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È GIÀ SCOPPIATA LA SHAPO-MANIA

Denis Shapovalov è l’idolo di migliaia di ragazzi e ragazze in tutto il mondo. Il suo modo di “stringere” il cappello fa tendenza, non solo tra i suoi 250.000 seguaci su Instagram. E non ha ancora 20 anni... di Alessandro Nizegorodcew - foto Getty Images e Instagram Talento cristallino, braccio d’oro e un futuro radioso tra i grandi del tennis. Denis Shapovalov, appena rientrato tra i Top 30 dopo la convincente semifinale nell’Atp 500 di Tokyo, è già una star del circuito mondiale e ha migliaia di fan in ogni parte del mondo. Lo stile di ‘Shapo’, atteso tra i protagonisti alle Next Gen Atp Finals di Milano, è ormai noto a tutti, ma che tipo di ragazzo si nasconde dietro a quel fenomenale rovescio lungolinea in salto? Un tennista, mille culture - Shapovalov nasce a Tel Aviv, Israele, il 15 aprile 1999, da genitori russi, ma ben prima di compiere un anno di età la famiglia si trasferisce in Ontario, la provincia più popolosa del Canada. Mamma Tessa, già vice-campionessa dell’Unione Sovietica, insegna al piccolo Denis i primi dettami del tennis e nel 2012 apre un’Academy a Vaughan, città di 300.000 abitanti nei pressi di Toronto, dove Shapovalov cresce sotto tutti i punti di vista sino ad arrivare alla vittoria di Wimbledon Junior e ai grandi e precoci risultati nel professionismo grazie, anche, a coach Martin Laurendeau. “Credo che la mia determinazione, il fuoco che ho dentro e la voglia di vincere arrivino dalla mia anima slava - racconta Shapovalov - mentre il mio orgoglio è tutto canadese. Il Canada è un paese fiero, costruito sugli immigrati che negli anni lo hanno popolato e fatto crescere attraverso l’accettazione delle tante differenze culturali”. Shapo e l’Italia - Nella storia tennistica di Shapovalov c’è stata e c’è ancora un po’ d’Italia. Il suo primo vero coach, a sostegno di mamma Tessa, è stato l’italo-canadese Adriano Fuorivia, che ha seguito Denis dal circuito giovanile sino all’ingresso nel professionismo. Attualmente anche il suo fisioterapista arriva dallo Stivale: il suo nome è Stefano De Pirro e ha già lavorato con giocatori del calibro di Thiem, Cibulkova, Gulbis e Pouille. Passato e futuro - Tanti giovani giocatori del circuito non conoscono nel dettaglio la storia del tennis e dei suoi grandi campioni. L’eccezione è proprio Denis Shapovalov. “Ho guardato e continuo a guardare tantissimi vecchi match - ha più volte raccontato -. Conosco i tennisti degli anni ’90 come fossero miei familiari e in particolare mi soffermo su Federer, Sampras, Rafter e sui canadesi. Uno dei miei video preferiti è quello della vittoria del mio mentore Daniel Nestor su Stefan Edberg: Daniel, mancino come me, era un ‘Next Gen’ di vent’anni quando, nel 1992, al suo esordio in Coppa Davis superò in cinque set lo svedese sul veloce di Vancouver. Lui per rispetto non esultò. Io probabilmente mi sarei lasciato andare un po’ di più, ma quel match rimane un punto di riferimento”. Hockey, che passione! - “Se non avessi giocato a tennis probabilmente avrei cercato di fare carriera nella NHL”. Shapovalov è un grandissimo appassionato di hockey su ghiaccio e, nella NHL (National Hockey League) il suo tifo sfrenato va ai Toronto Maple Leafs. A proposito di hockey, ‘Shapo’ si è detto emozionatissimo quando alla Rogers Cup a fare il tifo sugli spalti era presente Wayne Gretzky (con lui nella foto accanto), uno dei più grandi della storia dell’NHL, il Federer dell’hockey. Oltre al ghiacchio, Shapo non disdegna l’NBA ed è un grande tifoso dei Toronto Raptors, che impegni permettendo segue spesso dal vivo. La ‘Shapo Fashion’ - Ottimo tennista ma anche grande personaggio. Shapovalov fa ormai tendenza anche sui social, come dimostra la ‘Shapo Fashion’. Di cosa si tratta? “Ho la testa abbastanza piccola - ha spiegato il canadese - e quindi devo stringere molto i cappelli che indosso. Mi dicono che ormai questo stile sia stato definito da un paio di persone ‘Shapo Fashion’…”. Un paio… che sono diventate centinaia e poi migliaia in pochi minuti. Almeno tanti quanti i followers di Shapovalov sui social Network: su Facebook sono 33.000, su Twitter 67.000 e addirittura 250.000 su Instagram. ...

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