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Montecarlo, Sinner: “Rovescio lungolinea e aiuto del pubblico, così ho battuto Rublev. Le vesciche? Vediamo domani”-

dal nostro inviato a Montecarlo Una grande vittoria su Andrey Rublev: 35 vincenti di Jannik Sinner contro il russo hanno esaltato il Court Ranieri III nel giovedì di Montecarlo per la vittoria in rimonta dell’altoatesino contro il numero 8 del mondo. In conferenza stampa dopo la partita, Sinner ha spiegato quali sono state le chiavi del match a suo avviso. Ed è stato un po’ evasivo sul tema vesciche, da tenere senza dubbio monitorato. Ecco le sue dichiarazioni. D: Molti più vincenti di lui: a un certo punto sei riuscito ad entrare dentro il campo e dentro la partita. Sinner: “Sì, poi la soluzione è stata affondare col rovescio lungolinea, provando a muoverlo”. D: Ti sei preoccupato per le vesciche? Battere il n.8 senza essere al massimo della condizione fisica è un gran bel risultato. Sei super soddisfatto o hai ancora dubbi? Sinner: “Vediamo come sto domani. Ma oggi è stata una partita buona e difficile. Mi sono tirato fuori da una situazione difficile. Ora la prima cosa è riposare, poi vediamo come sta domani”. D: Come vedi il match contro Zverev? Sinner: “Ovviamente difficile, abbiamo giocato contro tre volte e ci siamo allenati alcune volte insieme. Ci conosciamo abbastanza bene. Ora mi devo riposare e poi vediamo domani come sto”. Jannik Sinner – Montecarlo 2022 (foto Roberto Dell’Olivo) D: Hai battuto Zverev sulla terra rossa, Roland Garros 2020. Quale tattica potrai usare? Sinner: “Lui secondo me si è migliorato tanto e ha molto potenziale anche sulla terra. Non sarà semplice ma bisogna sempre trovare una soluzione in qualche modo. Vedremo se domani ci riesco”. D: Sei soddisfatto della settimana fin qui? Il tuo grado di soddisfazione in questo momento sul piano tecnico? Sinner: “Difficile dirlo; sono soddisfatto della partita di oggi. A un certo punto ero sotto di un set e un break. Ho provato a rimanere lì e poi si è alzato il mio livello. Ringrazio il pubblico: ha giocato un ruolo, senza di loro sarebbe stato molto più difficile”. ...

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