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LA BABOLAT PURE DRIVE VS VA IN COPPIA. E SFIDA LA CLASSICA

La grande novità Babolat ha l’ovale più piccolo e il profilo più sottile. Un attrezzo inedito, venduto solo a coppie di esemplari identici (tolleranza di peso solo 1,9 grammi), per agonisti esigenti cui la versione classica non basta di Mauro Simoncini Una novità, ma con la ‘enne’ maiuscola. Dopo aver presentato sul finale della scorsa stagione la nuova edizione - ben rinnovata - della Pure Aero di Rafa Nadal, i francesi di Babolat hanno tenuto in caldo per l’inizio del 2019 la vera e sostanziale rivoluzione nel loro parco racchette.Si tratta di una versione della più venduta e apprezzata del tennis moderno, la Pure Drive, sviluppata per gli agonisti e rinominata con l’aggiunta del marchio VS, sinonimo di massima tecnicità di Babolat. VS è infatti anche da sempre la corda in budello naturale n.1 del mondo, la scelta dei professionisti al top, di chi in fatto di incordatura non accetta alcun compromesso. La Pure Drive VS è del tutto inedita e si rivolge a un pubblico evoluto dal punto di vista del livello di gioco, con scelte tecniche e commerciali senza compromessi. La prima, la più forte, è che è venduta solo a coppie: d’altra parte quale giocatore agonista, a qualunque livello, scende in campo con una racchetta sola? E chiunque affronti i tornei con un minimo di serietà sa anche che le proprie racchette devono essere identiche. Ebbene, Babolat garantisce che i due esemplari abbinati di Pure Drive VS abbiano al più una discrepanza di 1,9 grammi (sui 300 del telaio nudo). Impercettibile. Il messaggio è chiaro: la nuova versione della racchetta più venduta degli ultimi 15 anni è per un pubblico competente, maturo, esigente. Una tipologia di giocatore che deve saper apprezzare i vantaggi che la richiesta di un immediato doppio investimento si propone di offrire. Oggi in media le tolleranze industriali delle aziende sugli attrezzi (cioè lo scarto di peso tra i differenti esemplari di un unico modello, anche di alta gamma) sono di ‘più o meno 7 grammi’, con il rischio, se si è sfortunati, di trovarsi due telai apparentemente identici che invece differiscono di quasi 15 grammi. Questo con la Pure Drive VS non può succedere.Rispetto alla Pure Drive classica, il fatto di aver rimpicciolito l’ovale, ridotto lo spessore del profilo e diminuito la rigidità conferma una vocazione spiccatamente agonistica. IL LAB - Le caratteristiche tecniche di Pure Drive VS raccontano dunque di un ovale midplus da 98 pollici quadrati con un profilo variabile dai 21 millimetri degli steli ai 23 dell’ovale e di nuovo ai 21 della testa. Incordata con monofilo Babolat RPM Blast, alla tensione di 22/21 kg, la racchetta ha fatto segnare un peso complessivo di 318 grammi, con un punto di equilibrio a 32,7 centimetri dall’estremità del manico. La rigidità, come promesso, era sotto i 70 punti RA: 67 per la precisione. E l’inerzia si è rivelata buona: 318 kg/cm².Interpolando i dati, il nostro Lab parla di una racchetta in cui comunque la potenza (56 punti su 100) prevale sul controllo (42 su 100) e la maneggevolezza è eccellente (75 punti su 100). IN CAMPO - C’era grande curiosità per la prova in campo (comprensibile, viste le premesse). La prima nota è per il look: questa racchetta si veste decisamente ‘da sera’ rispetto alla sorellona 300x100 che invece sprizza ‘blu elettrico metal’. La VS invece di azzurro ha solo qualche pennellata. Per il resto, grigio lucido metallizzato, tra l’antracite e l’argento. In mano, dai primi colpi, non è facile decifrarne l’essenza: di sicuro si mostra molto equilibrata e “controllosa”. La precisione dei primi colpi di riscaldamento, giocati diciamo così ‘sotto-ritmo’, è elevata, soprattutto se eseguiti con swing corti e in modo classico, senza abusare delle rotazioni. Viene in mente, rispetto a tutte le colleghe di categoria (agonistiche con pesi e ovali simili), che il pattern 16x19 nella zona centrale è molto fitto. Il che premia controllo e precisione. La pallina sembra trattenersi sul piatto corde a lungo, il dato di rigidità del Lab stupisce: sul campo la racchetta sembra più elastica rispetto ai 67 punti rilevati. Cominciando a spingere con maggiore intensità si capisce che ottenere profondità, con traiettorie pesanti e in modo costante, non è proprio facile. Ci vuole una buona tecnica. E serve anche il muscolo se si vuole colpire la palla con energia e con una incisiva rotazione in top per ‘far male’ all’avversario. Molto buono invece il controllo e l’efficacia del backspin, sorprendente se si pensa agli altri telai profilati dallo spessore variabile presenti sul mercato. Una bella differenza anche rispetto all’altra Pure Drive, quella senza il suffisso VS.Lo sweet spot non è proprio abbondantissimo; ti aiuta quando sei in difficoltà (se il paragone sono i telai dal profilo sottile e dall’ovale midplus, classici dell’agonista puro) ma non perdona tanto. Richiede, come detto, esecuzioni tecniche di buon livello.Ci sembra questa l’anima dell’attrezzo: tra le racchette dal profilo maggiorato è sicuramente una di quelle che restituisce più ‘sapori’ classici, impatti del passato. Non a caso è stabile e sicura a rete, zona in cui la palla si sente davvero bene: si può giocare di tocco con soddisfazione.Verrà apprezzata da tanti agonisti, soprattutto da quelli dallo stile più pulito. Non necessariamente giocatori serve&volley (sempre più rari...) ma anche picchiatori che non abusano delle rotazioni in top. Gente, insomma, che ama appoggiarsi sulla palla dell’avversario e giocare piatto, con qualche sortita offensiva. Per molti, non per tutti. ...

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