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ATP Sofia, il tabellone: al via Sinner, Musetti, Fognini e Sonego-

Con le qualificazioni che prenderanno il via nella giornata di domani, domenica 25 settembre, si alzerà ufficialmente il sipario sulla nona edizione del Sofia Open – torneo di categoria ‘250’ di scena nella capitale bulgara. Questo evento venne introdotto nel circuito mondiale per la prima volta nel 1980, prima di essere repentinamente soppresso appena due anni dopo. L’ATP lo ha poi riportato all’interno del Tour, in seguito ad un’assenza di 33 anni, nel 2016. Un reinserimento nei palinsesti del tennis professionistico, che non ha potuto – col senno di poi – non far piacere al movimento azzurro. Infatti nelle ultime due stagioni l’appuntamento della racchetta nell’Europa orientale, ha parlato a gran voce italiano: con i colori del Bel Paese portati in auge dal nostro numero 1 Jannik Sinner. TANTI AZZURRI ALLA RIBALTA – Il 20enne altoatesino è difatti il bi-campione in carica del torneo, successo ottenuto nel 2020 ai danni di Vasek Pospisil – primo alloro nel circuito maggiore per il Pel di carota di San Candido – e bissato l’anno successivo superando in finale Gael Monfills. Ebbene, proprio il finalista di Miami 2021 sarà ancora una volta l’umo da battere: Jan guiderà il tabellone alla ricerca della tripletta. Subito dietro, a ruota dell’allievo di Simone Vagnozzi, si presenta ai nastri di partenza una corposa pattuglia italica, con ben altri tre rappresentanti. Al fianco di Jannik ci saranno Lorenzo Musetti, Fabio Fognini e Lorenzo Sonego. Il classe 2002 di Carrara, come il suo alter ego e connazionale della Val Pusteria, potrà godere di un bye al primo turno – privilegio riservato, come accade normalmente in tornei di questo livello a tutte le prime quattro teste di serie – e attenderà al secondo turno il vincente della sfida tra il giovane ceco Jiri Lehecka (n. 63 ATP) e la wild card di casa Alexandar Lazarov. L’apripista del seeding se la vedrà invece, per aprire la sua campagna, con chi uscirà indenne dallo scontro fra un giocatore proveniente dalle qualificazioni e il portoghese Nuno Borges. Mentre il Muso, tenendo fede al proprio ruolo di quarto favorito all’affermazione finale, si trova nella parte bassa del main-draw; al contrario il più esperto della combriccola nostrana è stato collocato dal sorteggio nella metà alta: Fogna doveva inizialmente esordire contro il redivivo Wawrinka ammirato in questa settimana a Metz, ma l’infortunio occorso al ginocchio sinistro oggi nella semifinale contro Bublik ha costretto il 37enne elvetico a dare forfait. Al suo posto, era stato offerto un invito al tre volte vincitore Slam, dentro il ripescato in extremis Aleksandar Vukic – australiano, n. 138 ATP -. A completare la migrazione azzurra in terra balcanica è il ritrovato Lorenzo Sonego, che domani sarà impegnato nella sua quinta finale della carriera al Moselle Open e che avrebbe potuto incrociare proprio Stan The Man nell’ultimo atto del torneo indoor francese se solo il nativo di Losanna non si fosse fatto male. Il 27enne torinese, che comunque vada la finale di Metz rientrerà in Top 40, avrà un esordio alquanto impegnativo contro l’iberico Bernabé Zapata Miralles: tennista molto solido, e quest’anno capace d’issarsi addirittura tra i migliori sedici al Roland Garros, ma probabilmente penalizzato dalla superficie -le condizioni veloci al coperto, di certo non sono quelle in cui si sente più a suo agio – Sui campi dell’Arena Armeec, tuttavia, ci saranno anche altri protagonisti in grado di attirare l’attenzione oltre ai nostri alfieri. La seconda forza del seeding sarà, infatti, il recente campione del Masters 1000 di Montreal Pablo Carreno Busta: l’asturiano aspetta al secondo round uno tra un qualificato e lo svizzero serve&voller Marc André Huesler – mentre il connazionale più illustre ha salutato per sempre. PROIEZIONE VERSO I QUARTI DI FINALE – Sulla strada di Sinner, logica vuole che ai quarti l’avversario designato sarebbe il georgiano Nikoloz Basilashvili (tds n. 6) ma difficilmente rispetterà la sua testa di serie, visto che viene da un periodo decisamente nero in cui ha raccolto 7 sconfitte nelle ultime 8 partite disputate – tra l’altro, l’unica vittoria è arrivata a Metz grazie al ritiro del belga Zizou Bergs, che prima d’infortunarsi conduceva un set e un break di vantaggio -. L’ipotetico secondo quarto, invece, vedrebbe come protagonisti l’idolo di casa Grigor Dimitrov (tds n. 3) e il quinto favorito del torneo Holger Rune. Colui che forse più di tutti ha ricordato per stile e movenze Re Roger in questi anni, dopo il bye iniziale incontrerà o lo svedese Mikael Ymer oppure il bielorusso Ilya Ivashka. Un primo turno certamente affascinante, considerando il buon livello espresso dal minore dei fratelli d’Etiopia a Bologna in Davis e l’altrettanto ottima performance messa in mostra dal potente n. 59 del mondo all’ultimo US Open – dove ha impedito un derby azzurro nei quarti tra Musetti e Sinner –. Il terzo quarto, ovvero il primo della metà alta del tabellone, nella proiezione dovrebbe mettere di fronte il nostro talento da Carrara contro il funambolico Jack Draper (tds n. 7). Un eventuale confronto, che incuriosisce parecchio e che sicuramente varrebbe il prezzo del biglietto. Infine tra gli ultimi otto, nell’ultimo spicchio di seeding possibile, si dovrebbe materializzare anche in questo caso un duello molto intrigante. Interessante per gli stilli diversi che si andrebbero ad incocciare: da un lato la regolarità di PBC e dall’altra l’essere verticale dell’erbivoro tedesco Oscar Otte, ottava testa di serie. CAPITOLO QUALIFICAZIONI – La presenza già imponente del tennis italiano all’ATP 250 di Sofia, potrebbe venire ulteriormente rimpolpata dal tabellone cadetto. Saranno infatti tre gli atleti azzurri in cerca di un pass per il main-draw: Andreas Seppi, Stefano Travaglia e Salvatore Caruso, rispettivamente sesta, quarta e settima testa di serie delle quali. Tre veterani del nostro tennis, in cerca di ulteriore agguato ai paini alti del circuito: il marchigiano e il siciliano, qualora vincessero il primo turno, darebbero vita ad un derby nel round finale, nel quale soltanto uno potrebbe continuare la propria corsa. ...

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