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Musetti cerca ancora la continuità perduta (Bertellino)-

Musetti cerca ancora la continuità perduta (Roberto Bertellino, Tuttosport) Alla fine è il risultato che conta e Lorenzo Musetti l’ha messo in bacheca anche se non si è trattato di semplice formalità. Il carrarino, testa di serie numero 2 nel 250 ATP di Chengdu, ha esordito con un successo in tre set contro il 20enne australiano Sekulic, proveniente dalle qualificazioni. I primi due sono andati in archivio con altrettanti tie-break, all’insegna del massimo equilibrio dunque, e Musetti ha giocato bene a sprazzi, ricalcando il motivo della sua stagione. Frazione inaugurale in favore dell’azzurro e seconda di marca australiana. Nella terza Lorenzo ha alzato il ritmo e Sekulic è crollato dopo aver subito il break in avvio: 7-6 (3) 6-7 (4) 6-0. «Non è stato un match facile – ha detto Musetti al termine – e lui ha giocato un buon tennis. Dopo aver perso il primo set Sekulic ha reagito brillantemente. Strappargli il servizio all’inizio del terzo parziale è stato fondamentale. Mi ha dato fiducia e sono contento per come ho interpretato l’ultima parte del match». Questa mattina, attorno alle 9 in Italia, Musetti tornerà in campo nei quarti opposto al francese Arthur Rinderknech, n. 67 dotato di gran servizio e ottimo diritto, ma non mobilissimo. L’azzurro dovrà cercare di spostarlo e variare molto il gioco. Tra i protagonisti negli altri quarti c’è il bulgaro Grigor Dimitrov, ieri alla 400a vittoria in carriera (contro Varillas) e oggi avversario dell’australiano O’Connell. Gli altri accoppiamenti Zverev-Kecmanovic e Thompson-Safiullin. Zverev ha già superato Rune nella Race per Torino ed è settimo. La sua candidatura si rafforza sempre più. […] Nella prima giornata della sesta Laver Cup, a Vancouver e nata per iniziativa di Roger Federer e del suo manager, la formazione del Resto del mondo è partita con un secco 4-0 alla compagine europea, priva per molte ragioni dei migliori e con capitano Bjorn Borg. La squadra guidata dai fratelli McEnroe si è presentata con i grossi calibri e la differenza si è vista. Ben Shelton, fresco di semifinale agli US Open, ha piegato in due set il francese Arthur Fils in un match che ci sia aspetta possa essere ricorrente e da piani alti in futuro. Entusiasta il commento finale del giovane statunitense: «E’ stato fantastico – ha raccontato Shelton – avere come coach McEnroe. Mi ha dato alcuni consigli chiave negli ultimi giorni che ho messo in atto. E’ meraviglioso stare vicino a una persona carismatica come lui, trasmette tanta energia che puoi sprigionare in campo. Sono felice di rappresentare questa squadra e di stare in campo con tutte queste leggende […]. Credo che il pubblico mi abbia dato una grossa mano. Volevo trasmettere la mia energia al Team e ci sono riuscito». Poi si è seduto in panchina per sostenere i compagni. Gli altri punti sono arrivati da Francisco Cerundolo, che ha disposto al termine di un confronto dai toni agonistici elevati dello spagnolo Davidovich Fokina e da quella di Felix Auger Aliassime che ha battuto l’esperto Monfils. Match con cornice polemica e battibecchi causati dalle perdite di tempo del francese che hanno infastidito il canadese, beniamino del pubblico. Il sigillo è arrivato dal doppio conquistato al match tie-break da Tiafoe e Paul contro Rublev e Fils. ...

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