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ATP Adelaide 1: Djokovic doma Shapovalov ancora una volta, super-sfida con Medvedev in semifinale-

Si allinea alle semifinali il tabellone dell’Adelaide International 1, torneo ATP 250 in corso di svolgimento nella capitale della South Australia. Un torneo che vedeva ai nastri di partenza ben otto top venti, quattro dei quali top ten, e che invece vedrà in semifinale due protagonisti inattesi. Il match clou di giornata è andato in scena in sessione serale e vedeva opposti Novak Djokovic, prima testa di serie e Denis Shapovalov. Un match molto più combattuttto di quanto non dica il punteggio finale (6-3 6-4) ma che ha confermato tutti i limiti mentali del canadese nei momenti importanti, non a caso il bilancio dei confronti è ora 8-0 per il serbo. Inizio di match complicato per Novak Djokovic, che si trova a fronteggiare uno Shapovalov entrato in campo centrato ed aggressivo. Primo game lottato, durato ben oltre 10 minuti che vede Novak dover annullare due palle break al canadese prima di poter tirare il fiato. Shapovalov è più sicuro nello scambio mentre Djokovic concede qualche errore di troppo e, infatti, è ancora il canadese ad avere l’opportunità di strappare il servizio al serbo.Dopo aver dovuto respingere gli assalti dell’avversario nella prima parte del set è Djokovic a piazzare la prima stoccata sfruttando il blackout al servizio di Shapovalov. Il canadese commette tre doppi falli, due dei quali consecutivi quando era in vantaggio 40-30, per poi arrendersi con un dritto sparacchiato per il 5-3 Djokovic. Chiamato a servire per il set il serbo è chirurgico mentre il canadese appare frastornato. Una prima vincente al centro mentre in cassaforte il primo parziale. Sull’onda del primo set vinto, Djokovic prende quasi subito un break di vantaggio e sale 3-1. Shapovalov è bravo a non gettare la spugna e a recuperare lo svantaggio ma ogni suo game di servizio è una sofferenza continua ed è dunque inevitabile che sul 4 pari, il canadese forzi di nuovo una seconda su una palla break andato a regalare il break decisivo. La semifinale di sabato deciderà probabilmente il vincitore del torneo Se infatti nel 2022 Daniil Medvedev è stato uno delle delusioni del circuito, l’inizio della nuova stagione è sicuramente roboante. A farne le spese nel match di quarti di finale è stato il connazionale Karen Khachanov spazzato via con un doppio 6-3 in un’ora e diciotto minuti di gioco. Dopo un inizio un po’ titubante che lo ha portato ad annullare due palle break nel suo primo game al servizio, il numero 7 al mondo ha tirato fuori una prestazione solida al servizio con il 100% di punti con la prima (14/14) e un aggressività in risposta che ha messo in difficoltà Khachanov. Sotto 2-3 Medvedev ha conquistato quattro giochi consecutivi portando a casa il primo parziale. Copione simile anche nel secondo set. Khachanov sfrutta qualche passaggio a vuoto di Medvedev per piazzare il break che lo porta a condurre sul 3-1, ma da quel momento in poi il vincitore dello US Open 2021 ha aumentato i giri del motore mettendo a segno un parziale di cinque game consecutivi che chiudono la contesa. “È passato molto tempo dall’ultima volta che ci siamo affrontati. Era il 2019”, ha detto Medvedev nella sua intervista in campo a fine match. “Speriamo di poter giocare più partite nelle fasi successive dei tornei in futuro. Non è mai facile, sono contento di essere riuscito ad alzare davvero il mio livello, soprattutto nella fase finale di entrambi i set, e sono davvero felice di essere arrivato in semifinale”. Per i colori italiani il torneo australiano porta con sé tanti punti interrogativi legati alle condizioni  fisiche di Jannik Sinner, uscito malconcio dalla sfida persa contro lo statunitense Korda, lo stesso non si può dire per i due tennisti che hanno strappato il pass per il penultimo atto. Nella parte bassa orfana di Sinner, sarà Yoshihito Nishioka l’avversario di Korda in semifinale. Il giapponese, protagonista di un grande 2022 che lo ha visto passare dal numero 81 al numero 36, ha sconfitto in tre set l’australiano Popyrin. Non è stato un match facile contro il padrone di casa, una maratona durata due ore e quarantasei minuti con il giapponese bravo a resistere alle cannonate al servizio del numero 120 al mondo, autore di ben 27 ace. Primi due set chiusi entrambi al tie-break, con una parziale per parte, prima dell’accelerazione decisiva del giapponese che ha chiuso il match strappando per ben due volte il servizio all’australiano nel set decisivo. ...

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