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ATP Rotterdam: amnesia Rune, Shevchenko vince in tre set. Griekspoor rimonta Hurkacz nella battaglia dei tie break-

In attesa degli ultimi due ottavi, prende sempre più forma il tabellone dei quarti dell’ATP di Rotterdam. Avanzano, a sorpresa, Alexander Shevchenko e Tallon Griekspoor che mietono due vittime illustri come Holger Rune e Hubert Hurkacz. Il successo del kazako trova come complice il danese che, con l’inerzia del match a suo favore, cede con il punteggio di 6-4 1-6 6-3. Saluta l’Olanda anche il tennista polacco che subisce la rimonta dell’idolo del pubblico in un match che ha avuto bisogno di tre tie-break per decretare il proprio vincitore con lo score di 6(5)-7 7-6(5) 7-6(4).A.Shevchenko b. [3] H.Rune 6-4 1-6 6-3 Disponibilissimo con i giornalisti presenti il 24enne attuale 57 del mondo dopo il successo a sorpresa che ha caratterizzato la sessione diurna. Sul suo recente cambio di nazionalità – da russo a kazako – queste sono state le sue parole: “Sono nato a Rostov e poi ho cambiato con il Kazakistan perché era la cosa giusta da fare. Il Presidente della Federazione kazaka, Vlajda è stata una persona gentile e io ho sempre voluto giocare con loro perché la Russia non mi ha mai dato nulla dal punto di vista della Federazione. Esattamente come ha fatto Rybakina, non mi ha dato consigli ma siamo buoni amici”. Meno di un’anno fa Alexander vinceva il suo primo match della carriera (contro Giustino a Barcellona) mentre ora ha appena battuto il numero 7 del mondo per la vittoria più importante della sua carriera: “Le cose arrivano con il tempo, già avevo un buon tennis ma mi servivano queste esperienze, confrontarmi con i top player come Medvedev, Hurkacz, Rune, Sinner e ora che c’è l’ho cerco la mia strada giorno dopo giorno. Mi sento più maturo e professionale; anche solo guardare questi ragazzi mi dà motivazione per cercare di raggiungerli“. Questa è la seconda vittoria contro un top 10 della sua giovane carriera da 24enne, la prima arrivata contro Fritz a Basilea annullando due match point anche lì per raggiungere i quarti. Sembra quasi che sul veloce indoor riesca a esprimere al meglio il suo tennis aggressivo: “Onestamente un anno fa avevo detto che sarei stato più che soddisfatto di vincere anche un solo match su questa superficie perché ho sempre preferito la terra, mentre ora pare essere la migliore su cui sto giocando. Non se la prendano gli amanti della terra, resta comunque la mia preferita” aggiunge ridendo “ma anche qui mi trovo bene”. Primo set: Shevchenko sorprende Rune: 6-4 il primo parziale Primo set piuttosto combattuto quello disputatosi tra il n.7 del mondo, Holger Rune ed il n.57, Alexander Shevchenko negli ottavi di finale dell’Open di Rotterdam. Il primo parziale è terminato sul 6-4 per il tennista del Kazakistan. A dispetto del risultato, però, il match di Rune non era iniziato così male: il danese, infatti, aveva piazzato un bel po’ di servizi vincenti (suo il primo Ace in assoluto della partita) prima di capitolare negli ultimi game, commettendo degli errori alquanto banali in risposta. Va anche sottolineata la tenuta mentale dimostrata da Shevchenko: sì, perché il ventitreenne ha approcciato alla gara con grande convinzione, riuscendo a sorpassare Rune sul 4-4. Gli ultimi due game di Holger sono stati pressoché disastrosi (tanto per usare un eufemismo) consentendo al n.57 ATP di effettuare prima il sorpasso e poi di portarsi in vantaggio di un set. Secondo set: Dominio di Rune che porta il match al terzo Holger Rune – Rotterdam 2024 © Alyssa van Heyst Photography 2024 Rune capisce che così non va e decide di cambiare marcia, i risultati sono visibili al pronti via. Nel parziale di 13-4 a favore del danese nei primi 17 punti del secondo parziale c’è tutto il manuale per indirizzare un set a proprio favore. Lo scandinavo incide con il servizio, è molto più ordinato e sa benissimo cosa fare, il tutto si traduce in un meritato 4-1. Shevchenko non ha le armi per fronteggiare il miglior tennis del rivale e annaspa clamorosamente. E la definitiva capitolazione non tarda ad arrivare. Un dritto fuori misura regala al classe 2003 due palle break che il kazako annulla in un disperato tentativo di salvarsi, ma il numero 7 del ranking è asfissiante e approfitta di un altro gratuito dell’avversario per piazzare un altro break. Il nativo di Rostov è completamente in balia e il suo rovescio sparacchiato ben oltre la linea di fondo legittima il 6-1 di Holger che archivia il parziale, riducendolo a poco più di una formalità. Terzo set: Rune crolla sul più bello, Shevchenko va a i quarti Shevchenko, suo malgrado, accetta che ci sia un altro giocatore dall’altro lato della rete rispetto al primo set e nel terzo e decisivo parziale prova a far funzionare meglio il dritto, fondamentale che lo aveva tradito in precedenza. Lo smash con cui chiude in maniera autoritaria il game di apertura è il segnale che è presto per deporre le armi alla testa di serie numero 3 del torneo. Entrambi conservano comodamente il servizio e i game scorrono via rapidi. Sul 2-2 Rune prova a scalfire il turno di battuta del numero 57 del ranking arrivando a 30 ma uno splendido rovescio lungolinea tiene ben saldo l’equilibrio. Nell’ottavo game, il danese si rende protagonista di un disastro: errore di dritto in contro balzo per concedere una palla break. Serve and volley mancato, tradito da un cattivo rimbalzo, e la frittata è fatta. Ora il kazako ha sulla racchetta l’occasione per far girare, nuovamente, la partita a suo favore. Sul 5-3 15-30 non potrebbe trovare il momento migliore per centrare il primo ace del parziale. Feroce dritto e un altro ace fanno il resto.T.Griekspoor b. [4] H.Hurkacz 6(5)-7 7-6(5) 7-6(4) Tallon Griekspoor- Rotterdam 2024 © Alyssa van Heyst Photography 2024 Primo set: il servizio è un fattore, Hurkacz rimonta Griekspoor al tie break Ci si attendeva un match equilibrato ma non uno dove il servizio la facesse così da padrone. Hurkacz e Griekspoor sono due grandissimi battitori e metterli uno di fronte all’altro espone lo spettatore al rischio di assistere ad un match con game molto rapidi. Il canovaccio del primo set è esattamente questo. Bisogna aspettare il quinto game per vedere il giocatore in risposta avvicinarsi a 30 sul servizio dell’avversario. Il primo a farlo è l’olandese ma senza apportare ulteriori pericoli al polacco. Fioccano i servizi sopra i 200 km e il numero degli ace inizia ad essere importante. Quando tutto sembra ben avviato verso il tiebreak è il numero 8 al mondo ad avere una chance, quando potrebbe essere risolutivo. Il dodicesimo è il game con più scambi e punti lottati che si traduce in due palle break per Hubi, che siano anche palle set è un surplus non di poco conto. Tallon è freddissimo a cancellarle entrambe prima chiamando a rete il rivale trafiggendolo con un dritto e poi con l’ennesimo servizio a 211 Km.Il tie break inizia con il dritto di Hurkacz che finisce sul nastro, primo mini break. L’olandese tiene i suoi turni di battuta e vola 3-0. Il polacco prova a rifarsi sotto ma al cambio campo è 4-2 sotto, con qualche gesto di stizza per lui non usuale. Il braccio rigido di Griekspoor fa rientrare Hubi che con due ace, il secondo senza mettere la prima, mette la testa davanti 5-4. Il rovescio sanguinoso del tennista dei Paesi Bassi finisce in rete e la testa di serie numero 4 del torneo non perdona, decisivo ancora il servizio con cui fa suo un tie break giocato di rincorsa. Secondo set: Ancora un tie break, stavolta è di Griekspoor Il secondo set ricorda a grandi linee quello narrato dal primo parziale, senza grossissime opportunità di sorpasso e i contendenti maggiormente impegnati a salvaguardare i turni di battuta. Hurkacz è il meno falloso con pochissimi gratuiti, una pulizia di gioco che spinge Griekspoor a concedere una palla break, merce rara in questa partita. E’ sul 3-3 che il polacco ha l’occasione per strappare il servizio ma l’olandese non è dello stesso avviso: il numero 29 del ranking va a giocare il punto a rete con coraggio e la sua smorzata viene premiata. Scampato pericolo sono due punti consecutivi a tirarlo fuori dalla buca ed elevarlo 4-3. Niente da fare per Hubi, il tie break sembra essere ancora una volta la giusta e necessaria conclusione di un altro parziale in perfetto equilibrio. Sull’1-1 è il tennista classe 1996 a rompere gli indugi. Tallon sposta tanto il polacco che manda il rovescio in rete, primo mini break. Il giocatore dei Paesi Bassi conferma il break e tiene anche il sevizio seguente: 4-1. Anche nel primo set il cambio campo lo vedeva in svantaggio, in questo caso il passivo è 5-1. Neanche l’eccesso di sicurezza con cui manda fuori la volèe alta complica i piani di Griekspoor che chiude con un ace 7-5. Questa volta nessuna rimonta per il numero 8 al mondo che viene trascinato al terzo e decisivo set. Terzo set: La partita si stappa, Griekspoor completa la rimonta con un altro tie break Con un tie break a referto per entrambi i giocatori, sarà il terzo set a decidere chi andrà ai quarti di finale. Complice la stanchezza si gioca più a rete nel tentativo di ridurre gli scambi, oltre al servizio che continua ad essere una discriminante niente male. E’ sul 2-2 che la partita si sblocca, arriva il primo break della contesa. Griekspoor gira al massimo la valvola dell’aggressività e con una prorompente discesa a rete si guadagna due palle break, alla seconda occasione Hurkacz, spinto lontano dal campo, sparacchia fuoir e cede il servizio. Il primo punto del game successivo, con una serie di smorzate e contro smorzate, incendia la partita e ravviva il polacco che si fa subito sentire andando 0-30. Errore di dritto di Tallon e tre palle del contro break. All’olandese non entra la prima, Hubi risponde nei piedi dell’avversario e si riconquista di forza la battuta. La reazione del numero 8 del ranking è da fenomeno e sortisce qualche segno di nervosismo dell’avversario. Il centrale è una bolgia e il pubblico è tutto per il beniamino di casa. Supporto che raggiunge l’apice nel tie break, il terzo di un incontro divenuto una battaglia senza quartiere. Il primo scambio, prolungato e logorante, parla fiammingo. Mini break per Tallon. L’idolo del pubblico conferma i turni di battuta e sale 3-0. La testa di serie numero 4 accorcia ma il serve and volley dell’avversario firma il 4-2 al cambio campo. Risultato che rappresenta un flashback del primo set per Hurkacz, sperando nello stesso esito. Niente affatto, il numero 29 del ranking chiude con uno smash uscendo vincitore dal secondo tie break di fila, completa una rimonta clamorosa e presenti in visibilio. Manuel Ventriglia con la collaborazione di Francesco De Salvin ...

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