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Coco Gauff sulla copertina di Vogue: “Vincere è una droga. Vorrei un altro Slam e una medaglia olimpica”-

In un lungo e dettagliato racconto di Abby Aguirre, sulla rivista Vogue, Coco Gauff si racconta: ormai è a tutti gli effetti una celebrità, più che una semplice teenager e giocatrice di tennis. La sua è una storia che inizia con un record: la più giovane a qualificarsi in tabellone a Wimbledon. All’età di 15 anni, Gauff è la numero 313 del mondo quando riesce a vincere il primo turno sul Centre Court, contro il suo idolo, Venus Williams. 4 anni dopo, è la numero 6 del ranking WTA quando vince il suo primo US Open, sotto lo sguardo vigile di Obama, Justin Bieber e tante altre celebrità. E sulla copertina di questa edizione di Vogue, sembra diventata proprio una di loro. Lo sguardo è serio e concentrato come quando aspetta di ricevere un servizio, nelle foto scattate da Annie Leibovitz, ma i vestiti luccicanti e il trucco pesante sono molto diversi. Lei però ribadisce: “Voglio rimanere la stessa persona di sempre”. Quando vince agli US Open, al suo fianco c’è un nuovo allenatore. Gilbert, storico coach di Andre Agassi, ha iniziata a lavorare con Gauff 42 giorni prima degli US Open. Hanno avuto il primo meeting a Wimbledon, dopo l’eliminazione della giovane superstar al primo turno. Lui è già sicuro di aver capito il problema, non c’è niente da cambiare, bisogna solamente fare delle piccole modifiche che faranno la differenza in tempi brevi. The euphoria @CocoGauff felt winning championship point at last year’s US Open—a moment that brought all of Arthur Ashe to its feet—is still indescribable. “For the rest of my life, the rest of my career,” she says, “I’m going to be chasing that high.” https://t.co/dkc6uTfnC2 pic.twitter.com/OBxCmIcrKB— Vogue Magazine (@voguemagazine) March 6, 2024 Nell’intervista rilasciata a Vogue, ha parlato anche Gilbert, il quale ha spiegato una certa somiglianza che ha scoperto tra Agassi e Gauff: “Sono dei perfezionisti, dei pazzi perfezionisti. Ma come ho detto a Coco fin dall’inizio, cercare di raggiungere la perfezione non ti porta da nessuna parte, e non sarai mai soddisfatta”. Una ricerca del perfezionismo che dura da quando aveva solamente 3 o 4 anni, come ha spiegato il padre di Cori: “Voleva già vincere tutto, anche se si trattava di un test di spelling, non voleva commettere neanche un errore”. Gilbert però, ha trovato il modo di far capire diverse cose che i genitori cercavano di spiegarle da anni, grazie alla sua figura più autoritaria ed esperta. “Quando Gilbert dice le stesse cose che le dico da una vita, per Coco suonano in maniera completamente diversa. E lo ascolta!” ha detto stupito Gauff senior durante l’intervista. Quando coach Gilbert ha deciso di allenare Gauff, una cosa l’ha sorpreso particolarmente: “Mi scrivevano tutti dei messaggi per dirmi che dovevo fissarle il dritto, come se avesse un problema col dritto. Ma il suo dritto andava benissimo, la sua unica kryptonite era l’ossessivo perfezionismo”. Dopo l’incredibile vittoria agli US Open e le Finals di Cancun, Gauff si è presa la pausa più lunga della sua carriera, pari a 10 giorni. Per la prima volta non ha voluto sentire notizie di tennis, cercando di parlarne il meno possibile. Ha trascorso del tempo con suo fratello, partecipato a un festival di musica e cercato di condurre la vita più normale possibile. “Non ero mai stata 10 giorni senza tennis, l’unica pausa che mi ero mai presa prima, era dopo la vittoria agli US Open, quando mi sono fermata per una settimana” ha rilasciato Coco. Con coach Gilbert, Gauff ha raccontato di trovarsi molto bene, anche se durante certe partite preferisce non ricevere troppi consigli dal suo box. Deve ancora trovare un equilibrio tra la crescita costante e quella voglia irrefrenabile di non smettere più di vincere. “È una specie di droga” ha detto durante l’intervista, “Non intendo dire che bisogna prendere delle droghe. Però una volta che provi quella sensazione, non vedi l’ora di provarla ancora e ancora. Ed è quello che ho detto subito a mia mamma, questa emozione crea dipendenza”. Lo scorso dicembre, ha trascorso due giorni insieme a Andy Roddick prima del torneo di Auckland dove è arrivata con un servizio nuovo, frutto del lavoro fatto insieme. Uno degli obiettivi per il 2024 è proprio quello di avere un servizio più consistente, nonostante nelle ultime partite Gauff non sia riuscita dimostrare ancora i risultati. Sul cellulare si è scritta una lista di obiettivi da portare a termine nel resto dell’anno: “Vorrei tanto vincere il Roland Garros, perché sento che l’ultima volta ero molto vicina alla vittoria. In generale però, voglio vincere un altro Slam quest’anno, non importa quale. E poi vorrei la medaglia olimpica”. Tra soli 14 giorni, Coco Gauff compirà 20 anni: il tempo è sicuramente dalla sua parte e la strada sembra quella giusta per riuscirci. ...

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