You are here

ATP Cup con 24 nazionali. Nel torneo da 14 milioni in campo 17 top 20 (Marianantoni). La coppa dell’ATP. Debutta l’altra Davis che divide il tennis (Semeraro). Riccardo Piatti: “Sci, montagne e Sharapova. Così Jannik sarà un campione” (Piccardi)

ATP Cup con 24 nazionali. Nel torneo da 14 milioni in campo 17 “top 20” (Luca Marianantoni, Gazzetta dello Sport)La vivace e soleggiata Perth, che sessant’anni fa applaudì gli azzurri per la conquista della prima finale di Coppa Davis (memorabile la rimonta di Nicola Pietrangeli e Orlando Sirola sulla squadra degli Stati Uniti), terrà a battesimo domani il debutto dell’Italia contro la Russia nella nuovissima Atp Cup, la neonata competizione a squadre voluta fortemente dal sindacato giocatori. In verità, dalla metà degli anni Settanta fino al 2012, l’Atp ha avuto un suo torneo per Nazioni, riservato a otto squadre e disputato a Duesseldorf, sempre sulla terra rossa, una settimana prima del Roland Garros. Questa volta però hanno fatto le cose in grande, aprendo la competizione a 24 squadre (divise in sei gruppi), con le vincitrici di ciascun girone, più le due migliori seconde, promosse alla fase finale a eliminazione diretta (quarti, semifinali e finale). Ma non è tutto; a dare smalto alla nuova idea, una ricca dotazione di punti Atp (750, il massimo possibile, per il primo singolarista imbattuto della squadra vincitrice) e un montepremi faraonico di 22 milioni di dollari australiani (14 milioni di euro) messo sul piatto dalla federazione aussie. È una cifra mostruosa, se si pensa che il totale riservato al singolare e doppio maschile del primo Slam della stagione e di poco superiore ai 30 milioni (19 milioni di euro). L’Italia, dopo il forfait di Matteo Berrettini (problema agli addominali), punterà molte delle sue carte sul neo papà Fabio Fognini (n.12), affiancato nella squadra capitanata da Alberto Giraudo da Stefano Travaglia (84), Paolo Lorenzi (115), Alessandro Giannessi (148) e Simone Bolelli, il miglior azzurro nel ranking di doppio (80). Il primo azzurro a scendere in capo a Perth sarà Stefano Travaglia, impegnato nel difficile match contro il numero 2 della squadra guidata in panchina da Marat Safin, ovvero Karen Khachanov. A seguire la sfida stellare tra Fabio Fognini e Daniil Medvedev. Due avversari non certo morbidi e desiderosi entrambi di dimostrare che la musica del nuovo anno è identica a quella del vecchio. Nel girone dell’Italia anche gli Stati Uniti e la Norvegia […] La coppa dell’ATP. Debutta l’altra Davis che divide il tennis (Stefano Semeraro, La Stampa)Su un tennis che ormai necessita di un manuale di istruzioni – vedi i quattro tornei dello Slam che non riescono a mettersi d’accordo su come giocare il quinto set – ecco piombare da domani la Atp Cup, la terza gara a squadre maschile nel giro di quattro mesi. A settembre a Ginevra c’è stata la Laver Cup, la Ryder Cup del tennis; a novembre a Madrid hanno debuttato le Finali a 18 squadre della Coppa Davis riformata […] Tra i big manca solo Federer. Federer, che però è in conflitto d’interesse come organizzatore-giocatore della Laver Cup, e Wawrinka l’hanno snobbata – quindi la Svizzera non ci sarà, sostituita dalla Norvegia, visto che il criterio di ammissione è il ranking del miglior giocatore del paese – e mancheranno anche Murray, Nishikori e il nostro Berrettini, variamente infortunati. Gli altri più forti invece ci sono: da Nadal a Djokovic, da Tsitsipas che ha tirato dentro la derelitta Grecia, a Zverev e Fognini (che ha sciolto la riserva dopo la nascita della piccola Farah), dai russi arrembanti Medvedev e Khachanov ai canadesi rampanti Auger-Aliassime e Shapovalov. L’Italia, che sarà guidata in panchina dal neo-coach di Fognini, il torinese Alberto Giraudo (il capitano lo sceglie il n. 1 della squadra), se la vedrà con Russia, Usa e Norvegia, e può sperare (magari da ripescata) nei quarti. Domanda: ma si sentiva davvero il bisogno di un terzo, sedicente campionato del mondo a squadre? La Laver Cup, anche se l’Atp l’ha voluta ufficializzare in omaggio a Re Roger, resta una esibizione di lusso (e di strepitoso successo mediatico) e non dà fastidio (quasi) a nessuno. Piquè Cup – pardon: Coppa Davis… – e Atp Cup, frutto di una battaglia politico-economica fra Atp e Itf, invece potrebbero tranquillamente fondersi (e infatti c’è chi lo prevede a breve). Anche perché per trovare uno spazio alla sua coppa autarchica l’Atp ha cannibalizzato se stessa cancellando i tornei di Adelaide, Brisbane e Sydney, irritato quelli di Pune e Doha, e ucciso la cara, vecchia Hopman Cup […] Ad irritare chi è rimasto fuori sono soprattutto i punti validi per il ranking che la gara mette in palio creando una diseguaglianza. «Io, che sono n. 37 Atp – ha spiegato a L’Equipe lo yankee Opelka – Andrei Rublev (n. 22) o Milos Raonic (n. 32) non possiamo giocare, a differenza del n. 2 di Grecia (Michail Pervolakaris, n. 433) e di Georgia (Alexandre Metreveli, n. 678). È ingiusto». Speriamo sia almeno divertente. Intervista a Riccardo Piatti: “Sci, montagne e Sharapova. Così Jannik sarà un campione” (Gaia Piccardi, Corriere della Sera)[…] Si ricomincia, soprattutto, con in testa tre domande: 1) Djokovic e Nadal si spartiranno gli Slam come nel 2019? 2) Quanto durerà il tocco magico di un Federer ormai 39enne? 3) La prima vera stagione da pro di Jannik Sinner sarà dirompente come quella che l’ha proiettato a 18 anni dal n. 550 al n. 78? Qui ci viene in aiuto Riccardo Piatti, coach di lungo corso e allenatore del Barone Rosso. Riccardo, perché Sinner debutterà lunedì al challenger di Canberra e non all’Atp 250 di Doha, dove avrebbe ottenuto una wild card? «Ci ho riflettuto: preferisco che Jannik abbia tutto il tempo per abituarsi al caldo e al fuso orario. È la sua prima volta in Australia voglio che se la goda. Ci sono enormi aspettative, guai ad avere fretta». Su cosa avete lavorato a Bordighera prima della lunga trasferta? «Sul dritto: a volte si fa trovare con la palla troppo addosso, serve maggiore distanza. Sul servizio: senza, non si va da nessuna parte. Su tutte le azioni di avvicinamento alla rete: al volo ha enorme margine di crescita. E poi sul fisico, con Dalibor Sirola: tre ore in campo e tre in palestra per un blocco di 28-29 giorni di lavoro. Quantità con qualità». Al Piatti Tennis Center avete avuto piacevoli visite. «Jannik si è allenato con Wawrinka, Goffin, Ramos, Dimitrov e Aliassime. Tutta gente che gli sta davanti nel ranking. Lo scopo era verificare quanto siamo distanti da loro, tenendo in mente i punti cardine: cambiare angoli col servizio, giocare lunga la risposta, spingere sempre, costruirsi il punto, rimanere ordinato». Come ha reagito l’allievo? «Ogni volta Jannik si è esaltato davanti all’avversario e ha alzato il ritmo. Allenarsi bene dalla prima all’ultima palla è una sua dote naturale. È molto attento ed esigente con se stesso e con gli altri». Quanto si è alzato? «A gennaio 2019 era 1,87, ha chiuso 1,91. Le cartilagini dei polsi e delle ginocchia sono ancora in formazione. Crescerà ancora almeno 3 cm» […] L’obiettivo del 2020? «Io ragiono sul biennio: deve giocare 150 match importanti, 70 circa a stagione, passando da sconfitte cocenti e momenti brutti, che saranno più importanti di quelli belli. Se perderà al primo turno resterà lì ad allenarsi, guardando gli altri vincere. Solo soffrendo si migliora». L’esempio della Sharapova gli sarà d’aiuto. «Maria mi ha chiesto di aiutarla a vincere un altro Slam a 33 anni e con un problema serio alla spalla. È la più grande lavoratrice che abbia mai allenato, uomini inclusi. Anche stanca, sa giocare con qualità. E ha molto in comune con Jannik: entrambi sono molto competitivi, esigentissimi, con il tennis come priorità assoluta» […] L’azzurro, con l’Italia di Davis, è una priorità? «Per ora, no. Non farà strapazzi né salti di superficie. Ha davanti altri azzurri più forti. Verrà il momento ma adesso la priorità è il suo benessere» […] Se Sinner finisse la carriera senza Slam, si stupirebbe? «Se lavora, se sta bene, è impossibile. Ma questo non me lo faccia dire» […] ...

Related posts

Leave a Comment

shares

By continuing to use the site, you agree to the use of cookies. more information

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi