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ATP Sofia: subito eliminato il campione uscente Huesler, Bautista vince una maratona-

Programmazione interessante al Sofia Open, il torneo che all’ultimo momento è stato scelto per sostituire l’evento di Tel Aviv e il cui campo di partecipazione è stato decimato dai ritiri (però Metz ha fatto meglio, cioè peggio), ben nove top 50, tra cui citiamo Fritz, Tiafoe e Shelton che, una volta eliminati a Parigi-Bercy e dunque dalla corsa a Torino, hanno salutato l’Europa, il Tour, la stagione. Anzi, Ben dovrebbe essere atteso alle finali Next Gen. E stavamo dimenticando Sascha Zverev che non compare nella lista bulgara, ma era entrato come Emergengy Substitution per poi cancellarsi ventiquattr’ore dopo per lo stesso ma opposto motivo dei tre di cui sopra. Tutto è bene quel che finisce con Lorenzo Musetti primo del seeding e quello che lo ha battuto l’anno scorso (Huesler) già fuori. Programmazione interessante, dicevamo. Il torneo si concluderà sabato e non la canonica domenica (lo stesso vale per Metz, l’altro ATP 250 di questa settimana) perché il 12 novembre cominciano la ATP Finals di Torino. Pur terminando con un giorno di anticipo, tuttavia, i primi incontri del tabellone di singolare vanno in campo martedì, quindi un giorno dopo il solito: andarsene in anticipo perché si è arrivati tardi è un concetto di compensazione a cui non si è abituati ma che può raccogliere sostenitori in alcuni ambiti. In ogni caso, si gioca indoor su due campi e quindi tempo e spazio sono sufficienti per disputare i 12 incontri di primo turno con partenza alle 10 del mattino, così non si fa l’alba. L’alba del giorno dopo, perché martedì mattina i primi quattro a entrare si sono certo alzati con il buio. Subito eliminato il campione uscente Marc-Andrea Huesler, programmato come quarto match sul campo 1, non il massimo del rispetto. D’altronde, il mancino di Zurigo che un anno fa con il suo 58° posto nel ranking ricopriva il ruolo di Svizzera 1, è sceso al n. 200 e ha dovuto passare le qualificazioni. Qualificato era anche il suo avversario, l’inglese Billy Harris, che si è imposto 6-4 3-6 7-6(5) in due ore e mezzo. I primi due set sono stati decisi da un solo break, con la differenza, alla fine irrilevante, che Huesler ne ha convertita una su due e Harris una su quattordici. Irrilevante anche un errore di valutazione nel tie-break: 4-3 e servizio, Billy a rete lascia una palla che rimane in campo, poi contravviene alla regola per cui dovrebbe perdere l’incontro o almeno il punto successivo e invece piazza un bel dritto e va pure a vincere il suo primo match ATP. Prossimo turno contro il tre del seeding Jan-Lennard Struff. Relegati sul campo 1 anche le due teste di serie più alte in gara nella giornata. L’austriaco Sebastian Ofner (n. 7) ha battuto il qualificato ucraino Vitaliy Sachko 6-4 3-6 6-2 e agli ottavi troverà Christopher O’Connell, vincitore al tie-break del terzo su Hamad Medjedovic, due di quelli in campo alle 10. Il n. 6 Max Purcell si è invece aggiudicato la sfida aussie con Rinky Hijikata per 6-3 6-3. La sfida più interessante sembrava invece quella sul Centrale tra Roberto Bautista Agut e Miomir Kecmanovic e di sicuro non è mancata la lotta: dopo tre ore e un quarto è stato lo spagnolo a prevalere, 7-6(9) 6-7(2) 7-6(5). I due arrivano al primo tie-break senza cedere la battuta; il serbo ha tre set point da sinistra prima di annullarne uno a RBA. Sul 9 pari, Miomir entra con il dritto inside-in, ma non colpisce pulito ed esita una frazione di secondo (una grossa frazione) pensando che la palla gli esca, così Bautista lo infila senza problemi. Kecmanovic non è Harris e paga l’errore sbagliando (davvero) il dritto successivo. Per evitare problemi, nel secondo tie-break (in servizio perso a testa) Kecmanovic piazza vincenti mentre l’altro sbaglia, dunque si va al terzo. La progressione è semplice, i break sono quattro, mentre il finale ha sempre a che fare con il dritto serbo, fondamentalmente quello affossato che offre due match point all’avversario: a poco serve il successivo dritto vincente perché Bautista Agut chiude con un buona prima che non torna indietro. Ottavi contro l’ungherese Fabian Marozsan, padrone (6-3 6-1) del derby contro Zsombor Piros che ha aperto il programma sul campo principale. C’è stato anche un derby spagnolo, 2 ore e 48 minuti, con Albert Ramos-Viñolas che ha prevalso su Roberto Carballes Baena per 7-5 4-6 6-3. Albert è atteso dal n. 2 Adrian Mannarino. ...

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