna terra di campioni (Martucci)-

Sinner, dopo il ritiro arriva il forfait. Djokovic trionfa e vede le Finals (Luca Fiorino, Corriere dello Sport). Oltre al danno la beffa. Jannik Sinner ha dato forfait all’Astana Open, al via quest’oggi, a causa della distorsione alla caviglia destra riportata nella semifinale di Sofia. Jannik, che era stato sorteggiato nel quarto di Novak Djokovic e avrebbe dovuto debuttare con Oscar Otte, sarà sottoposto nelle prossime 48 ore a tutti gli accertamenti del caso (ecografia e risonanza) per valutare l’entità del trauma subito nella sfida con Holger Rune. Nella capitale bulgara, l’azzurro ha alzato bandiera bianca per la terza volta in stagione dopo i ritiri occorsi a Miami e Parigi. Gli intoppi patiti da Jannik nell’arco di questi dieci mesi sono stati di varia natura: dal covid alle vesciche ai piedi (problema risolto grazie a dei plantari specifici), dagli addominali all’anca, fino ad arrivare all’infiammazione al ginocchio e a quest’ultimo incidente alla caviglia. […] La prevenzione in casa Sinner resta massima da sempre. Malgrado l’assenza last minute dell’altoatesino, l’Italia sarà rappresentata nel ricco torneo kazako da Luca Nardi. Il pesarese, classe 2003, si è qualificato grazie al successo messo a referto ai danni di David Goffin, ex numero 7 ATP Il marchigiano, autore di una splendida prestazione contro il primo favorito del tabellone cadetto, si è imposto in rimonta con il punteggio di 3-6 7-6(3) 7-6(3) salvando complessivamente tre matchpoint […] Si è conclusa positivamente la trasferta israeliana di Novak Djokovic. ll serbo si è laureato campione a Tel Aviv sbarazzandosi per l’ennesima volta di Marin Cilic (19 vittorie su 21 confronti diretti). Grazie all’89° titolo messo in bacheca, Nole ha racimolato punti preziosi in ottica Nitro ATP Finals. Avendo vinto uno Slam quest anno, al serbo basterà rientrare fra i primi 20 della Race to Torino (e non fra i primi 8) per garantirsi la partecipazione al Master di novembre. […] Fenomeno Spagna terra di campioni (Vincenzo Martucci, Il Messaggero Sport) Oggi lo sport di Spagna potrà fregiarsi dell’ennesimo, storico, successo: presenterà due giocatori ai primi due posti della classifica mondiale dei tennisti professionisti, Carlos Alcaraz e Rafa Nadal. Una situazione eccezionale nell’ATP Tour, il sistema di graduatoria deciso dal 1973 dal computer, tanto che si è registrata l’ultima volta il 13 agosto 2000 con una super-potenza dall’immenso bacino come gli Stati Uniti, con due campioni come Andre Agassi, numero 1, e Pete Sampras, 2, all’apice della loro epica rivalità. Ma lo sport iberico non si ferma al tennis, anzi. TRADIZIONE Non sottilizziamo sull’allenatore, Sergio Scariolo (italianissimo) e il jolly, Lorenzo Brown (oriundo per motivi di forza maggiore): la Spagna maschile di basket che domina in finale la Francia agli ultimi Europei aveva già vinto il titolo nel 2009, 2011 e 2015 e anche il Mondiale 2019, ed ha cominciato a brillare ciò con l’argento olimpico a Los Angeles 1984 esprimendo talenti come Fernando Martin Espina, Rubio, Corbalan, Rydy Fernandes, San Epifanio, Navarro, Pau Gasol e suo fratello Marc. E il calcio non è solo La Liga, la serie A iberica, non è solo i bianchi (le merengues) di Madrid, la squadra più titolata al mondo con 28 allori (14 Coppe dei Campioni/Champions League) e in patria (35 scudetti), e il Baria dei fenomeni, da Cruyff, a Maradona, da Ronaldinho a Ronaldo a Messi. Tanto che nelle coppe europee la Spagna ha dominato dal 2013 al 2018 vincendo 18 trofei su 19. […] E’ innegabile che il fattore-sport è molto sentito e supportato a livello nazionale e sociale, sulla scia di campioni dall’incredibile richiamo come Miguel Indurain nel ciclismo, Fernando Alonso della Formula 1, Marc Marquez nel motociclismo (sulla scia di Angel Nieto), il triatleta Javier Gomez Noya, il canoista David Cal, il ginnasta Gervasio Differite e lo sbatter Javier Fernandez. Tanti campioni in tante discipline diverse non possono essere un caso. […] Tutto è cominciato con gli enormi investimenti per l’Olimpiade di Barcelona 1992, chiusa col bottino record di 22 medaglie. La Spagna ne ha beneficiato a tutti i livelli, anche in sport come l’hockey pista dove ha vinto 5 mondiali consecutivi, dal 2005 al 2013. Ma, soprattutto, è stata capace di diversificare e di seguire l’evolversi dei tempi, tanto da sposare per prima uno sport emergente come il padel, tanto che oggi conta 100mila tesserati. ...

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