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Andy Murray: “Testa di serie allo US Open possibile ma non realistica”. Venus Williams: “Giocare a tennis è meraviglioso”-

Andy Murray lo sa e lo aveva detto a Newport, “sto andando verso la fine della mia carriera, quindi cerco di prendere il meglio da ogni torneo”, ma l’intento della seconda parte della dichiarazione non ha funzionato benissimo nel suo match d’esordio al Citi Open di Washington. È infatti cominciata male l’estate nordamericana del tre volte vincitore Slam, eliminato all’esordio da Mikael Ymer, un avversario dalle caratteristiche tecniche simili ma a un livello inferiore, (evidentemente solo) in teoria anche per il Murray presente. “È stato deludente, certo” ha commentato Murray dopo la sconfitta. “C’è stato del bel tennis nel primo set, ma poi entrambi abbiamo un po’ sofferto fisicamente e il livello non è stato granché”. Nel primo parziale, il classe 1987 d Dunblane non ha saputo sfruttare i quattro set point a disposizione, poi sono arrivati i crampi, condizione di cui aveva sofferto anche a Newport nel finale di uno dei suoi match. “Fa caldo ed è umido” ha spiegato. “Di solito mi esalto in queste condizioni. Magari io e il team analizzeremo la situazione e valuteremo qualche cambiamento, poiché sarà dura anche in Canada e negli Usa”. L’unica consolazione è avere più tempo per allenarsi in vista del Masters 1000 di Montreal, ma per il resto “non vedo molti aspetti positivi. Ero arrivato a Washington con largo anticipo in modo prepararmi nella maniera migliore, invece sento che avrei potuto fare di più”. Attualmente Murray occupa il 50° posto del ranking e prima dello US Open difende solo i 45 di Cincinnati 2021, quindi non è fuori luogo pensare di avere una testa di serie a New York. “È ancora possibile farcela” riflette l’ex numero 1 del mondo. “Avrei bisogno di andare parecchio avanti in Canada o a Cincinnati, quindi fare i quarti o la semi che però, dopo questa sconfitta, non pare molto realistico”. Come Murray, anche Venus Williams è più vicina al momento di appendere la racchetta da pro al chiodo che all’apice della carriera. Intanto, a 42 anni e dopo quasi un anno di assenza dal singolare, è riuscita a vincere il primo set contro Rebecca Marino ed era anche avanti 4-1 nel terzo prima di arrendersi. Ma Venus, giustamente, rimane fiduciosa. “È stato bello venire a Washington, essere incoraggiata dal pubblico, tornare a giocare dopo un anno. Essendo il mio primo incontro, non credo di aver giocato bene in diversi momenti. Sono ancora un po’ arrugginita, anche se sono riuscita ad andare avanti nel terzo. L’unica cosa che posso fare è giocare un altro torneo e migliorare”. È agguerrita, la sette volte campionessa Slam, come suggerisce la sua programmazione a breve. “Non giocherò il doppio o il doppio misto da qui agli US Open. Giocherò solo in singolo. Non sto solo pensando a divertirmi. È semplicemente meraviglioso giocare a tennis”. A Washington, un paio di giorni fa, con piacevole sorpresa del pubblico, Venus si è allenata con la sorella Serena. “Penso che sia stato un grande stimolo per il pubblico vederci allenarci insieme, non lo facciamo spesso durante un torneo. Più di ogni altra cosa, penso che sia stato emozionante per il torneo. Avrei voluto vincere il match di oggi solo per lo spirito del pubblico e per quello che significa per il torneo”. Il prossimo appuntamento per Venus è dunque a Toronto, torneo per il quale ha ricevuto una wild card, probabilmente attesa anche da Andy Murray per Montreal. In ogni caso, entrambi daranno il massimo durante questo mese di agosto per scrivere un nuovo episodio delle loro straordinarie carriere. ...

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