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Gipo Arbino, coach di Sonego, svela i misteri dell’accordatura di una racchetta e di come la si cambia nel corso di un match [VIDEO]-

Intervistato dal direttore Ubaldo Scanagatta al termine della sconfitta di Lorenzo Sonego, Gipo Arbino ha analizzato il risultato del suo assistito, battuto con un doppio 6-4 da Zapata Miralles nell’ATP 250 di Firenze. “Avevamo incontrato Zapata a Sofia e le condizioni erano decisamente diverse (Sonego vittorioso 6-3 6-4), campo più veloce e palline più veloci. qui il terreno e le palline sono molto lente, e un giocatore così solido e potente ci ha creato grossi problemi sulla possibilità di risolvere gli scambi con delle accelerazioni che normalmente vanno a segno a favore di Lorenzo”. Tennisticamente parlando le pecche principali della prestazione del torinese vanno cercate nella battuta. “Sonego oggi ha servito meno bene del solito – ammette Arbino – qualche doppio fallo di troppo gli è costato il break. Però Zapata ha giocato proprio sopra le righe, rischiando molto più del solito e gli è andata tutto bene. Spingendo così tanto è normale che un giocatore [si riferisce a Lorenzo] resta dietro”. Tra le dinamiche da tenere in considerazione, che non si possono apprendere guardando un match dalla televisione, c’è quella relativa alla tensione delle corde fonte di tanti problemi nel match del n.51 del mondo. “Essendo un primo turno, purtroppo in questi giorni c’è stata anche una ricerca delle tensioni delle corde. Eravamo un po’ indecisi se tirare o meno la racchetta rispetto al solito. La scelta è stata di tirare meno le corde che alla fine ha reso più sicuro il colpo, e di conseguenza la pallina oltre ad essere ugualmente corta – perché ti toglie il coraggio – molte volte scappava. Alla fine quando [Lorenzo] è riuscito a recuperare, ha preso la racchetta più tesa e giocava decisamente meglio“. “In linea di massima quando il campo è lento si tirano meno le corde, però se poi questo ti toglie il coraggio di spingere a quel punto è meglio giocare qualche palla più corta ma in campo, rispetto ad essere sicuri. Questa cosa la senti solamente durante il match perché in allenamento puoi giocare anche con le corde rotte e giochi tranquillo“. Resta quindi il rammarico per questa prematura sconfitta al primo turno dell’UniCredit Firenze Open. “Dovevamo superare questo primo turno, poi le cose secondo me sarebbero andate decisamente meglio”. E ora non resta che concentrarsi sul doppio, dove Lorenzo Sonego e Andrea Vavassori hanno superato Golubic e McLachlan. I due tennisti, in esclusiva ai microfoni di Ubitennis, non nascondono il loro entusiasmo. “Hanno fatto grandi risultati” – ha detto Arbino, parlando della coppia azzurra – ma si stanno ancora consolidando. Guardiamo partita per partita e se giocheranno bene come ieri, possono andare avanti”. Sponsored by U.S. POLO ASSN. IL TABELLONE COMPLETO E AGGIORNATO DELL’ATP 250 DI FIRENZE ...

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