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A Toronto vince la coppia Arevalo/Roger. Tra le donne la spuntano le giapponesi Aoyama/Shibahara-

Nell’elenco dei vincitori del Canadian Open – National Bank Open 2023, oltre ai nomi dell’italiano Jannik Sinner e dell’americana Jessica Pegula, quelli del salvadoregno Marcelo Arevalo e dell’olandese Jean-Julien Rojer, vincitori – anche con una certa, inaspettata facilità! – a Toronto del doppio maschile contro la coppia Ram/Salisbury. E quelli delle giapponesi Shuko Aoyama ed Ena Shibahara che a Montreal si sono imposte in tre set sulla forte coppia formata dalla statunitense Desirae Krawczyk e dall’olandese Demi Schuurs. M. AREVALO/J-J. ROJER b. R.RAM/J.SALISBURY 6-3 6-2 TORONTO – È la coppia composta dal salvadoregno Marcelo Arevalo e dall’olandese Jean-Julien Rojer ad imporsi nel torneo di doppio dell’ATP 1000 canadese di Toronto: in occasione del National Bank Open 2023 – Canadian Open, il trentaduenne di El Salvador ed il quarantunenne di Willemstad hanno piegato in un’ora la resistenza della coppia formata dal trentanovenne americano Rajeev Ram e dal trentunenne britannico Joe Salisbury con un secco quanto perentorio 6-3 6-2. I vincitori del Roland Garros 2022, nonché dei tornei di Adelaide 2 e Delray Beach di quest’anno, hanno messo in campo una maggiore (schiacciante, a tratti) solidità degli avversari, dimostrandosi superiori in ogni momento della partita; partita nella quale hanno concesso una sola palla break, peraltro salvata, contro le sei della coppia Ram/Salisbury. Ed ora sarà caccia aperta alla Race. S. AOYAMA/E. SHIBAHARA b. D.KRAWCZYK/D.SCHUURS 6-4 4-6 13-11 MONTREAL – È la bandiera del Paese del Sol Levante a garrire sul campo della finale del doppio del WTA di Montreal 2023. Nella finale del doppio del Canadian Open disputatasi a Montreal, infatti, le giapponesi Shuko Aoyama ed Ena Shibahara si sono imposte al terzo set sulla coppia formata dall’americana Desirae Krawczyk e dall’olandese Demi Schuurs: 6-4 4-6 13-11 il risultato finale di un match equilibrato e combattuto dall’inizio alla fine e che si è concluso solo dopo un’ora e 49′ di gioco. A far pendere l’ago della bilancia dalla parte della coppia nipponica, la maggior risolutezza nei momenti nevralgici del match, nel quale le giapponesi sono state in grado di aggiudicarsi tre delle sei palle break a propria disposizione e, soprattutto, di salvare sette delle dieci a disposizione delle avversarie, attualmente numero tre della Race di doppio femminile, ma, ora, incalzate dalle due asiatiche, quarte, ma a soli 65 punti. ...

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