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Matteo Arnaldi dopo la prima vittoria slam: “il mio livello può essere vicino a quello dei migliori”-

Matteo Arnaldi ha ottenuto oggi, nella giornata inaugurale del Roland Garros 2023, la sua prima vittoria nel tabellone principale di uno slam, ai danni di Daniel Elahi Galan.  Un match che era iniziato male (6-2 il primo set a favore del colombiano), ma le cui sorti si sono poi rovesciate a partire dal secondo parziale. “Ero partito un po’ teso-ha detto il sanremese-essendo la prima volta che giocavo in un main draw slam. Ma le esperienze dell’ultimo periodo mi hanno aiutato a restare tranquillo, e sapevo che alla distanza sarei potuto entrare in partita.” Esperienze che, dice Arnaldi, “mi hanno aiutato a prepararmi per oggi. La prima vittoria ATP a Barcellona, il successo con Ruud a Madrid, la prima partita vinta a Roma sono frutto del lavoro mio e del mio team negli ultimi due anni. Dedico questa vittoria a tutti noi. È un periodo buono, per via delle esperienze di tante prime volte che mi permettono di essere più tranquillo in partite come quella di oggi.”  Un successo che sa anche di rivincita, arrivato contro quel Galan che l’aveva estromesso dalle qualificazioni dello scorso US Open, prima di battere Stefanos Tsitsipas nel tabellone principale. “Erano due superfici diverse, e questo ha fatto la differenza. Oggi sono entrato con le idee più chiare. Il mio livello era molto simile a quello di oggi, ma la differenza è che i match bisogna vincerli, ed è quello che sto facendo ora. Questa è la cosa che reputo più importante.” Alla domanda del nostro Vanni Gibertini sulle condizioni di gioco poco clementi a causa del caldo e del vento, Arnaldi ha effettivamente confermato che “più che altro c’è stato un po’ di vento. Non è stato semplice neppure avere una partita di fianco, una condizione nuova per me.”   Ma qual è stato il punto di svolta di questa stagione? “Quando ho giocato a Doha, Dubai, Indian Wells e Miami. Sono state le esperienze a livello ATP che mi permettono di scendere in campo, ora, con più tranquillità. Sto imparando a conoscere il livello dei più grandi, come Medvedev, come Ruud. Inizio a capire che il mio livello può essere vicino al loro.”  ...

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