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WTA Madrid: Swiatek domina anche Pera. Pegula raggiunge Trevisan. Avanti Kasatkina-

[1] I. Swiatek b. [28] B. Pera 6-3 6-2 Regala sorrisi di grande soddisfazione Iga Swiatek, vittoriosa in due set 6-3 6-2 su Bernarda Pera e quindi agli ottavi di finale del Mutua Madrid Open. Grazie a un’ottima prestazione, la polacca ha infatti reso tutto sommato semplice una partita che poteva essere molto più complicata e che lo è stata soltanto per i primi cinque game. Pera è entrata con convinzione in campo e ha messo in difficoltà la numero 1 del mondo con le sue risposte aggressive, tanto da procurarsi il primo break del match, ma poi Iga ha messo in mostra tutto il suo repertorio e ha così veleggiato verso la vittoria finale. E’ la sesta consecutiva dopo l’affermazione nel WTA 500 di Stoccarda. Contro Alexandrova o Zheng, l’obiettivo di Swiatek sarà centrare il primo quarto di finale in carriera alla Caja Magica. Primo set: il break iniziale di Pera è solo uno spavento fugace per Swiatek Il primo punto è di Bernarda Pera che si presenta con una bella risposta aggressiva di rovescio. Iga allora raccoglie la provocazione e reagisce con sette punti di fila, guadagnandosi tre palle break. L’americana di origini croate, però, resta calma e con pazienza cancella tutte le chance in mano alla polacca. Pera sfrutta l’abbrivio e nel game successivo risponde in maniera fantastica sia con il dritto mancino che con il rovescio: questa volta le palle break sono per lei ed è il rovescio, con cui la numero 32 del mondo riesce a buttare fuori dal campo Swiatek dal lato del dritto, a permetterle di concretizzare già la prima opportunità. Il break di vantaggio dura però molto poco: Bernarda fatica quando deve iniziare il punto con la seconda palla perché Iga può mettere i piedi in campo e comandare. L’americana non regge il pressing e subisce quindi il controbreak (anche questo a zero). La stessa situazione si ripropone sul 3-2 per la numero 1 del mondo che spinge sul dritto dell’avversaria sin dalla risposta. Sull’ennesima palla break di questo primo scorcio di partita, Pera trova una prima di servizio consistente ma poi sbaglia malamente il dritto in avanzamento seguente. È l’errore decisivo del set perché Swiatek diventa intoccabile al servizio tra ace (4 di cui 2 nell’ultimo game del parziale) e un’elevata percentuale di prime in campo (70%) e così chiude sul 6-3. Secondo set: Iga sempre più dominante, Pera può poco L’americana non ritrova le sensazioni positive di inizio match nemmeno al rientro in campo per il secondo set: troppi errori, ma soprattutto Iga adesso copre perfettamente il campo, dando l’impressione che non basti nemmeno colpire le righe per farle punto. La polacca pone così le basi per la fuga brekkando nel primo game. Pera si aggrappa allora al colpo che più aveva funzionato nei primi venti minuti di gioco – la risposta di rovescio – per provare a reagire, ma la numero 1 del mondo resta lucida e rimane avanti nel punteggio a suon di servizi e dritti vincenti. Bernarda tenta nuovamente di riavvicinarsi alla palla break sull’1-2 ma, dopo essere salita sullo 0-30, commette tre sanguinosi errori in risposta non riuscendo mai a far partire lo scambio. L’americana capisce di aver sprecato una buona occasione e accusa il colpo nel game successivo in cui Swiatek alza il livello della spinta per allungare ulteriormente con il secondo break. La chiusura del match è una formalità: al servizio sul 5-2, Iga trova il vincente da qualsiasi posizione e si prende la vittoria dopo un’ora e un quarto. [8] D. Kasatkina b. L. Tsurenko 6-4 6-2 Avanza agli ottavi di finale la testa di serie numero 8 Daria Kasatkina. La russa ha la meglio in due set al termine di un match poco spettacolare contro l’ucraina Lesia Tsurenko, numero 77 del ranking WTA. Inizio complicato per Kasatkina che gestisce a fatica i propri turni di servizio, commettendo diversi errori. L’ucraina riesce anche a procurarsi tre palle break ma si dimostra poco cinica. La prima a piazzare il break è Kasatkina che mette pressione in risposta a Tsurenko e alla seconda palla break con un dritto lungo linea manda fuori giri l’ucraina. Seguiranno altri tre game caratterizzati da break e controbreak poco spettacolari e ricchi di errori. Si arriva al decimo game con Tsurenko che sciupa da 40-15 e cede il set alla russa. A testimonianza di un primo set poco spettacolare, nonostante l’alta percentuale di prime messe in campo le due hanno fatto poco differenza al servizio. Deficitarie le percentuali con la seconda e ampiamente negativo il saldo vincenti-non forzati con 6 vincenti messi a segno da parte di entrambe le tenniste a fronte di 18 gratuiti per Tsurenko e 19 per Kasatkina. L’inizio di secondo set riprende seguendo il copione del primo, poca precisione al servizio e tre break nei primi quattro game. Sopra di un break Kasatkina gestisce meglio lo scambio, punendo le disattenzioni di Tsurenko. Si arriva all’ottavo game con la russa che sciupa il primo match point con un rovescio out ma chiude alla seconda opportunità per il 6-4 6-2 finale. Kasatkina chiude l’incontro con 17 vincenti e 28 errori non forzati. Tsurenko mette a referto un saldo di -20 (11 vincenti e 31 gratuiti). [3] J. Pegula b. [29] M. Bouzkova 6-4 7-6(2) La finalista della scorsa edizione del Mutua Madrid Open Jessica Pegula batte Marie Bouzkova con il punteggio di 6-4 7-6(2) in 2 ore e 17 minuti. Come si evince dalla durata, è stato un incontro estremamente equilibrato dove la statunitense ha salvato ben 12 delle 14 oalle break concesse a Bouzkova. Con un tasso del 60,2%, Pegula ha affrontato (123) e salvato (74) break point, più di qualsiasi altra tennista nei tornei WTA 1000 finora quest’anno. Il primo set si è deciso con un break al decimo game, con Pegula che ha chiuso al sesto set point. Successivamente, dopo aver perso il vantaggio con cui aveva iniziato il secondo set (2-0), e i due match point in risposta sul 5-4, Jessica ha dovuto attendere il tiebreak (dominato 7 punti a 2) per agguantare un posto agli ottavi di finale. Adesso affronterà una grande Martina Trevisan che in apertura di programma aveva superato Alycia Parks. Con la collaborazione di Giuseppe Di Paola ...

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