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Finals: Kvitova prosciugata, Wozniacki è di nuovo in corsa

Una delle immagini simbolo, colta da telecamera rapace nel cambio campo tra il quinto e il sesto gioco del terzo set, regalava la percezione anche plastica dello stato del match, ma soprattutto del ruolo delle due rivali nella storia recente del tennis in gonnella e delle attitudini con cui hanno contribuito a disegnarne la parabola: Caroline Wozniacki, infine vincente alla fine di un’aspra battaglia e di nuovo in corsa dopo il brutto esordio offerto a Karolina Pliskova, intenta a controllare la tenuta degli smalti alle unghie; Petra Kvitova, sconfitta e a meno di un centimetro dal baratro dell’eliminazione, piegata in due con lo sguardo stravolto dalla fatica, esaurita ogni scorta di energia dopo aver provato a buttarla sulla lotta, campo prediletto dalla danese. In vistosa difficoltà per larga parte del secondo parziale, Wozniacki ha accettato di perdere la battaglia costringendo la ceca a firmare una cambiale pesantissima in termini di tenuta, andando a vincere la guerra mezz’ora dopo con sommo gaudio per il trappolone teso e riuscito. S’era messa come ci si aspettava, nonostante Wozniacki non prevalesse nel confronto diretto addirittura dalle Finals del 2014 e avesse ceduto gli ultimi quattro tête-à-tête, il più recente in febbraio a Doha, dove Kvitova aveva sollevato il secondo dei cinque titoli del favoloso primo semestre del 2018, cui va ascritto il merito della qualificazione a Singapore nonostante una seconda parte di stagione non memorabile: la ceca, dunque, ha subito iniziato a premere a tutta forza, raccogliendo qualche dividendo sulla seconda danese ma andando incontro alla solita mole di errori non forzati, che alla fine della prima frazione saranno addirittura sedici: abbastanza per consentire a formichina Wozniacki di far fruttare il decisivo break del dodicesimo gioco, dopo che Caro aveva già sprecato una notevole opportunità di fuga dal cinque a tre in suo favore. Nel secondo, dicevamo, Kvitova ha accettato di uniformarsi alle tendenze dell’avversaria per non finire travolta da sé stessa, per quanto possibile, s’intende, limitando i gratuiti, proponendo molte variazioni slice e addirittura producendosi in lunghe, vincenti difese quasi fosse la tizia dall’altra parte della rete. Complice un piccolo disturbo al ginocchio sinistro, ma soprattutto per un intervenuto calo mentale, Wozniacki ha mostrato la propria stanca veste per tutto il corso del suddetto set: alcune sventatezze dalle parti di Bilovec le hanno consentito di recuperare per tre volte il servizio smarrito, ma il break subito nel settimo gioco le è stato fatale. Il trend dell’incontro sembrava passato a quel punto nelle disponibilità di Kvitova, ma le immagini restituite dalle telecamere davano la misura di quanto le inusuali rincorse sin lì prodotte stessero allagando di acido lattico i suoi muscoli. E qui torniamo all’inizio del racconto, che coincide con la fine della contesa: mai più in partita, la ceca ha subito offerto un’immagine poco rassicurante del proprio stato fisico e, obbligata a cercare presto il vincente nello scambio, è fatalmente tornata a sparacchiare, rendendo l’anima senza offrire ulteriore resistenza. Le sue ultime chance di passare indenne il setaccio del gruppo bianco sono ora affidate a Elina Svitolina, la quale, tra poco, dovrà battere Karolina Pliskova per mantenerla in corsa. Petra kvitova beaten 5-7 6-3 2-6 by Caroline wozniacki in the Round robin stage of the wta finals in Singapore #kvitova #defeated #roundrobin #WTAFinals #singapore ( Getty ) pic.twitter.com/lOM9AQmxen — Phil (@tennis_phil) October 23, 2018 (in aggiornamento) Risultati (Gruppo Bianco): [2] C. Wozniacki b. [4] P. Kvitova 7-5 3-6 6-2 [6] E. Svitolina vs [7] Ka. Pliskova La classifica dei gironi e il calendario Cosa è successo nella prima giornata del Gruppo Bianco Cosa è successo nella prima giornata del Gruppo Rosso ...

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