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Kudla positivo al virus, ma lo scopre in campo: caos alle qualificazioni dell’Australian Open

Il Covid-19 si è infilato nelle qualificazioni maschili dell’Australian Open, andando a scuotere la (presunta, a questo punto) solidità dei protocolli di sicurezza. Denis Kudla (114 ATP), che ha battuto 6-4 6-3 Elliot Benchetrit nel match di primo turno, è stato costretto al ritiro dal tabellone in quanto risultato positivo. Condizione, è evidente, ignorata dallo statunitense quando è sceso in campo. Ciò che colpisce è infatti proprio la tempistica di quanto accaduto. Benchetrit – francese che da questa stagione ha scelto di giocare per il Marocco, Paese d’origine del padre – in un video sui Instagram ha raccontato che la positività al tampone molecolare sarebbe stata comunicata a Kudla durante il match. “L’abbiamo saputo sul 5-3 del secondo set – le sue dichiarazioni su Instagram -, mi hanno spiegato che se avessi vinto quel game lui si sarebbe dovuto immediatamente ritirare e sarei stato io a passare il turno“. Invece la partita si è trascinata al traguardo, poiché era previsto che si completasse il game in corso prima di ufficializzare l’esclusione di Kudla; soltanto che quel game l’ha vinto l’americano, che ha vinto anche la partita ma si ritrova ugualmente fuori dai giochi e costretto alla quarantena in Qatar. A beneficiare del forfait obbligato di Kudla è l’australiano Dane Sweeny (794 ATP), che dopo aver sconfitto Copil al primo turno si ritrova direttamente al match decisivo, nel quale sfiderà Stakhovsky per un posto in tabellone a Melbourne. This is weirdElliot Benchetrit, who lost to Denis Kudla 6-4 6-3 in the AO qualifying R1, says that news that Kudla tested positive to COVID broke out at 5-3 in the second set……and Benchetrit was told later that if he had won the game for 5-4, he would have been through? pic.twitter.com/Dw4vRlPdTt— Bastien Fachan (@BastienFachan) January 11, 2021 SUL POSTO – Benchetrit rimane in attesa di conoscere la sua posizione: da quanto si apprende, confida nella possibilità di non essere considerato un contatto stretto di Kudla – l’iter del tracciamento è in corso da parte delle autorità sanitarie locali – per non essere obbligato a sua volta all’isolamento. Dal suo punto di vista, contattato telefonicamente da Tennismajors, ha avanzato anche una possibile ricostruzione della catena di contagi: “In hotel utilizziamo gli ascensori di servizio, quelli per il personale, per non entrare in contatto con i clienti. E non pochi giocatori sospettano che i lavoratori della struttura non vengano testati regolarmente. Prima di arrivare a Doha ciascun giocatore si è dovuto sottoporre a un test nel Paese di provenienza, seguito da un altro appena messo piede in Qatar“. Il sito australiano The Age riporta una comunicazione di Tennis Australia secondo la quale tutti i giocatori sarebbero risultati negativi al primo test in Qatar. Pur senza certezze, Benchetrit lascia intendere quindi come il contagio per Kudla possa essere anche avvenuto nell’emirato. E non è stato l’unico. Dopo aver superato domenica il primo turno di qualificazioni, ha avuto notifica di positività al Covid-19 anche l’argentino Francisco Cerundolo che avrebbe dovuto affrontare lo spagnolo Mario Vilella Martinez (186 ATP). TEMPISTICA – Il problema a questo punto non è in assoluto l’emergere di casi di contagio – fisiologico, di questi tempi, per quanto si teorizzino le bolle – ma il fatto che i giocatori possano scendere in campo senza avere certezza della loro negatività. Resta aperta la questione – ancora non pienamente decifrabile, vale anche per altri sport – dei tempi di incubazione del virus rispetto ai test (rapidi o molecolari che siano) effettuati nell’immediato pre match. Qui però a non convincere è la tempistica nell’effettuazione e nell’analisi dei tamponi. Dustin Brown ha rivelato su Twitter di essersi sottoposto al secondo test a Doha (dopo quello all’arrivo) nella mattinata del 10 gennaio e di essere sceso in campo per il primo turno intorno alle 16, conoscendo via mail il risultato (negativo) alle 11 del giorno successivo. “Ben oltre le 8-14 ore che ci erano state indicate come termine per la consegna dei risultati“, ha concluso. Se di rodaggio si tratta, è bene che il motore della macchina organizzativa vada a pieno regime prima che inizino le danze in Australia. That sounds pretty risky….— Simon Cambers (@scambers73) January 11, 2021 ...

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