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Australian Open, la preview della finale maschile: Medvedev per il N.1, Nadal per il doppio Slam del record-

Daniil Medvedev contro Rafael Nadal. Il N.2 del mondo contro il N.5. Un destrorso contro un mancino. Dieci anni di differenza tra i due, ed entrambi a caccia di qualcosa in più del già prestigioso titolo di campione. Il russo potrebbe raggiungere per la prima volta in carriera la vetta del ranking, lo spagnolo potrebbe diventare il giocatore col maggior numero di titoli Slam vinti nella storia (21). Due stili di gioco per certi versi simili ma animati da personalità opposte, che verranno a contatto per contendersi il premio più grande. Domani, alle ore 9:30 italiane, sulla Rod Laver Arena di Melbourne Park, tutti i discorsi e i calcoli verranno messi da parte: Medvedev-Nadal sarà la finale maschile dell’Australian Open 2022. Una partita che già di per sé non avrebbe bisogno di essere caricata di motivazioni, visto che in palio c’è il primo grande trofeo dell’anno. Ma domani i due giocatori avranno più ragioni del solito per voler uscire vincitori dal campo. I record, si sa, sono fatti per essere battuti, ma poter dire di essere il tennista con il maggior numero di tornei Slam vinti nella storia di questo sport è qualcosa da far girare la testa. E così Rafa Nadal, già vincitore del torneo nel 2009, ha nel mirino il 21° titolo della carriera. Il maiorchino potrebbe finalmente compiere la tanto agognata missione di staccare contemporaneamente Federer e Djokovic; diventerebbe inoltre il secondo giocatore dell’Era Open (dopo Nole) ad aver vinto ogni Major due volte, un Double Career Grand Slam. A provare a spezzare i sogni di Nadal ci sarà Daniil Medvedev, un ragazzo venuto da Mosca che in campo sembra essere metà uomo e metà macchina (fatto salvo il raro cortocircuito…) e che già nel settembre scorso aveva rovinato i piani per il 21° Slam di Djokovic. La finale dello US Open 2021, che ricorderemo a lungo anche per il crollo psico-fisico di Nole che si era visto privato del Grande Slam, ha significato anche il primo titolo Major per Medvedev. Adesso, sul cemento di Melbourne, il russo proverà a diventare il primo uomo dell’era Open a vincere il secondo titolo Slam subito dopo il battesimo Major (cosa successa prima solo a cinque giocatrici). Ci era già arrivato vicino Murray nel 2013, ma sempre all’Australian Open si dovette arrendere in finale contro Djokovic. I destini tra il serbo e Medvedev si incrocerebbero nuovamente in caso di successo di quest’ultimo, che supererebbe proprio Nole in vetta alla classifica ATP. Questo potrebbe accadere il 14 febbraio in caso di partecipazione ed eventuale vittoria finale di Daniil a Rotterdam, oppure, nel caso fosse assente nei Paesi Bassi ma partecipasse ad almeno uno dei tre successivi tornei, una settimana più tardi alla scadenza dei punti per la vittoria nel 2021 dell’Australian Open di Djokovic. I precedenti e le possibili chiavi della sfida Messi da parte i discorsi relativi a titoli e record, sarà alla fine il campo a decretare il migliore tra i due. I precedenti vedono Nadal avanti 3-1, ma Medvedev ha vinto il loro ultimo scontro nelle semifinali delle ATP Finals 2021 al terzo set (3-6 7-6(4) 6-3, con Rafa che servì per il match sul 6-3 5-4). Il cemento è stata la superficie di tutte le sfide tra i due a partire da quel 6-3 6-0 per il maiorchino in finale al Masters 1000 di Montreal, ma le condizioni di gioco potrebbero spostare leggermente l’asticella. Se infatti, come possibile se non addirittura probabile, l’umidità della serata di Melbourne costringerà alla chiusura del tetto della Rod Laver Arena, Medvedev potrebbe avere qualche vantaggio in più. L’unica già citata vittoria del russo è arrivata proprio indoor. Entrambi i giocatori hanno convinto ma anche sofferto durante il torneo, sia fisicamente che emotivamente, dalla grande rimonta con match point salvato contro Auger-Aliassime di Medvedev alla battaglia in cinque set di Nadal contro Shapovalov nei quarti. Il russo è ormai un campione affermato, nonché ad oggi il miglior giocatore dopo Djokovic (e non solo classifica attuale alla mano). Il cemento è di gran lunga la sua superficie preferita, cosa che non si può dire di Rafa. Il maiorchino ha infatti vinto cinque Slam sul veloce, ma dopo la vittoria in Australia del 2009 contro Federer ha aperto una striscia di quattro sconfitte consecutive in finale a Melbourne Park. É comunque probabile che Medvedev soffrirà non poco le capacità tecniche e atletiche di Nadal. Proprio la condizione fisica di Rafa è stata al centro dell’attenzione negli ultimi mesi del maiorchino. “Sono stati sei mesi molti difficili, onestamente” – aveva dichiarato alla fine della semifinale vinta contro Berrettini – “Un mese e mezzo fa, non sapevo se sarei stato in grado di poter tornare nel tour. Invece, eccomi qui, grazie alla vita per questo“. É proprio nei momenti difficili che esce fuori l’animo del campione, e il 13 volte vincitore del Roland Garros lo è di certo. Nadal ha giocato ogni partita senza pensare alla successiva, ma solo cercando di ritrovare il proprio tennis dopo un lungo stop per un infortunio al piede e il rientro con la vittoria all’ATP 250 di Melbourne. Grazie alla propria grinta, oltre che alle sue doti al limite del sovrumano, Rafa è riuscito a scrollarsi di dosso quelle ombre ed è arrivato fino all’ultimo gradino della scalata. Tra lui e il trionfo finale c’è quel russo terribile che, al netto di “colpi di testa” e sfuriate contro i giudici di sedia, parte come favorito dell’incontro (anche per i bookmakers: 1,50 contro 2,61 secondo Planetwin365). La sensazione è che potremmo vedere diversi scambi prolungati, come già accaduto nella lunga finale dello US Open 2019 vinta da Nadal al quinto (7-5 6-3 5-7 4-6 6-4). Nonostante una statistica dell’ATP mostri come Medvedev ha vinto fin qui il 28.5% dei punti totali del suo torneo in scambi da un solo colpo, è probabile che il russo proverà ad allungare gli scambi, attirando Nadal da fondocampo avanti e indietro nel campo. Lo stesso potrebbe fare lo spagnolo, e la partita potrebbe trasformarsi fin da subito in una battaglia fisica. In quel caso sarà da vedere se l’esperienza e la solidità del maiorchino avranno la meglio sulla freschezza e l’aggressività del russo. Medvedev ha dimostrato di saper vestire molto bene i panni di lottatore, come accaduto anche nei già citati quarti di finale contro un Auger-Aliassime in grande forma. Dopo quel successo, è arrivata anche l’abbastanza agile vittoria in quattro set su Tsitsipas, che nel turno precedente aveva spazzato via il nostro Sinner. L’eccellente servizio di Medvedev (fin qui al terzo posto nella classifica guidata da Berrettini degli ace del torneo con 94) metterà di certo alla prova le proverbiali doti in risposta di Nadal, che dovrà poi essere bravo a cercare il lato destro del tennista di Mosca per attaccarlo sul suo dritto spesso poco composto. Quello che è certo è che, detto delle motivazioni dei due giocatori e delle possibili chiavi della partita, ci aspettiamo un incontro intenso, combattuto ed emozionante. Come ogni finale che si rispetti, questa forse più di altre. Medvedev o Nadal? La scelta è ardua e preferiamo godercela senza azzardare pronostici. Buona finale a tutti! TABELLONE MASCHILE TABELLONE FEMMINILE ...

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