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Coppa Davis, Slovacchia-Serbia 3-0: già fuori i semifinalisti del 2023-

Slovacchia – Serbia 3-0 That moment when you qualify for your first Group Stage Finals 🪩#DavisCup pic.twitter.com/9RutlpEYjn— Davis Cup (@DavisCup) February 3, 2024 La Serbia di Novak Djokovic è già fuori dalla Coppa Davis 2023. Finisce 3-0 il tie di qualificazione contro la Slovacchia: non bastano Kecmanovic e Lajovic ai balcanici orfani del numero uno del mondo, che ha deciso di saltare questa fase per preservare le energie dopo l’Australian Open. I semifinalisti del 2023, che come tutti ricordiamo arrivarono a un passo dalla finale (vedi i tre match point di Djokovic contro Sinner), si fermano al primo ostacolo. Non una buona notizia per Nole, che vede sfumare la possibilità di vincere un altro trofeo in questa annata per lui iniziata non bene vista l’interruzione della sua striscia vincente all’Australian Open. Probabilmente ben diverso l’umore di Filippo Volandri, che vede uscire dal torneo una tra le principali avversarie sulla strada del tentativo di bis. Già protagonista la passata stagione con la vittoria sulla Grecia, la Slovacchia di Klein e Molcan elimina nuovamente un’avversaria, sulla carta, superiore. Grave, fra le altre cose, è la sconfitta in due set di Miomir Kecmanovic, battuto 7-6(2) 6-2 da un grandissimo Lukas Klein, capace di infilare 13 ace al proprio avversario. Il serbo era parso in ottima forma a inizio anno, spintosi fino al quarto turno a Melbourne, era finalmente tornato a dipingere tennis. La ricaduta fa male, le responsabilità sono molte. Sembravano poter andar meglio le cose per Dusan Lajovic, impostosi per 6-4 nel primo set, otterrà solamente due giochi nei successivi parziali: 4-6 6-2 6-0, sfornato il bagel finale che sa tanto di schiaffo morale. Klein e Kecmanovic ancora protagonisti nel doppio, rispettivamente in coppia con Zelenay e Cacic. Pronostici ancora una volta ribaltati, 7-6(3) 6-3 a favore del duo slovacco, e parziale di 3 a 0. Risultato pesante, molto pesante. Serbia che, come da diversi anni, partiva a favore di vento fra le nazionali in lotta per il trofeo. È una sconfitta pesante per l’intero movimento, già vittima dell’Italia in semifinale nell’edizione precedente. Certo, squadra privata del proprio miglior giocatore, nonché numero 1 del mondo, ma comunque fronteggiata a un’avversaria di livello inferiore. Un passo falso, era di certo da evitare, ancor più se fatto nella fase dei playoff pre gironi. Djokovic, spettatore da casa, continua a vedere poca luce nel suo 2024. Anno che, di certo, non è iniziato nel migliore dei modi da nessun punto di vista. Prima sconfitto in semifinale in quello che è a tutti gli effetti il suo torneo, vinto 10 volte, mai era stato battuto nel penultimo atto dello slam australiano. Ora, eliminato anche nella maggior competizione a squadre, si ritrova a dover difendere tanti punti nel corso della stagione, sicuramente non nella migliore delle condizioni mentali. Resta, almeno sulla carta, l’attuale numero 1 del mondo, posizione che sarà molto complicata da spodestare. A giovarne, ad ogni modo, è l’Italia, che vede eliminata una potenziale candidata alla vittoria. La nazionale azzurra è chiamata alla riconferma, compito fra i più difficili, e l’eliminazione della Serbia è un grande aiuto, anche a livello psicologico. La Serbia invece si lecca le ferite: dovrà giocare gli spareggi per non retrocedere la settimana dopo lo US Open, e Djokovic a quel punto potrebbe esser chiamato a fare gli straordinari. Roman Bongiorno ...

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