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Nick Kyrgios a cuore aperto: “Una parte di me che sa che il mio tempo in questo sport potrebbe essere finito”-

Nick Kyrgios pare averci preso gusto a vestire i panni dell’opinionista sportivo. A tal punto che in un articolo a cuore aperto, apparso l’atro giorno sul quotidiano australiano The Age, ha parlato della possibilità di non tornare più a calcare un campo da tennis. “Ho incontrato il mio agente, Stuart Duguid, un paio di giorni fa per parlare del mio futuro. La realtà è che c’è una parte di me che sa che il mio tempo in questo sport potrebbe essere finito. E mi va bene così. È una conversazione che doveva essere fatta. Sono a un bivio della mia carriera e ho raggiunto un punto in cui la vita dopo il tennis è una prospettiva che mi entusiasma. È per questo che il mio manager ne ha parlato. Ha detto: “Questo potresti essere tu da ora in poi se lo vuoi“. Questo l’incipit del pezzo scritto dal finalista di Wimbledon 2022 che nella pausa dal tennis si è saputo reinventare, anche come conduttore del suo personale Talk Show “Good Trouble” dove ha intervistato personalità del calibro di Gordon Ramsay e Mike Tyson. Have we seen @NickKyrgios on court for the last time? #StanSportAU #Kyrgios #AusOpen #AO2024 pic.twitter.com/FaCehYfvRb— Stan Sport (@StanSportAU) January 24, 2024 “Naturalmente – si legge nell’articolo – c’è una parte di me che guarda e non vorrebbe altro che essere là fuori. Soprattutto dopo quello che sono riuscito a fare a Wimbledon 18 mesi fa, raggiungendo la finale contro Novak Djokovic. Mi siedo lì e guardo alcuni dei giocatori in tournée e so dentro di me che questa generazione non è forte come alcuni dei giocatori che ho affrontato. Mi dà fastidio che ci siano persone là fuori che pensano che io non voglia essere là fuori. È come se pensassero che non voglio giocare e trovano scuse per i miei infortuni” Una parte di Kyrgios sa che può ancora essere un giocatore di tennis di altissimo livello: “so che posso essere uno dei migliori al mondo e vincere tornei importanti, se il mio corpo me lo permette.“ Il problema è che il suo fisico non va di pari passo alla sua ambizione. “Non so quando tornerò. Spero di riuscire a riprendermi dall’infortunio al polso che ha richiesto un intervento chirurgico l’anno scorso. Il mio corpo potrebbe non essere mai più lo stesso e gli infortuni possono portarti su una strada diversa da quella che immaginavi”. Sul finale l’australiano si toglie qualche sassolino dalla scarpa circa una sua possibile partecipazione ai Giochi Olimpici 2024, che da quanto si apprende non è nella sua lista dei desideri. “Una cosa che garantisco, però, è che se sarò in forma e pronto a giocare, non mi renderò disponibile per le Olimpiadi”. Secondo l’ex numero 13 del mondo questa presa di posizione è figlia del trattamento riservatogli dal Comitato Olimpico Australiano, e dall’ex chef de mission Kitty Chiller, ai tempi Giochi Olimpici di Rio de Janeiro 2016. Ai tempi Kyrgios rinunciò alla possibilità di partecipare ai Giochi per screzi con il Comitato Australiano che non vedeva di buon occhio i suoi comportamenti sopra le righe. “Che mi abbiano proibito di rappresentare il mio Paese per ragioni comportamentali è qualcosa che non posso dimenticare. Non alzerò la mano per giocare a Parigi quest’anno. Otto anni fa desideravo disperatamente rappresentare l’Australia ai Giochi Olimpici, ma la mia mentalità è cambiata. Volevo giocare per il mio Paese, non posso dire di avere ancora quel desiderio. E siamo onesti, non ho nemmeno avuto la sensazione che l’Australia volesse che io la rappresentassi. L’ho già detto in precedenza, spesso mi sento più a casa lontano da casa“. ...

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