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ATP Indian Wells: Sinner in disarmante controllo supera Lehecka-

[3] J. Sinner b. [32] J. Lehecka 6-3 6-3 Disarmante. È l’aggettivo che viene in mente guardando Jannik Sinner disporre del n. 32 ATP Jiri Lehecka mettendo in campo quella che appare come ordinaria amministrazione – ordinaria amministrazione per lui, s’intende. 6-3 6-3 in un’ora e 24 con un filo di gas su quel Lehecka giunto in grande spolvero al suo primo quarto di finale “1000” rimontando Nakashima e poi battendo in due set Rublev e Tsitsipas. Ci ha messo anche del suo in negativo il boemo accompagnato al BNP Paribas Open da Tomas Berdych, producendo fin da subito una montagnola di errori (complessivamente 35) soprattutto dal lato destro . Dal canto suo, Sinner è parso dire, “inizio a questa velocità, se mi stai dietro ho margine”. Non gli è stato dietro il 185 cm di Mladá Boleslav, città a 50 km da Praga, che un po’ a tutti (lo ha detto anche Dominic Thiem a Umago lo scorso anno) ricorda proprio quel Berdych nel suo angolo. Angolo compreso, nel senso che nel mercoledì californiano non è stato in grado di uscirne. Mettendo appena il 53% di prime (36% nel secondo parziale, senza concedere palle break), Jannik conferma dunque la semifinale dello scorso anno, quando fu sconfitto da Alcaraz. E forse proprio Carlos sarà il prossimo avversario, sempre che riesca a liberarsi di Sascha Zverev. Primo set – Il dritto ceco traballa, quello azzurro spacca Un paio di giochi tranquilli (Jannik ha scelto di rispondere), poi per Jiri arrivano problemi di dritto, sia quello avversario che lo punisce, sia il proprio che lo tradisce malamente in più di una circostanza. Tre volte da sinistra Lehecka rimedia con il servizio, la quarta Sinner entra nello scambio pur in posizione difensiva, però il boemo è un po’ timido nel dritto d’attacco e viene trafitto; il nostro consolida con autorità e sale 3-1. Ora si tratta di amministrare il vantaggio, compito che lo Jannik di questo periodo (che dura da mesi…) esegue con sconfortante facilità. Dopo sei giochi, intanto, si contano otto unforced di dritto contro uno. Aggiusta un po’ la mira, Lehecka, e un po’ dal nulla si procura la palla del 4 pari – niente che una solida prima alla T non possa risolvere. Scampato il pericolo (termine eccessivo, visto l’andazzo), Sinner si assicura la possibilità di servire per il set, ma altre imprecisioni ceche gli evitano l’incombenza: 6-3, con 7 vincenti a testa e 4 gratuiti contro 17. Secondo set – Cambiando l’ordine dei servizi, il risultato… Lo sport del diavolo, non è mai detta fino alla stretta di mano e tutto quanto, ma oggi Lehecka non pare assolutamente in condizione di impensierire l’avversario – forse proprio non in condizione e basta. Per dirla chiaramente, si è in attesa dell’inevitabile break. La chance arriva al quarto gioco, ma il 2001 di Sesto Pusteria mette in rete il rovescio: succede, ma oggi è una novità che lo spettatore fatica a elaborare. Le novità possono bastare e Sinner rimette le cose a posto con il bimane che lo porta a vantaggio esterno e poi castiga il serve&volley: 3-1 e prosegue la discesa. Non è che Lehecka rinunci, sia chiaro, anzi al settimo game conquista una per lui promettente parità, ma finisce lì. Jannik comanda sulla diagonale destra e in salto consegna il rovescio vincente che significa doppio match point, ma Jiri si salva con la battuta. Vince anche un lungo scambio in cui si era di nuovo trovato sulla scritta “Indian Wells”, lui che ama giocare vicino alla riga di fondo e questa volta riesce a tenere costringendo (altra parola grossa) l’azzurro a prendersela in battuta. Chiudendo a rete o tenendo lo scambio fino all’errore altrui, Sinner sale 40-0 e trasforma il secondo match point. Come detto, a Jannik (e tutti noi) non resta che attendere il vincitore della sfida tra Carlos Alcaraz e Alexander Zverev ...

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