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ATP Parigi-Bercy: Tsitsipas intoccabile al servizio, un piccolo grande Moutet deve arrendersi-

[5] S. Tsitsipas b. [Q] C. Moutet 6-4 7-6(3) Con una prestazione impeccabile al servizio nonostante la bassa percentuale di prime, Stefanos Tsitsipas elimina in due set un caparbio Corentin Moutet che soprattutto nel secondo parziale ha contribuito in modo determinante allo spettacolo, sfoderando vincenti a ripetizione. Incapace di incidere in risposta, Moutet ha difeso degnamente i propri turni di battuta, salvando 5 palle break su 6. Dal canto suo, Tsitsipas è sempre rimasto concentrato, senza mostrare insofferenza di fronte ai momenti magici dell’avversario, naturalmente sostenuto dal pubblico comunque corretto. IL MATCH – Due tennisti di peso ben diverso, con il 175 cm parigino che deve far ricorso all’intero arsenale per evitare di metterla sullo scambio di potenza. Il problema (tutto suo) è che Tsitsipas ha anche molto tennis e, se tanti punti gli arrivano dal servizio e dal dritto (biomeccanica 101), magari in combinazione, è in grado di variare il ritmo degli scambi, prendere la rete e, in genere, fare tutto quello che riesce bene all’altro. Moutet però è carico, gioca davanti al suo pubblico, sfrutta al meglio il servizio, spedisce smorzate intelligenti e rimane incollato all’avversario. È anche molto lucido nel fermare il gioco per chiedere la verifica elettronica su palla greca non chiamata – è già la seconda volta, come sottolinea la sua espressione. Un doppio fallo e un dritto scomposto significano partenza francese in salita nell’ottavo gioco. Corentin annulla due palle break da sinistra con altrettante deliziose drop volley, ma capitola sulla terza quando non se la sente di entrare con il dritto lungolinea e finisce con lo sbagliare sul velenoso slice di rovescio che l’altro gli rifila. Nessun problema per Tsitsipas nel chiudere al servizio un parziale in cui ha lasciato appena due punti alla risposta mettendo in campo il 50% di prime. L’espulso dalle strutture della FFT (che ha ringraziato twittando ironico “merci pour votre soutien”) torna in difficoltà già al terzo game, ma risale dallo 0-40 in cui si era infilato con il coraggio che deriva dell’esperienza – l’esperienza di venti minuti prima. Tenere quel gioco da 14 punti gli dona nuova linfa, non abbastanza da contrastare nemmeno vagamente il servizio ateniese, ma almeno da piazzare, tra drittoni (!), smorzate e passanti, quattro vincenti al turno successivo e tre i quello dopo ancora. Sulle ali dell’entusiasmo, costringe al 15-30 Stefanos che, per nulla impressionato, rimedia con la prima e continua la sua partita zitto e concentrato. Corentin inizia il tie-break con un paio di winner, giusto per far vedere che aria tira, ma Tsitsipas rimette subito le cose a posto; insomma, i colpi e gli scambi godibili che hanno caratterizzato il parziale non si interrompono nel momento decisivo. Si interrompe invece la corrente di Corentin che, subito il minibreak di fronte all’aggressività del numero 3 della Race, commette un doppio fallo consegnando il match a Tsitsipas. 21 vincenti solo nel secondo set per Moutet che tuttavia non è mai andato oltre il “30” in risposta, mentre Stefanos rimane in attesa di conoscere l’avversario dei quarti di finale: Pablo Carreño Busta o Tommy Paul? IL TABELLONE DELL’ATP MASTERS 1000 DI PARIGI-BERCY ...

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