You are here

Calo di telespettatori per l’Australian Open 2023 in patria-

Poco prima dell’inizio del primo Slam dell’anno, Channel 9 aveva appena firmato un contratto da 500 milioni di dollari australiani (circa 325 milioni di euro) per acquistare i diritti del torneo. Al momento di tirare le somme, come è d’abitudine fare dopo un investimento, il responso non è certo confortante. Sono 3 milioni in meno i telespettatori che hanno guardato le partite dell’evento estivo più importante d’Australia rispetto a dodici mesi fa. Steve Allen, analista dei media – uno che di queste cose ne mastica, non è tanto sorpreso dal calo rispetto allo scorso anno. Nel 2022 infatti, la stella del tennis australiano Ash Barty, era numero uno del mondo e favorita ai nastri di partenza; tutto il pubblico australiano sperava di vedere il suo trionfo in casa e fu accontentato. 3.835 milioni di telespettatori hanno seguito la stella di casa nella sua ultima partita ufficiale. In campo maschile, Rafael Nadal era giunto in finale, alla caccia del 22esimo Slam: in svantaggio di due set, ha dato vita a una memorabile partita contro Daniil Medvedev che verrà ricordata ancora per decenni. Se ci si aggiunge che il maiorchino è uno dei tennisti più amati dai fans, la ricetta per il successo televisivo è servita. Se questo non fosse abbastanza, gli Special K’s, ossia il duo australiano Nick Kyrgios e Thanasi Kokkinakis hanno sollevato il trofeo in doppio. Una tripletta difficilmente ripetibile e che, infatti, non si è ripetuta. Aspettarsi un calo di ascolti era decisamente banale. Forse non di questa portata. 3 milioni di spettatori equivale al 40% in meno, una cifra degna di nota e sulla quale vale la pena di ragionare un attimo. Certo, Nick Kyrgios tra gli uomini e Alja Tomljanovic tra le donne hanno dato forfait prima dell’inizio del torneo; il numero uno del mondo Carlos Alcaraz pure. Uno dei match più seguiti di questo Happy Slam, è stato tra Alex de Minaur e Novak Djokovic: solo 730.000 telespettatori. Il definitivo ritiro di Roger Federer, la prematura uscita di Rafael Nadal non hanno giovato a Channel 9. L’esperto televisivo Colin Vickery lancia però un ulteriore spunto di riflessione. Secondo lui, la strategia sbagliata è stata puntare tutto su Novak Djokovic per attirare i fans “Sappiamo che Djokovic non è una carta vincente per alzare gli ascolti. Il tennis è in una fase di transizione. Carte affidabili come Ash Barty e Roger Federer non ci sono più e non se ne vedono in arrivo. Channel 9 ha perso più spettatori di quanto si immaginasse, il che è deludente ma devono pensare che sarà così anche l’anno prossimo”. L’ATP sta provando a rilanciare l’interesse verso il mondo del tennis: ci ha provato con la serie Break Point, rilasciata a ridosso dell’inizio del torneo ma per il momento, non sembra aver attirato nuovi fans e di sicuro, non ha raccolto consenso unanime tra lo zoccolo duro degli appassionati. È sicuramente ora di ripensare il modo di comunicare il tennis perché, senza pubblico, il circo non sta in piedi. ...

Related posts

Leave a Comment

shares

By continuing to use the site, you agree to the use of cookies. more information

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi