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Boris Becker: il jet privato che elude i media, la felicità di mamma Elvira e l’intervista da mezzo milione di euro-

“Il nostro cliente è stato rilasciato dalla custodia in Inghilterra ed è partito oggi per la Germania” aveva confermato giovedì pomeriggio l’avvocato Christian-Oliver Moser. “Ha scontato la pena e non è soggetto ad alcuna restrizione penale in Germania”. È finita così la detenzione di Boris Becker nel carcere di Huntercombe, struttura penitenziaria dal livello di sicurezza inferiore rispetto a quella che lo aveva inizialmente ospitato, Wandsworth. Boris è quindi libero grazie a una “corsia preferenziale” che prevede l’espulsione dal Regno Unito per chi, con una condanna di oltre un anno, non ha la cittadinanza britannica. Una norma che mira ad alleggerire il sovraffollamento delle carceri di Sua Maestà, con oltre mille detenuti espulsi lo scorso anno. LA CONDANNA – “Il fallito è colpevole di un reato se distrae qualsiasi bene che avrebbe dovuto consegnare al curatore”: a questa fattispecie era riconducibile uno dei quattro capi d’imputazione di cui il nostro protagonista era stato riconosciuto colpevole e quello che ha portato alla condanna a due anni e mezzo (“sentenze concorrenti” per gli altri tre che dunque non hanno contribuito ad una pena maggiore), di cui metà da trascorrere effettivamente in carcere. Alla fine, il periodo di detenzione non è arrivato neanche a otto mesi che, ci ha spiegato un esperto in materia, sono comunque circa otto mesi in più di quelli che avrebbe trascorso in carcere in Italia per la stessa pena. Da un improbabile punto di vista, possiamo dire che da noi il condannato non avrebbe quindi la possibilità, come ha invece fatto Becker secondo il tabloid Bild, di prendersi personalmente cura di alcuni prigionieri che non parlavano inglese, offrendo loro anche dei vestiti e fornendo i servizi di un mental coach. VOLA DALLA MAMMA – Nonostante la notizia del possibile rilascio fosse trapelata già da alcuni giorni e Boris fosse stato avvisato dell’effettiva scarcerazione il giorno precedente – senza ovviamente poter avvertire gli altri detenuti, cosa che probabilmente non sarebbe tra le più furbe –, una comprensibile fretta di andarsene ha fatto sì che lasciasse tutte le sue cose personali in cella. Per fortuna, gli saranno spedite a casa. Casa dove non è arrivato direttamente perché, secondo L’Equipe, il jet privato sul quale viaggiava diretto a Monaco di Baviera è invece atterrato a Stoccarda a causa delle avverse condizioni climatiche. Cambio di rotta provvidenziale perché, spiega ancora il quotidiano francese, Boris ha potuto così evitare la folla di giornalisti in attesa, mentre all’aeroporto di Stoccarda, peraltro più vicino alla natia Leimen, è svicolato senza che nessuno si accorgesse della sua presenza. La giornata dei media tedeschi è comunque trascorsa in una sorta di toto-città, nel senso che si cercavano indizi sulla effettiva destinazione – le citate Monaco e Stoccarda insieme a Francoforte le più gettonate. In ogni caso, giovedì all’ora di cena il prodigo Boris era a casa da mamma Elvira. “Questo è il più bel regalo natalizio in cui potessi sperare” ella aveva detto a proposito della notizia del rilascio, stando a quanto riporta The Sun. Secondo un amico di famiglia, “Elvira era preoccupata perché non sapeva quando avrebbe potuto rivederlo, quindi questa è una gran cosa per lei, specialmente vista la sua età”. COMPENSO SPECIALE – Ma torniamo al jet privato, non il mezzo di trasporto che ti aspetti quando un detenuto esce di prigione. Forse, però, è perché la nostra conoscenza di queste situazioni è (per fortuna) limitata alla scena in cui Elwood Blues attende il fratello Jake fuori dal carcere su una vecchia auto della polizia comprata a un’asta, anche se neanche quella potrebbe essere la normalità. A ogni modo, il jet gli sarebbe stato messo a disposizione da un amico secondo alcune fonti, mentre secondo altre come The Sun sarebbe stato pagato da un’emittente televisiva che avrebbe anche concordato una somma a sei cifre per un’intervista. Comunque sia, SAT.1 ha già annunciato lo Spezial con Becker per martedì 20 alle 20.15 in TV e in streaming. Secondo Bild, il compenso sarebbe di 450.000 sterline, circa 516.000 euro. Il numero di cifre corrisponde. TROPPI IMPEGNI, UN’IMPRESA – Non solo apparizioni televisive, però: si parla anche di un documentario di produzione britannica e di un libro. Mentre non è terminata la vicenda legata al fallimento di Boris che, per questo, non può dirigere una società, secondo il settimanale Bunte la fidanzata Lilian de Carvalho avrebbe fondato la BFB Enterprise (BFB come Boris Franz Becker). COSE SERIE – Boris non può neanche rimettere piede nel Regno Unito (per i trenta mesi della durata della condanna secondo alcune fonti, per dieci anni secondo altre come The Guardian) e a Londra vive anche il più giovane dei figli di Becker, il dodicenne Amadeus. Secondo la psicologa dell’età evolutiva Miriam Hoff, “dal punto di vista del bambino c’è solo il desiderio di essere vicino al padre” e, per questo, è “fondamentale che Boris e Amadeus si incontrino il prima possibile”. Se a tutto questo aggiungiamo che Dirk Hordorff, il più famoso dei vicepresidenti della Deutscher Tennis Bund, è pronto a offrirgli un incarico federale, Boris avrà un bel daffare per trovare un’ora d’aria in mezzo a quello che pare un prossimo futuro ricco di impegni. ...

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