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ATP Montecarlo, Musetti dopo la sconfitta: “Sinner ha tutte le caratteristiche per diventare numero uno” [AUDIO]-

Lorenzo Musetti si presenta in conferenza stampa dopo la pesante lezione impartitagli da Jannik Sinner (2-6 2-6): finisce dunque ai quarti la sua corsa in quel di Montecarlo, dopo il prestigiosissimo successo ottenuto negli ottavi su Novak Djokovic.   Il carrarino ha esordito palesando la stanchezza fisica e mentale accumulata nel match con il serbo: “Le fatiche di ieri si sono fatte sentire ma non voglio togliere nessun merito a Jannik che ha sicuramente meritato la vittoria. Ha imposto il suo gioco fin da subito, facendo quello che sa fare meglio. Nel primo set ha giocato a un livello veramente alto, quindi era difficile stargli sopra, devo fare i complimenti a lui e al suo team.”  “Jannik è uno dei migliori al mondo in termini di timing sulla palla-ha proseguito Musetti-ora ha aggiunto molte cose al suo tennis: viene a rete, serve con più variazioni, è migliorato tantissimo col dritto. L’ho visto molto migliorato rispetto all’ultimo confronto che abbiamo avuto.”  È poi intervenuto il Direttore Scanagatta, che ha chiesto un parere a Lorenzo sulle prospettive di Sinner, anche in ottica di un possibile numero uno del mondo: “Sì, ha tutte le caratteristiche per farlo. Ha la mentalità e il giusto carattere. Dopo un anno di cambiamenti quest’anno si stanno vedendo i frutti. Sulla terra può dare fastidio a chiunque.”  “Dovrò lavorare tanto sull’avvicinarmi al campo-ha poi specificato Musetti su cosa gli manchi per compiere il definitivo salto di qualità-e poi dovrò migliorare il mio rapporto con il servizio, che è di amore e odio. A volte mi sento molto performante ma faccio fatica a mantenerlo costante, dovrò cercare di ritrovare la continuità che avevo trovato verso la fine dell’anno scorso.”  Come vive Musetti la pressione di essere spesso comparato ai possibili nuovi big three, Rune Alcaraz e Sinner? Chiede Riccardo Crivelli di Gazzetta: “Finché lo dicono gli altri…sarebbe più triste se lo dicessi io…-risponde Musetti, scatenando l’ilarità della sala stampa-in tutti gli sport bisogna saper convivere con la pressione, perché può essere un’arma a doppio taglio. Sono sempre stato abituato a conviverci, fin da piccolo: sono sempre stato criticato, giudicato, elogiato, dai primi risultati italiani alla vittoria all’Australian Open junior.   Credo che non ci si abitui mai, Jannik è sicuramente più esperto di me, e l’esperienza conta. Mi fa piacere che la gente mi veda come un futuro top player e mi compari con tre che sono già top ten a 19 anni…non so cosa si aspettino da loro: la perfezione non esiste, nel tennis come nella vita. Siamo stati abituati troppo bene dai tre fenomeni; ora è cambiata la generazione, ci sono molti giovani ragazzi che non hanno niente da perdere e lo stanno facendo vedere ogni settimana. Comunque mi fa piacere vedermi in quella posizione, e per quello lavoro tutti i giorni duramente col mio team.”  Una chiosa sul programma delle prossime settimane: “Giocherò Barcellona, Madrid e Roma...se questi tornei non andassero bene potrebbero esserci cambiamenti o aggiunte.”  Ascolta qui l’intervista completa: Il commento a caldo del direttore sulla giornata a Monte Carlo: guarda “Il punto di Ubaldo” su Instagram: Visualizza questo post su Instagram Un post condiviso da Ubitennis (@ubitennis) ...

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