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Il tabellone di Rio de Janeiro: praticamente un replay di Buenos Aires!

Viene da domandarsi quanto senso abbia che il l’ATP 500 di Rio de Janeiro, pronto a cominciare in Brasile, debba assegnare il doppio dei punti di quello di Buenos Aires – prossimo a concludersi con la finale tra Cecchinato e Schwartzman – quando il parterre è praticamente identico. Le teste di serie, per capirci, sono esattamente le stesse del torneo argentino: cambia soltanto l’ordine delle ultime tre, con Jarry che retrocede dalla sesta all’ottava e Lajovic e Jaziri che guadagnano un posto. Guida sempre Thiem, i numeri due e tre del seeding sono sempre Fognini e Cecchinato e il quarto e il quinto favorito rispondono sempre al nome di Schwartzman e Sousa. Si dirà di più: in tabellone è riuscito a entrare anche Sonego, per effetto della mancata assegnazione della quarta wild card, mentre a Buenos Aires Lorenzo era stato costretto a superare le qualificazioni. Un ATP 500 ha quattro posti in più in tabellone, essendo privo di bye, e il fatto che Sonego sia riuscito a entrare qui mentre a Buenos Aires era rimasto fuori di cinque posti, testimonia come le due entry list fossero praticamente sovrapponibili. A cambiare sono praticamente solo le urne, e quindi gli accoppiamenti. Cecchinato (esordio contro Bedene) questa volta è nella parte alta del tabellone con Thiem, mentre Fognini (primo turno contro Auger-Aliassime) può incrociare Schwartzman in semifinale. Sonego dovrà vedersela con Ramos-Vinolas, non certo un primo turno semplice. Si può pensare che, essendo raddoppiati punti in palio e montepremi, i tennisti lasceranno trapelare la differenza di categoria tra i due tornei profondendo un impegno maggiore o dando vita a un torneo qualitativamente superiore. Valuteremo domenica prossima: per il momento, ci permettiamo di dubitarne. ...

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Viene da domandarsi quanto senso abbia che il l’ATP 500 di Rio de Janeiro, pronto a cominciare in Brasile, debba assegnare il doppio dei punti di quello di Buenos Aires – prossimo a concludersi con la finale tra Cecchinato e Schwartzman – quando il parterre è praticamente identico. Le teste di serie, per capirci, sono esattamente le stesse del torneo argentino: cambia soltanto l’ordine delle ultime tre, con Jarry che retrocede dalla sesta all’ottava e Lajovic e Jaziri che guadagnano un posto. Guida sempre Thiem, i numeri due e tre del seeding sono sempre Fognini e Cecchinato e il quarto e il quinto favorito rispondono sempre al nome di Schwartzman e Sousa. Si dirà di più: in tabellone è riuscito a entrare anche Sonego, per effetto della mancata assegnazione della quarta wild card, mentre a Buenos Aires Lorenzo era stato costretto a superare le qualificazioni. Un ATP 500 ha quattro posti in più in tabellone, essendo privo di bye, e il fatto che Sonego sia riuscito a entrare qui mentre a Buenos Aires era rimasto fuori di cinque posti, testimonia come le due entry list fossero praticamente sovrapponibili. A cambiare sono praticamente solo le urne, e quindi gli accoppiamenti. Cecchinato (esordio contro Bedene) questa volta è nella parte alta del tabellone con Thiem, mentre Fognini (primo turno contro Auger-Aliassime) può incrociare Schwartzman in semifinale. Sonego dovrà vedersela con Ramos-Vinolas, non certo un primo turno semplice. Si può pensare che, essendo raddoppiati punti in palio e montepremi, i tennisti lasceranno trapelare la differenza di categoria tra i due tornei profondendo un impegno maggiore o dando vita a un torneo qualitativamente superiore. Valuteremo domenica prossima: per il momento, ci permettiamo di dubitarne. ...

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