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Match fixing: due mesi di sconto a Kicker dopo il video educativo

Uno sconto ulteriore di due mesi, motivato da “buona condotta”, ha ridotto la squalifica per match fixing dell’argentino Nicolas Kicker. La TIU (Tennis Integrity Unit) ha portato a due anni e otto mesi lo stop inflitto all’ex numero 78 del mondo, che quindi potrà rientrare nel circuito il 23 gennaio 2021. A migliorare la posizione di Kicker ha contribuito un video, girato sotto la regia della TIU nell’ambito del programma di rieducazione destinato ai tennisti condannati per aver truccato le partite. Davanti alla telecamera, il racconto dell’esperienza di corruzione e un appello che mette in guardia dalle conseguenze del comportamento fraudolento. PUNTATE PRECEDENTI – Per aver perso di proposito nel 2015 due incontri dei Challenger di Padova (contro Duckhee Lee) e Barranquilla (contro Giovanni Llapenti), il ventisettenne di Merlo venne originariamente condannato nel 2018 a sei anni di sospensione, di cui tre abbuonati con la condizionale. Kicker è riuscito quindi, sin dall’inizio dell’iter giudiziario, a scongiurare il paventato rischio di una radiazione. Garantendosi in sostanza l’opportunità di una seconda carriera: quando avrà appena 29 anni, potrà rimettersi in circolazione dai bassifondi del circuito. L’ultima decisione, datata 18 marzo, viene motivata con “il riconoscimento del sostegno fornito dal giocatore al programma educativo della Tennis Integrity Unit“. In realtà, dopo la prima condanna, Kicker aveva professato la sua innocenza. Poi il cambio di rotta. ...

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