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ATP Ranking: Fognini aggancia Bertolucci

Gli sportivi italiani ricorderanno la Pasqua 2019 come quella in cui il tennis maschile italiano – se non proprio risorto – è entrato in una nuova e più alta dimensione. A 51 anni di distanza dalla vittoria di Nicola Pietrangeli, un altro italiano, Fabio Fognini, come il suo illustre predecessore interprete di un tennis brillante e creativo, ha infatti trionfato nel torneo del principato. Ci sembra quindi doveroso rendere omaggio a questa impresa iniziando ad analizzare le classifiche ATP partendo da lui. Fognini è da lunedì 22 aprile il primo tennista italiano,  il settimo nella race per Torino…pardon Londra e il dodicesimo al mondo. Da quando nel 1973 fu introdotto il ranking così come (più o meno) lo conosciamo oggi, meglio di lui in Italia hanno fatto soltanto Corrado Barazzutti (n. 7 nell’agosto del 1978) e Adriano Panatta (n. 4 nell’agosto del 1976). Altrettanto bene fece Paolo Bertolucci, a sua volta dodicesimo nel 1973 a soli 22 anni. Come anche molti dei nostri lettori hanno sottolineato nei commenti agli articoli dedicati al taggiasco, Fognini ha ora la concreta possibilità di entrare nell’esclusivissimo club dei top ten attualmente frequentato da: 1.      N. Djokovic                 11.160 punti 2.      R. Nadal                       8.085 3.      A. Zverev                      5.770 4.      R. Federer                    5.590 5.      D. Thiem                      4.675 6.      K. Anderson                  4.115 7.      K. Nishikori                   3.690 8.      S. Tsitsipas                    3.240 9.      J. M. del Potro             3.225 10  J. Isner                                      3.085 Dietro di loro ci sono: 11.  M. Cilic                        2.845 12.  F. Fognini                      2.840 13.  K. Khachanov                2.730 14.  D. Medvedev                2.505 15.  B. Coric                        2.480 16.  M. Raonic                     2.050 17.  M. Cecchinato                         2.041 18.  N. Basilashvili               1.930 19.  G. Monfils                    1.875 20.  D. Shapovalov              1.820 Tra il numero otto Tsitsipas e il numero 15  Coric vi sono 760 punti di differenza. Nelle prossime sei settimane saranno teoricamente disputabili un torneo da 500 punti , due da 1000, due da 250 e uno da 2.000 (il Roland Garros) per un totale di 5.000 punti. Nel medesimo lasso di tempo i giocatori compresi tra l’ottava e la quindicesima posizione hanno in scadenza il seguente bottino di punti: Medvedev                    30Coric                           190Khachanov                  245Isner                           415Fognini                        460Tsitsipas                      505Cilic                            720del Potro                     900 Numeri alla mano è quindi vero che Fognini ha la possibilità di migliorare ulteriormente la propria classifica e di raggiungere pure l’agognata top ten, ma è altrettanto vero che alle sue spalle tre ragazzi molto tenaci, Khachanov, Medvedev e Coric, hanno chance analoghe; l’ingresso tra i primi dieci non è pertanto un atto dovuto da parte di Fabio, per quanto sarebbe molto gradito. Una cosa sembra certa: assisteremo a una primavera tennistica molto movimentata. Concludiamo l’ampio spazio dedicato a Fognini con la classifica riservata ai primi otto della race, che vede oltre al suo ingresso il ritorno di Djokovic al comando: 1.      Djokovic          2.405 punti 2.      Federer           2.280 3.      Nadal              1.965 4.      Tsitsipas          1.550 5.      Medvedev      1.255 6.      Thiem             1.235 7.      Fognini            1.190 8.      Isner               1.060 L’impresa del ligure non esaurisce le belle notizie giunte dal torneo del principato per i nostri colori. Lorenzo Sonego si è arreso solo ai quarti di finale al futuro finalista ed è volato dalla 96esima alla 66esima posizione stracciando il suo precedente best ranking che era rappresentato dal numero 86. Positiva a nostro avviso anche la settimana di Marco Cecchinato che, pur avendo perso un posto nel ranking, a Montecarlo ha superato un campione come Wawrinka e si è arreso alla febbre prima ancora che a Guido Pella negli ottavi di finali. In tanto tripudio patriottico stona un po’ la caduta di Andreas Seppi che paga con la perdita di sedici posizioni la sconfitta patita al primo turno contro Lorenzo Sonego. Di seguito la lista dei diciannove italiani in top 200 con relativo piazzamento: 1.      Fognini                       12 2.      Cecchinato                 17 3.      Berrettini                   55 4.      Seppi                          62 5.      Sonego                       66 6.      Fabbiano                    91 7.      Lorenzi                       108 8.      Quinzi                         142 9.      Mager                        144 10.  Vanni                          145 11.  Caruso                                    148 12.  Baldi                           150 13.  Travaglia                    154 14.  Bolelli                         162 15.  Giustino                      164 16.  Giannessi                    167 17.  Napolitano                 189 18.  Marcora                     194 19.  Arnaboldi                   197 Invariata la race NextGen che vede al comando Tsitsipas seguito da Auger-Aliassime, Shapovalov, Tiafoe, de Minaur, Ruud, Kecmanovic e Ugo Humbert. Primo degli italiani Jannik Sinner, quindicesimo. Questa settimana sono molti i giocatori ai quali fare i complimenti per aver raggiunto il proprio best ranking: Fognini            12 Lajovic             24 Pella                28 Auger-Aliassime        31 Albot               44 Norrie              45 Munar             57 Sonego                        66 Kecmanovic    87 Harris              90 Ma potrebbe mai mancare l’indiano Prajnesh Gunneswaran dall’elenco dei più meritevoli della settimana? Naturalmente no. L’indiano più amato dagli italiani dopo Kabir Bedi grazie alla finale raggiunta al Challenger di Anning ottiene infatti l’ottavo best ranking della sua incredibile stagione e raggiunge la 75esima posizione.  TRIVIAL TENNIS L’ultimo quiz proposto riguardava i giocatori che, in era open, sono stati capaci di figurare tra i migliori dieci del mondo oltre i 35 anni di età. Essi sono: Rod Laver (numero 3 a 37 anni), Ken Rosewall (numero 2 a 41 anni e 9 a 42), Arthur Ashe (numero 7 a 37 anni), Jimmy Connors (numero 10 a 37 anni). Chi afferma che una volta i giocatori a trent’anni erano finiti è servito. In epoca più recente troviamo Andre Agassi (numero 10 a 36 anni) e ai nostri giorni Roger Federer, trentasettenne attuale numero 4 del mondo (quasi 3) e numero 1 a 36. Per par condicio la domanda odierna è la seguente: Chi sono stati i cinque giocatori più precoci ad entrare in top ten dal 1973 ad oggi? ...

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