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Al Challenger di Roseto 2 è la prima volta di Manuel Guinard-

Quando nella semifinale del Challenger 80 di Roseto 2 (terra battuta outdoor) Alessandro Giannessi ha dovuto alzare bandiera bianca (7-5 6-1) contro Manuel Guinard, tutti abbiamo pensato, noi per primi, ad un calo di tensione dello spezzino o banalmente che il piccolo Lorenzo lo avesse fatto dormire poco la notte prima del match. Non ci aveva nemmeno sfiorato l’idea che il francese fosse il classico uomo in missione. Col senno del poi è invece chiarissimo come il 26enne di Saint-Malo stesse vivendo il suo ‘magic moment’, la settimana che poteva riscattare una carriera fin qui piuttosto anonima (sette vittorie Futures e una sconfitta nella finale del Challenger di Aix, quando nel giugno 2021 Taberner l’asfaltò con un doppio 6-2). Il bretone non ha lasciato per strada un solo set e in finale non ha praticamente fatto giocare (6-1 6-2) il cinese di Taipei Chun-hsin Tseng (n.159 ATP) che sembrava il logico favorito. Infatti Tseng, con il suo gioco poco appariscente ma molto concreto, si era confermato avversario assai ostico, il classico cinese tignoso che consuma la suola delle scarpe piuttosto che lasciar cadere a terra una pallina. Ne sanno qualcosa il nostro Franco Agamenone e la testa di serie n.3, lo spagnolo Carlos Taberner (già vincitore qui la scorsa settimana) che hanno subito entrambi un doppio 6-4. Manuel Guinard non si è però fatto impressionare e ha dimostrato che quanto a suola delle scarpe non ha niente da invidiare a Tseng. Con questa vittoria il francese migliora anche il proprio best ranking alla posizione n.161 ATP. Cosa che fa anche Tseng, guadagnando 10 posizioni e salendo al n.148. Al Challenger 125 di Phoenix (cemento outdoor) sono arrivati in finale il tedesco Daniel Altmaier (n.79 ATP) e Denis Kudla (n.102 ATP), specialista del cemento e del circuito Challenger a stelle e strisce. Entrambi durante il torneo non hanno avuto un percorso facile, il tedesco ha sì lasciato per strada un solo set ma ha sempre faticato, così come Kudla. Anche per lui un solo set perso ma tanti duramente combattuti. Come del resto la finale che si è risolta a favore di Denis, 2-6 6-2 6-3 dopo una battaglia di due ore. Per il vincitore, nato in Ucraina ma trasferitosi in USA all’età di un anno, decima vittoria Challenger (tutte sull’amato cemento di casa) e rientro in top 100 alla posizione n.84 mentre Altmaier, nonostante la sconfitta, migliora ulteriormente il proprio best e sale al n.69. Al Challenger 80 di Concepcion 2 (terra battuta) la finale si è giocata tra il boliviano Hugo Dellien (n.101 ATP) e l’argentino Tomas Martin Etcheverry (n.123 ATP). Ed è stato quest’ultimo a vincere facile 6-3 6-2, confermandosi un autentico killer quando arriva alle fasi finali di un torneo. Per lui è il terzo successo Challenger dopo Perugia e Trieste 2021. Questa vittoria gli regala anche il nuovo best alla posizione n.108, mentre Dellien cercherà di consolarsi col rientro in top 100, precisamente al n. 90 ATP. ...

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