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Musetti e Sinner, il futuro è vostro

Sinner e Musetti sfidano Nadal e Djokovic agli ottavi del Roland Garros, Berrettini sulla strada di Federer: a Parigi gli azzurri fanno le prove generali del futuro del tennis. LE PRIME VOLTE DI LORENZO Era il suo primo torneo del Grande Slam, almeno se parliamo di tabellone principale. Mentre quella con Marco Cecchinato era la sua prima partita di cinque set. Eppure, Lorenzo Musetti non si è affatto spaventato. Di più: ha saputo andare oltre la tensione inventando tennis come pochi suoi colleghi sanno fare. Colpi a effetto (come la volèe vincente dietro la schiena, in risposta a un servizio dal basso di Cecchinato) ma anche tanta sostanza, sia in fase di attacco, sia in fase di difesa. Del resto Cecchinato non era un avversario comodo da gestire, sarebbe bastato poco per perdere la pazienza e con questa pure la partita. Invece Musetti ha dimostrato di essere in progresso costante: ogni giorno meglio di quello precedente, ogni volta qualche risorsa in più. La sfida che lo attende contro Novak Djokovic è probabilmente più grande di lui, ma intanto c’è un ottavo di finale Slam conquistato al primo colpo laddove altri se lo sono dovuto sudare a lungo. Per limitarci ai Big 3, Federer ci arrivò al quarto tentativo, Nadal al quinto, Djokovic al sesto. DI NUOVO SINNER-NADAL Jannik Sinner, contro Rafael Nadal, ci ha già giocato (e perso) due volte, entrambe sulla terra battuta. Ma in entrambe le occasioni ha dato prova di poter dare fastidio al maiorchino. La sua speranza è che stavolta questo ‘fastidio’ si tramuti in qualcosa di più concreto. Magari in un set strappato, o meglio nell’intera partita. Jannik ha giocato un match solido e ordinato di fronte a Mikael Ymer, avversario alla sua portata ma che quest’anno lo aveva già battuto, e dunque non poteva essere preso alla leggera. Sinner, per natura, non vede l’ora di affrontare i grandi. E lungi dall’essere intimorito al contatto con chi ha fatto la storia del tennis, smania per essere il primo (o tra i primi) a cambiare il corso di questa storia. Proprio su questa fame straordinaria poggia l’ipotesi migliore: l’azzurro sa di avere una chance, è consapevole della portata dell’impresa ma non rischia di esserne schiacciato. Se perderà, sarà perché tecnicamente non ha ancora trovato la chiave. Non perché si sarà arreso prima di entrare in campo, come capita a qualcuno chiamato ad affrontare il Re della terra. MUSETTI PARLA DI SINNER “Jannik – le parole di Musetti dopo il match vinto con Cecchinato – è un giocatore eccezionale, sono contento per i suoi risultati e credo che tutto quello che ha raggiunto fin qui sia ampiamente meritato. È più avanti di me in classifica, ma io devo pensare soprattutto a me stesso senza fare paragoni, perché ognuno fa il proprio percorso. Finalmente sono qui dove volevo essere, gioco gli stessi grandi tornei che gioca lui. Sono felice se ci considerano il futuro del tennis italiano e del tennis in generale. Credo che insieme condivideremo molti altri eventi, molti altri momenti in futuro”. SINNER PARLA DI MUSETTI “Lorenzo – risponde Sinner durante la sua conferenza stampa – è un ragazzo dotato di grande talento, che con la palla può fare tutto ciò che vuole, ma che ha pure delle grandi doti fisiche. Ha già giocato tante partite di alto livello, non solo nel Tour Atp ma anche a livello Juniores, cosa che io non ho fatto. Abbiamo due stili di gioco diversi, due personalità diverse, veniamo da due zone d’Italia diverse per tanti motivi, ma è bello così, soprattutto per chi ci guarda e può ritrovarsi in uno o nell’altro. Giocare contro i grandi ci farà bene, sarà un bel test, su questo non ci sono dubbi”. L'articolo Musetti e Sinner, il futuro è vostro proviene da WeAreTennis. ...

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