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Inizio horror di Svitolina a Brisbane. Sabalenka vuole confermarsi a Shenzhen

Il torneo più prestigioso della settimana, il WTA Premier di Brisbane, comincia con una serie di eliminazioni più o meno illustri, quelle di Konta, Kerber, Muchova e soprattutto Elina Svitolina. La britannica perde un esordio complicato contro Strycova, Kerber viene sconfitta da Stosur al termine in una sfida tra ex vincitrici Slam che avrebbe dovuto vedere la tedesca largamente favorita, Muchova – tornata a vestire i panni Adidas, dopo mesi di anonimi completini scuri – lascia facilmente campo a Riske, una che in questo inizio di stagione andrà tenuta d’occhio. Un (bel) po’ a sorpresa Svitolina viene distrutta da Danielle Collins, una che tende a giocare a tennis un po’ come lei ma con meno efficacia. Non oggi, evidentemente: la statunitense vince 6-1 6-1 in 57 minuti infliggendo a Svitolina la seconda peggior sconfitta della sua carriera dopo il 6-0 6-1 subito nel lontano 2013 da Erakovic a Birmingham e a pari merito col 6-1 6-1 a cui fu costretta da Serena Williams agli ottavi del Roland Garros 2016. Per l’ucraina non è certo il modo migliore di avvicinarsi all’Australian Open, dove difende i quarti di finale, mentre Collins attende ora una tra Vekic e Putintseva e mette del prezioso fieno in cascina; lei, a Melbourne, difende addirittura la semifinale. Danielle Collins wraps up a big win!Beats former champion Svitolina 6-1, 6-1!#BrisbaneTennis pic.twitter.com/lEXCrKDEzq— WTA (@WTA) January 6, 2020 Da domani, martedì, il torneo entra definitivamente nel vivo. Sul secondo campo, ‘promosso’ a Stadium Court – il centrale è ancora occupato dai match dell’ATP Cup – a partire dalle 2 italiane (11 locali) si succederanno Stephens-Samsonova (con la russa, qualificata, che ha ammesso candidamente che avrebbe preferito sfidare Sharapova, suo idolo di gioventù), Osaka-Sakkari, Bertens-Yastremska, Pavlyuchenkova-Kvitova e Sharapova-Brady. Il tabellone di Brisbane SHENZHEN C’è decisamente meno clamore attorno al torneo cinese, che può sì contare sulla presenza di Bencic, Mertens e Muguruza – vittoriosa all’esordio contro una delle tante Wang del circuito, Xinyu – ma sostanzialmente trova il suo principale motivo di interesse nella possibilità che Aryna Sabalenka possa confermarsi campionessa. La bielorussa ha concluso il 2019 vincendo un trofeo in Cina, il WTA Elite Trophy di Zhuhai, e apre il 2020 lasciando tre game a Gasparyan. Qualora servissero ulteriori conferme sul poco spiegabile agio con cui si esprime in terra asiatica. Il tabellone di Shenzhen ...

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