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Bencic d’antan, Barty da numero 1. Harakiri Ostapenko

Guardando il programma del giorno stamattina non è stato difficile selezionare le partite più in vista del menù femminile, una per torneo: a Birmingham le attenzioni sarebbero state indirizzate ad Ashleigh Barty e alla sua folle corsa verso il numero uno del ranking, mentre a Maiorca Bencic e Anisimova promettevano lo spettacolo più luminoso tra quelli a disposizione. Alla fine, connaturato alla controversa natura del tennis e al bello della diretta, che non manca mai di sorprenderci, lo show vero, per quanto non privo di momenti altamente drammatici, lo hanno imposto Ostapenko e Martic nella sfida meno attesa. Non per screditare le vicende da copertina, poiché davvero non lo meritano. Dopotutto, la storia di Ash entra nel novero di quelle straordinarie, considerando che la numero due WTA, possibile prossima numero uno e a parere di chi sommessamente scrive favorita a Wimbledon, non più di quattro anni e mezzo fa aveva optato per una pausa dal tennis e per una svolta che l’aveva spinta ad arruolarsi in una squadra di cricket a casuccia nel Queensland. Partita dunque da lontanissimo, ora le sfide che la separano dallo scettro sono appena due: domani toccherà a Barbora Strycova, la quale ha disposto a piacimento di Kristyna Pliskova, mentre in finale l’attenderà la superstite della parte alta, ossia una tra Martic, Goerges e Putintseva: se vincerà il torneo, l’accoppiata tappa/maglia diventerà realtà. Anche oggi, prestazione sul mostruoso andante per la ventitreenne da Ipswich, costretta a soffrire solo nella prima mezz’ora a causa della veloce uscita dai blocchi di Venus Williams, spintasi sul quattro a uno e spentasi una volta subito il break del quattro a tre, game nevralgico del parzialone di cinque giochi a zero che ha indirizzato il set e irrimediabilmente l’intero incontro. L’ostacolo più alto, per Barty, potrebbe allora essere proprio Petra Martic, sopravvissuta per miracolo al quarto contro Ostapenko anche grazie alla sempre gentile collaborazione di Aliona. La sventata lettone le aveva già provate tutte per perdere la prima frazione facendosi rimontare un bel quattro a zero di vantaggio e tuttavia finendo per vincere il tie break, ma nella seconda non ha voluto sentire ragioni: anche qui avanti prima per quattro a zero, poi per cinque a due e infine per cinque a quattro e quaranta a zero su servizio Martic, la campionessa del Rolando 2017 si è sciolta all’improvviso scialacquando i cinque match point complessivamente avuti, commettendo venti delicatissimi doppi falli e, come ci si sarebbe potuti attendere, regalando il set decisivo. Meno clamore alle Baleari, avrete intuito, anche per le aspettative ampiamente disattese dal presunto match del giorno: disattese da Amanda Anisimova, soprattutto, ma non si ritiene di dover incolpare per assenza di spettacolo una diciassettenne alle primissime armi sull’insidioso verde. Anche perché dall’altra parte del match si è presentata una Bencic sontuosa e ormai indirizzata, tra gli alti e bassi che ne rivelano il marchio di fabbrica, verso il ritorno ai livelli che sembravano competerle da Junior. Sull’erba, come dimostrato oggi, se sta bene Belinda è uno spettacolo: non una novità per una ragazza che, lo ricorderete, proprio sull’erba vinse il primo titolo della carriera a diciotto anni appena compiuti. Angelique Kerber in chiusura di programma supera Caroline Garcia con qualche patema. La campionessa di Wimbledon serve inutilmente per il match mancando un match point poi nel tie-break del secondo recupera uno svantaggio di 5-2 infilando 5 punti di fila. Risultati, quarti di finale Premier Birmingham:B. Strycova b. [Q] Kr. Pliskova 6-2 6-4P. Martic vs J. Ostapenko 6-7(4) 7-5 6-1[2] A. Barty b. [WC] V. Williams 6-4 6-3[8] J. Goerges b. Y. Putintseva 6-3 6-2 Il tabellone completo International Maiorca:[7] S. Kenin b. E. Mertens 1-6 6-1 6-3[3] B. Bencic b. A. Anisimova 6-2 6-2[2] A. Sevastova b. Y. Wang 6-2 6-1[1] A. Kerber b. C. Garcia 6-3 7-6(5)Il tabellone completo ...

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