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L’emozione dei tennisti per il rientro: “Sarà una sensazione straordinaria” (Masi). Tennis a piccoli passi (Ponciroli)

L’emozione dei tennisti per il rientro: “Sarà una sensazione straordinaria” (Barbara Masi, La Stampa Torino) Si torna a calpestare la terra rossa: secondo il DCPM del 26 aprile, oggi i circoli aprono, ma “a porte chiuse”, agli atleti di interesse nazionale per farli allenare. Per la Federtennis si intendono i giocatori di prima e seconda categoria e gli under 12, 14 e 16 convocati nei Centri Periferici di Allenamento. Fra i primi, i torinesi d’eccellenza Lorenzo Sonego e Giulia Gatto Monticone e il pinerolese Andrea Vavassori, dopo ben due mesi di stop forzato senza racchetta. «Come tutti, mi sono dedicata alla preparazione fisica con pochi attrezzi “casalinghi” come libri e cestelli d’acqua — racconta Giulia dalla sua casa di Castiglione Torinese -; con il mio fidanzato e coach Tommaso Iozzo ho curato la parte mentale, anche attraverso meditazione e yoga online». (…) Oggi torna sui campi della Sisport, in sicurezza: «Per ridurre il rischio di contagio nei primi giorni mi allenerò solo con Tommaso, poi con i ragazzi di seconda categoria a gruppi scaglionati. Farò attenzione alle norme, usare spesso il gel, fare la doccia a casa». In Italia la Federtennis ha ammesso agli allenamenti circa cinquemila tesserati: «Sono tanti, forse si poteva limitare fino ai giocatori con classifica 2.5». Più o meno dello stesso avviso è Lorenzo Sonego, n. 46 del mondo, che questa mattina torna in campo al Circolo della Stampa Sporting, di nuovo suo circolo di allenamento: «Una doppia emozione: con giornate di sole come queste sarà una sensazione straordinaria riprendere la racchetta in mano e lasciare la prima impronta sulla terra rossa. La sicurezza? Dipenderà più da noi stessi che da certe regole come l’uso del guanto durante il gioco. Bisognerà essere attentissimi». E lo fa con l’amico Andrea Vavassori, il pinerolese n. 278 ATP che nei primi mesi dell’anno ha raggiunto il suo best ranking (…). Tennis a piccoli passi (Fabrizio Ponciroli, Leggo Milano) Il mondo del tennis di base, quello degli appassionati, sta mordendo il freno per ripartire il prima possibile e a pieno regime. A differenza di altre discipline sportive, non essendoci nessun contatto fisico tra i giocatori, i rischi di contagio sono quasi nulli. Lo sa bene Mattia Trapani, presidente del Tennis Club Ambrosiano, uno dei circoli più noti e storici del capoluogo milanese: «Nel nostro caso, non avremmo grossi problemi circa la riapertura del circolo. Il pagamento avverrebbe online e non apriremmo neppure gli spogliatoi. Si giocherebbe all’interno del circolo ma le partite sarebbero completamente all’aperto. Chiaramente in attesa di notizie più dettagliate sul protocollo da seguire in termini di sicurezza». A causa del Covid-19, il circolo Ambrosiano, come tutte le altre realtà tennistiche cittadine, ha visto aumentare esponenzialmente le proprie difficoltà: «Il circolo è in sofferenza economica da anni. L’epidemia ha complicato ancor di più la situazione – continua Mattia Trapani -. Il primo mese è stata dura, il secondo ci ha messo alle corde, restare fermi anche tutto maggio sarebbe un colpo da ko e ci obbligherebbe a cercare un aiuto esterno, che sia una banca o un partner. (…) La cancellazione dell’edizione del Torneo Avvenire edizione 2020 è stato l’ennesimo intralcio in un 2020 che è iniziato con il piede sbagliato (…) Parliamo di uno dei tornei Under 16 più importanti. Nel corso della sua storia, ha avuto la partecipazione di giovani campioni come Lendl, Federer o Djokovic. Speriamo di poterlo riproporre il prossimo anno», conclude Mattia Trapani. (…) ...

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