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Billie Jean King Cup, Trevisan: “quante emozioni, dopo il primo set ho pianto”. Paolini: “quest’anno ho alzato il livello”-

Italia – Slovenia 2-0 Paolini: “quest’anno la Slovenia mi porta bene dal momento che ho vinto a Portorose. È molto vicino all’Italia… sì, decisamente amo la Slovenia (sorride)”. Trevisan: “non so però se la Slovenia ama noi… (ride)”. Jasmine Paolini e Martina Trevisan sono un coacervo di sensazioni e sono ancora pervase dall’adrenalina dopo i singolari vinti rispettivamente contro Juvan e Zidansek e il conseguente approdo in finale. In conferenza stampa Tathiana Garbin prova a riportarle alla temperatura giusta ma nello stesso tempo dice che ancora non abbiamo visto tutto… La finale di domani contro la Repubblica Ceca o il Canada insomma può riservarci altre gioie. Così la capitana: “ci siamo preparate per fare molto bene con i primi due singolari, anche per poter risparmiare qualche energia in vista di domani. Oggi non è stato semplice perché era una semifinale e le ragazze erano un po’ contratte. Inizialmente Martina non sentiva la palla come le riesce solitamente, quindi il match è stato più difficile. Tutte e due le singolariste hanno lavorato benissimo durante la settimana e ora siamo felici”. Martina confessa di essere stata molto emozionata, al punto di non aver fatto caso ad alcuni problemi della sua rivale odierna: “onestamente ero talmente concentrata sul mio gioco che non mi sono accorta di nulla. Solo durante l’intervista finale mi hanno detto che probabilmente Kaja aveva sofferto di qualche problema. Mi spiace e spero che stia meglio molto presto, ma davvero durante il match non ci ho fatto caso. Ero molto emozionata” – continua la mancina di Firenze – “perché è sempre così quando si gioca per il proprio paese e per la propria squadra. Così avrei dovuto essere felice dopo aver vinto il primo set, in realtà stavo piangendo (sorride). Kaja (Juvan) è andata in bagno e io ho detto a Tatiana che era meglio così, perché in tal modo avrei ha avuto più tempo per smaltire tutte le emozioni”. Jasmine riconosce di aver raggiunto un importante traguardo nella stagione che volge al termine, che attiene al suo atteggiamento in campo. “Non credo sia veramente scattato qualcosa dentro di me: semplicemente ho lavorato duro, ho creduto sempre di più in me stessa e ho alzato il livello. Ho intenzione di continuare a lavorare in questo senso per mantenere questo livello”. Conclude capitan Garbin, che non nasconde le ambizioni della sua squadra: “è un risultato incredibile, ce lo meritiamo perché siamo partite tre anni fa dal punto più basso della competizione e ora siamo qua.  Quest’anno tutte le ragazze della squadra sono al loro best ranking. Ho cercato di spingere per adottare una nuova mentalità e loro mi hanno seguito brillantemente. È questo che mi piace e per questo motivo posso anche dire che non siamo completamente soddisfatte e siamo pronte a provarci domani”. ...

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