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ATP Buenos Aires, Fognini: “Non guarderò il tennis del futuro, non ci saranno altri Federer e Nadal”-

dal nostro inviato a Buenos Aires, Ivan Tricarico Fabio Fognini, si sa, dice spesso quello che pensa. Il n. 40 della classifica ATP, al termine della partita vinta all’Argentina Open di Buenos Aires contro Pedro Martinez, è intervenuto in conferenza stampa commentando alcuni temi d’attualità, ma anche del futuro del tennis. “Ho ancora motivazioni per giocare la Coppa Davis” – ha dichiarato il trentaquattrenne ligure – “Il tennis italiano ha tutto per fare grandi cose nei prossimi 10 anni ma io non so se sarò utile. A maggio compirò 35 anni e dovrò vedere come sto, cercherò di combattere fino alla fine“. Proprio la competizione tra nazionali è uno degli impegni clou delle prossime settimane, con l’Italia di capitan Volandri impegnata nelle qualificazioni per le fasi finali in casa della Slovacchia tra il 4 e il 5 marzo. “Avendo due top 10 in squadra, essere il capitano dell’Italia in questo momento è la cosa più facile e più difficile del mondo“. Riflessioni di Fognini sul presente e sul futuro del tennis, tanto quello che lo riguarda direttamente quanto quello del panorama mondiale. In merito a ciò che potrà essere questo sport fra qualche anno, l’azzurro è sicuro di una cosa: “Non credo ci ci saranno dei nuovi Djokovic, Nadal, Federer, Del Potro o Murray. Loro sono unici, e la mia umile opinione è che il futuro del tennis non mi piacerà. Non guarderò neanche una partita fra qualche anno, né in televisione né pagando un biglietto. Non credo ne valga la pena, a me piace vedere Nadal correre ovunque mentre ora ci sono solo grandi colpi e servizio. Non mi piace. Pagherei un biglietto ma per vedere Federer, che fa sembrare tutto semplice quando non lo è” – ha continuato Fognini – “Vorrei che potessimo vederlo come ai vecchi tempi, lo adoro, ma non so se potremo vedere la sua versione migliore“. A proposito di giocatori della “vecchia guardia”, il tennista ligure ha commentato il recente addio al tennis di Juan Martìn Del Potro: “Ad essere onesti, non mi piace vedere Juan Martìn in questo modo. Non era pronto per giocare, e mi ha fatto male vederlo così perché conosco il vero Delpo e so cosa può fare. Non ho potuto parlargli in questi giorni, ma gli auguro il meglio con tutto il cuore perché lo considero un amico“. Infine, Fognini ha commentato il grande caso che ha dominato le prime pagine dei quotidiani sportivi e non nel mese scorso, quello di Novak Djokovic e gli Australian Open: “Ho parlato con lui solo quando è stato espulso dall’Australia. É stato tuto folle. Ha combattuto perché sapeva di poterlo fare e solo lui sa se ha avuto il covid, una cosa molto privata. Non dico altro, solo che mi sarebbe piaciuto vederlo giocare“. ...

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