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WTA Roma: Andreescu sta tornando, ma Swiatek è ancora troppo forte. Sono 26 vittorie di fila-

[1] I. Swiatek b. B. Andreescu 7-6(2) 6-0 Bianca Andreescu sta abbandonando il tunnel in cui era piombata qualche mese fa, lo abbiamo detto e volentieri lo confermiamo. Un conto però è vedere la luce mentre si combatte per raggiungere l’uscita; un altro è esserne completamente fuori, seduti sulla banchina. Bianca sta ancora remando, e anche se le prospettive incominciano a essere rincuoranti c’è ancora un po’ di strada da fare, soprattutto per competere alla pari con le migliori in un quarto finale di un torneo tanto importante. Con la migliore, più precisamente. Sarà Iga Swiatek, la prima della classe, a giocarsi la semifinale di domani contro Aryna Sabalenka. Per un buon tratto non è stata una partita a senso unico, anche per merito di un’Andreescu grintosa e propositiva, ma l’Iga edizione 2022 continua ad avere le sinistre sembianze del rullo compressore, per risfoderare il tragico gergo dei cronisti sportivi. Il secondo quarto di finale della parte alta è durato in sostanza un’ora e dieci, il tempo servito a Swiatek per vincere un primo set quantomeno altalenante al tie break. Non è stato un pomeriggio dai contorni netti, tutt’altro. Qualche manciata di colpi spettacolari, questo sì, ma anche molti errori e alti e bassi parimente distribuiti causa vento e tensione palpabile. Un’ansia diffusa riscontrabile specialmente nelle performance al servizio delle due rivali, piantate in asso in più occasioni dal fondamentale d’inizio scambio. Dei tredici giochi disputati nella prima frazione, sei sono stati vinti dalla giocatrice in risposta, peraltro mai capace di difendere il vantaggio acquisito. Swiatek è subito andata avanti per 2-0, poi è stata Andreescu a prendersi tre game consecutivi per il 3-2 e servizio, prima che la polacca piazzasse lo scatto con tre giochi consecutivi sublimato dal drittone vincente per il 5-3 che l’ha portata a servire per il set. Qui Bianca, pur sempre in sintomatica difficoltà negli spostamenti – specie verso il lato destro sui cambi alti lungolinea -, ha imposto l’ultima ribellione martellando con il rovescio, incoraggiata pure da qualche imprevisto errore di troppo occorso alla campionessa in carica. Swiatek, di norma impassibile e concentratissima, è stata persino vista smoccolare insoddisfatta dalla propria prestazione, ed è stata costretta a riparare al tie break. La partita si è di fatto spenta in quel momento: la numero uno ha dominato il gioco decisivo e, sullo slancio, ha preso esclusivo possesso degli scambi, marciando sicura sulla condizione lontanissima dall’essere perfetta esibita da Andreescu. Il secondo set si è presto trasformato in una passeggiata senza storia: 6-0 Polonia in trentacinque minuti, venticinque punti a nove e tutti sotto la doccia. Come detto, Swiatek sfiderà Sabalenka, già tramortita venti giorni fa nella finale di Stoccarda, per guadagnare la seconda finale romana consecutiva e rendere ancora più brillante una prima metà di stagione da fantascienza. La capoclassifica al momento veleggia su una straordinaria striscia aperta di ventiquattro vittorie consecutive, ventisei se consideriamo anche la Billie Jean King Cup. Ha conquistato gli ultimi quattro tornei cui ha preso parte e il bis agli Internazionali pare dietro l’angolo. Non sarà una formalità, ma Ighina non sembra affatto sazia. Il tabellone del WTA Roma ...

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