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La pubblicazione delle entry list di Estoril e Monaco di Baviera è stata rinviata

Si addensano altre nubi sulla possibilità che il circuito maschile possa ripartire l’ultima settimana di aprile con gli ATP 250 di Estoril e Monaco di Baviera. Mentre già in molti mettono in discussione la possibilità di disputare i 1000 di Madrid e Roma, al centro di paesi in cui il coronavirus continua a diffondersi, in linea teorica i due tornei della 17° settimana non sono stati ancora cancellati. La situazione europea non è certo rosea, dunque l’ATP ha deciso di prendere tempo. Questa settimana sarebbero dovute uscire le entry list dei due tornei – mancano sei settimane all’inizio – ma la deadline è stata posticipata, probabilmente per dare il tempo all’associazione dei giocatori di emettere un nuovo comunicato. Che difficilmente disporrà qualcosa di diverso dall’annullamento. Per quanto attiene al torneo portoghese, sul sito ufficiale campeggia un annuncio che conferma come gli organizzatori siano in costante contatto con l’ATP in presenza di una situazione ‘estremamente volatile‘. Possiamo però rifarci alle informazioni divulgate su Twitter dal giornalista José Morgado. Per quel che vale in un momento in cui a dettare l’agenda al tennis sono le cause di forza maggiore, sembra che i partner dell’evento – il main sponsor è la banca d’investimenti Millennium – stiano provando a rimanere in sella fino all’ultimo. In Portogallo sono stati registrati 331 casi di Covid-19 (la malattia provocata dal coronavirus) con un decesso. Nel paese sono chiuse le scuole e altri luoghi di aggregazione, tra cui club e discoteche. More about Estoril:– Sponsors are with the event till the last minute and ready to go if possible;– has 331 cases of covid-19 and 1 death;– It would be impossible to do it this week, for example: 'meetings' of 100+ people not permitted. Schools, discos, casinos are closed.— José Morgado (@josemorgado) March 17, 2020 Poche news dal torneo tedesco invece. In Germania, finora, ci sono stati 7,272 contagi con 17 decessi. ...

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