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Lo sfogo di Fognini: “Il direttore del torneo è quello che abbiamo e anche quest’anno l’ha confermato”

Dopo la sconfitta contro Stefanos Tsitsipas, Fabio Fognini si è lasciato andare ad uno sfogo che poco ha a che fare col tennis giocato, ma che evidentemente da qualche tempo l’azzurro aveva in gola. Il bersaglio degli strali di Fabio è stato il direttore del torneo Sergio Palmieri, attaccato senza mezzi termini. “Purtroppo il direttore del torneo è quello che abbiamo e anche quest’anno lo ha confermato. Testuali parole che vorrei venissero riportate come le ho dette: bisognerebbe dire basta. Certa gente dovrebbe levarsi dai c… Purtroppo ce l’abbiamo e dobbiamo tenercelo, questo è quello che penso. Non è una polemica, è solo un mio pensiero che potete condividere o meno”. Subito dopo aver lanciato il sasso, Fognini si è però apprestato a nascondere la mano. Al momento di specificare quali fossero state le mancanze di Palmieri e gli eventuali margini di miglioramento, l’azzurro si è ritratto, celandosi dietro ad un enigmatico “chiedetelo a lui“. Insomma i veri motivi della presa di posizione di Fognini non sono chiari, ma è ovvio invece che l’organizzazione degli Internazionali d’Italia sembra aver lasciato molti con l’amaro in bocca, soprattutto in questa edizione 2019. Oltre alla stoccata di Fabio, si registrano le lamentele di Dominic Thiem, le neutre (ma significative) parole di Roger sul rincaro dei biglietti, le solite giustificate lamentele dei giornalisti per un trattamento che potrebbe (e dovrebbe!) essere migliore. Ultimo, ma non ultimo, il generale malcontento degli spettatori, sballottati da un campo all’altro tra comunicati stampa non proprio cristallini, rimborsi e stratagemmi vari. La speranza è che dagli errori si impari e che le tante voci sollevatesi in questa settimana facciano da stimolo per migliorare la gestione di un torneo che, per status e storia, merita certamente molto di più. ...

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Dopo la sconfitta contro Stefanos Tsitsipas, Fabio Fognini si è lasciato andare ad uno sfogo che poco ha a che fare col tennis giocato, ma che evidentemente da qualche tempo l’azzurro aveva in gola. Il bersaglio degli strali di Fabio è stato il direttore del torneo Sergio Palmieri, attaccato senza mezzi termini. “Purtroppo il direttore del torneo è quello che abbiamo e anche quest’anno lo ha confermato. Testuali parole che vorrei venissero riportate come le ho dette: bisognerebbe dire basta. Certa gente dovrebbe levarsi dai c… Purtroppo ce l’abbiamo e dobbiamo tenercelo, questo è quello che penso. Non è una polemica, è solo un mio pensiero che potete condividere o meno”. Subito dopo aver lanciato il sasso, Fognini si è però apprestato a nascondere la mano. Al momento di specificare quali fossero state le mancanze di Palmieri e gli eventuali margini di miglioramento, l’azzurro si è ritratto, celandosi dietro ad un enigmatico “chiedetelo a lui“. Insomma i veri motivi della presa di posizione di Fognini non sono chiari, ma è ovvio invece che l’organizzazione degli Internazionali d’Italia sembra aver lasciato molti con l’amaro in bocca, soprattutto in questa edizione 2019. Oltre alla stoccata di Fabio, si registrano le lamentele di Dominic Thiem, le neutre (ma significative) parole di Roger sul rincaro dei biglietti, le solite giustificate lamentele dei giornalisti per un trattamento che potrebbe (e dovrebbe!) essere migliore. Ultimo, ma non ultimo, il generale malcontento degli spettatori, sballottati da un campo all’altro tra comunicati stampa non proprio cristallini, rimborsi e stratagemmi vari. La speranza è che dagli errori si impari e che le tante voci sollevatesi in questa settimana facciano da stimolo per migliorare la gestione di un torneo che, per status e storia, merita certamente molto di più. ...

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