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US Open, Kyrgios lascia a bocca aperta. Prestazione straordinaria e Medvedev eliminato-

[23] N. Kyrgios b. [1] D. Medvedev b. 7-6 (11) 3-6 6-3 6-2 Era il match più atteso da quando è stato compilato il tabellone di questo US Open e le aspettative sono state rispettate. Kyrgios e Medvedev hanno regalato spettacolo sull’Arthur Ahse e per la seconda volta nel giro di meno di un mese l’australiano ha sconfitto il numero uno del mondo (il bilancio negli scontri diretti è ora sul 4-1). Nick ha chiuso il match dopo quasi tre ore di gioco e in quattro set: in tre di questi il livello del suo tennis è stato celestiale. Ai quarti di finale sfiderà Khachanov che ha superato al quinto Carreno-Busta. Medvedev ha commesso qualche errore di troppo in punti rivelatisi decisivi, ma non è esagerato dire che la prestazione di oggi di Kyrgios sia una delle migliori della sua carriera, sebbene ormai si sia perso il conto delle partite ben giocate dall’australiano in questo periodo (negli ultimi tre mesi ha perso solo 5 partite su 31 giocate). Il russo è sembrato spesso in balia dell’avversario che pure ha avuto i suoi abituali momenti di follia, come quando si è praticamente auto-annullato un punto già fatto: proprio quell’episodio però è stato l’innesco di un incendio impossibile da spegnere. IL MATCH – Kyrgios si presenta subito molto concentrato e carico, procurandosi due palle break nel primo game in risposta. Medvedev però non si fa cogliere impreparato e si aiuta con il servizio. Il livello è già alto. Sul 3-2 in suo favore, l’australiano prima scaglia un dritto in corsa fulminante, poi mette in piedi in campo per aggredire una seconda del russo e infine approfitta di un’ingenuità di Medvedev per ottenere il primo break del match. Daniil non ci sta e così entra in scena il suo rovescio: il controbreak è immediato. L’intensità non manca con i due che combattono anche per guadagnarsi i favori dei presenti sugli spalti dell’Arthur Ashe. Kyrgios gioca bene, tutto sommato regge la diagonale di rovescio e si permette anche una discussione con la giudice di sedia Asderaki sullo shot clock che forse mai gli aveva creato problemi in carriera. Non si palesano ulteriori palle break: per la quarta volta nei loro cinque match il primo set verrà deciso dal tie-break. Il primo mini-allungo è dell’australiano, ma Medvedev, dopo lo svantaggio sul 5-3, non sbaglia nulla. Kyrgios concede qualcosa ma non sui set point dell’avversario: lì è semplicemente perfetto, in risposta prima e con una volée sulla linea. Sull’11 pari (sic!) Nick è ancora fenomenale con una combinazione ferro-piuma: rovescio a tutto braccio e smorzata millimetrica. Al secondo set point sul servizio (il quarto in totale) e dopo averne annullati tre, l’australiano si aggiudica il parziale dopo un’ora e spiccioli. Di fronte al numero uno del mondo, però, Kyrgios non può concedersi alcuna sosta: Medvedev è un lupo sempre in agguato che infatti non si fa scappare l’opportunità di brekkare in un game – il secondo – in cui l’avversario commette tre doppi falli. Nel gioco successivo, Nick ne combina una delle sue con una pallata indirizzata verso la tribuna che per sua fortuna si ferma sotto la prima fila: se per pochi millimetri era riuscito ad annullare un set point, qui pochi centimetri lo hanno salvato da una probabile squalifica. L’australiano non sembra avere intenzione di rifocalizzarsi per provare a riaprire il set e infatti sul 4-1 perde nuovamente il servizio, complici alcune scelte discutibili. Kyrgios inizia allora a tirare tutto, mentre Medvedev si concede anche lui un calo di attenzione nemmeno troppo piccolo. Il finalista dell’ultimo Wimbledon non va troppo lontano dal rientrare nel parziale: questa volta, però, i centimetri aiutano il russo che chiude il set sul 6-3. Dopo un secondo parziale in cui entrambi, alternandosi, hanno tirato il fiato, torna lo spettacolo. Compreso quello fine a se stesso: Kyrgios, infatti, getta via la possibilità di giocarsi un break point dimenticandosi che la palla deve rimbalzare almeno una volta prima che il punto sia finito e andando così a colpire al volo nel campo dell’avversario commettendo invasione. Nel cambio campo seguente Nick si mette a parlare dell’episodio, come fosse una partita al circolo, con Patrick McEnroe, inviato per una tv americana. Insomma, succede di tutto, anche che Medvedev si faccia brekkare in un game in cui comandava 40-0: Kyrgios gioca tre punti straordinari ma Daniil ci mette anche del suo con un doppio fallo. L’australiano mantiene il vantaggio e va così a servire sul 5-3: senza pazzie, ma contando su servizio e dritto, Nick si porta avanti di un set e a uno dalla vittoria. well this was… odd pic.twitter.com/zl94yPmGwL— US Open Tennis (@usopen) September 5, 2022 Forte del vantaggio, il numero 25 del mondo inizia il quarto parziale lasciando andare il dritto con una scioltezza sensazionale. Sull’1-1 Nick si guadagna in questo modo una palla break sulla quale Medvedev commette un gratuito non da lui con il rovescio. Il numero uno del mondo, però, non è tale per caso e così dal nulla tira fuori un passante giocato in risposta da metri fuori dal campo che gli vale la chance del controbreak. Ma Kyrgios rimane on fire e infila tre servizi uno più veloce dell’altro. E, come se non bastasse, nel game successivo è la risposta dell’australiano a far traballare Medvedev: nemmeno le prime del russo sembrano fare male a Nick che brekka di nuovo portandosi sul 4-1. È l’allungo decisivo: Medvedev non è impeccabile nelle pochissime occasioni concesse dall’australiano che rimane freddo anche sul 5-2. È un ace a decretare l’eliminazione del numero uno del mondo e del campione in carica dello US Open dopo quasi tre ore di gioco: Nick Kyrgios è ai quarti di finale per la prima volta a New York e per la quarta volta in carriera (la seconda consecutiva) negli Slam. Sfiderà Khachanov con cui i precedenti sono in parità (1-1), ma questo Kyrgios, che tornerà tra i primi venti del mondo dopo quattro anni, partirebbe favorito con chiunque o quasi. ...

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