You are here

Da qualificata a regina: la settimana da sogno di Tatjana Maria: “Anche alla mia età si possono vincere grandi trofei”

Difficile trovare parole diverse per descrivere il ritorno del tennis femminile sui campi del Queen’s Club se non ricco di emozioni e di sorprese. Per la prima volta dal 1973, i prati londinesi sono stati calcati dalle protagoniste del circuito femminile per trovare colei che seguisse nell’albo d’oro la sovietica Olga Morozova. In un torneo come l‘HSBC Championships, categoria WTA 500, che vedeva 9 top 20 al via, a festeggiare è stata Tatjana Maria, la vera protagonista di questa settimana nel circuito femminile. L’esperta tennista tedesca, 37 anni e mamma di due figlie che la seguono sempre, ha conquistato il titolo dopo aver battuto la statunitense Amanda Anisimova in finale con il punteggio di 6-3, 6-4. Un risultato che riempie d’orgoglio la tennista tedesca, come dichiarato dalla stessa Maria in conferenza stampa: “Significa molto per me, perché in realtà ho 37 anni e ho vinto questo trofeo oggi. In passato, la gente diceva sempre: ‘Oh, forse è ora. Sei troppo vecchia’. Ma, sapete, in realtà, sono un buon esempio che anche alla mia età si possono ancora vincere titoli importanti. Sono super orgogliosa di me stessa di aver vinto questo torneo, perché in realtà, ci ho sempre creduto, e anche mio marito. Ecco perché abbiamo continuato, perché c’era sempre questa convinzione che io potessi vincere grandi tornei e che potessi fare grandi cose in campo. Quindi sono davvero, davvero orgogliosa di questo” Davanti alle due figlie Charlotte e Cecilia, Maria è diventata la tennista più anziana a vincere un titolo nel circuito principale dal 2020, quando Serena Williams, al rientro dalla maternità, si aggiudicò il titolo del torneo neozelandese di Auckland all’età di 38 anni. Un successo festeggiato da Tatjana con i suoi cari, sempre al suo fianco in questa settimana. “È un momento così speciale per tutti noi, come una famiglia insieme. Certo che dovevo andare lì, perché abbiamo vinto questo trofeo insieme, perché restiamo uniti e facciamo tutto insieme. Quindi non è come se fossi solo io ad aver vinto questo trofeo oggi. È come se lo avesse fatto tutta la mia famiglia.” Una tennista dal gioco particolare che a suon di slice toglie i punti di riferimento alle avversarie, non abituate a tante variazioni di ritmo. L’erba britannica sembra essere un ottimo terreno di caccia per la tennista tedesca. Nel 2022 ci fa la sorprendente semifinale in quel di Wimbledon, adesso il titolo al Queen’s Club: “Nel 2022 quelle di Wimbledon sono state due settimane fantastiche. Ogni match è stata una vera battaglia. Penso comunque che ci sia una piccola differenza [tra quella esperienza e il Queen’s, ndr], perché in quel momento, quando ho giocato a Wimbledon stavo lottando per ogni punto, ma a volte avevo alcuni dubbi. Questa settimana, ho davvero ritrovato la mia fiducia. Ho creduto in me stessa dal primo all’ultimo punto, credevo che avrei potuto vincere ogni singola partita. Mi rende super orgogliosa il fatto di aver trovato un modo per continuare a lottare e credere in me stessa, per vincere tutte queste partite ed essere quella che alla fine della settimana tiene in mano il trofeo.” Il legame con la famiglia è così forte che Maria ha un sogno davvero particolare, ossia giocare un match di doppio con la figlia Charlotte: “Compirà 12 anni alla fine dell’anno e si può iniziare a giocare nel tour a 14 anni. Quindi ho ancora qualche anno davanti, ma è realmente il mio obiettivo farlo. Mi piacerebbe giocare con lei nel doppio del tour. È in giro per il mondo con me da quando aveva tre mesi. È anche il suo sogno. E se il mio corpo regge mi piacerebbe continuare a giocare il doppio con lei.” E per chi fosse curioso di come sia viaggiare con tutta la famiglia e quanto sia complicata l’organizzazione, Tatjana Maria non nasconde i dettagli: “A volte viaggiamo con mia madre o con la mamma di mio marito, ma viaggiamo anche spesso da soli. Lo facevamo anche abbastanza spesso, perché riuscivamo a gestirlo abbastanza bene. Ora abbiamo anche Guillaume che è il mio fisioterapista ma anche il preparatore atletico di Charlotte. Charlotte si sta allenando in modo più professionale e ha bisogno di un preparatore perché siamo sempre in viaggio. Così abbiamo avuto una ragazza negli ultimi due anni. Ora abbiamo Guillaume che viaggia con noi. Charlotte ora ha il suo allenatore, perché cerchiamo anche di dividerci un po’. Il nostro obiettivo è essere davvero genitori per lei, mamma e papà, e lei ha la sua squadra. È un po’ l’esempio di Coco Gauff. Vorremmo avere lo stesso stile, essere i genitori alla fine della giornata. Quindi, sì, è un sacco di organizzazione, diciamo, ma è molto bello.” ...

Related posts

Leave a Comment

By continuing to use the site, you agree to the use of cookies. more information

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi